lunedì 7 settembre 2015

7 settembre - Incidente sul lavoro in Versilia



L’incidente avvenuto pochi giorni fa ad un’autista della Vaibus a Viareggio di fronte al Comune, sebbene probabilmente si tratta di un semplice malore, a nostro avviso deve rappresentare un campanello d’allarme: è necessario fare luce sulle dinamiche che hanno preso corpo negli ultimi anni all’interno dei trasporti pubblici, che hanno comportato  il deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei tranvieri che è sempre piu' forte e presente e sancisce un pericolo per la sicurezza degli autisti e della stessa cittadinanza.
Infatti nel trasporto pubblico locale infortuni sul lavoro e incidenti sono ormai all'ordine del giorno. E questo è specchio di un settore in stato di abbandono, martoriato dalle politiche di privatizzazione. Per esempio in Toscana la gara regionale per il trasporto pubblico locale è stata preceduta dalla disdetta di numerosi accordi sindacali e dalla contrazione dei servizi e a farne la spesa sono pendolari, studenti,lavoratori e categorie meno abbienti.
Nel corso degli anni lo stress correlato al lavoro di un autoferrotranviere è aumentato ed è sicuramente arrivato a livelli di guardia: basti ricordare l'aumento dei tempi di guida e la riduzione delle pause, i turni spezzati che spesso costringono l'autista a stare fuori casa per 12 ore, le tratte sempre piu' intricate e complesse, le turnazioni selvagge..A cui si aggiunge la scarsa manutenzione delle strade e mezzi vecchi e fatiscenti che necessiterebbero non solo di ordinaria manutenzione ma di controlli maggiori e in molti casi di esser sostituiti. Tutto ciò è frutto di politiche che tendono a ridurre i servizi in nome dell’austerity, generando condizioni di lavoro sempre più precarie e difficili, colpendo lavoratori e cittadini. La sicurezza dei lavoratori e dei cittadini non può essere sacrificata in nome del profitto o del pareggio di bilancio.


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