MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO NEL 2017
Al 18 febbraio
ABRUZZO
17 L'Aquila (5), Chieti (), Pescara (11) Teramo (1). VENETO 12 Venezia (2), Belluno (), Padova (1), Rovigo (2), Treviso (1), Verona (3), Vicenza (3). LOMBARDIA 9 Milano (3), Bergamo (1), Brescia (1), Como
(), Cremona (), Lecco (2), Lodi (1), Mantova (), Monza Brianza (), Pavia (),
Sondrio (1), Varese (). CAMPANIA 6 Napoli (4),
Avellino (), Benevento (1), Caserta (), Salerno (1). PIEMONTE
4 Torino (1), Alessandria (), Asti (), Biella (1), Cuneo (2), Novara (),
Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli () TOSCANA 5
Firenze (), Arezzo (), Grosseto (1), Livorno (2), Lucca (1), Massa Carrara (),
Pisa (1), Pistoia (), Siena () Prato (). LAZIO 4
Roma (2), Viterbo () Frosinone () Latina (2) Rieti (). EMILIA
ROMAGNA 3 Bologna (). Forlì-Cesena (), Ferrara (), Modena (), Parma (2),
Piacenza (1), Ravenna (), Reggio Emilia (), Rimini (). SICILIA
6 Palermo (1), Agrigento (1), Caltanissetta (), Catania (), Enna (),
Messina (), Ragusa (), Siracusa (1), Trapani (3). LIGURIA 2 Genova (1), Imperia (1), La
Spezia (), Savona (). PUGLIA 1 Bari (), BAT (),
Brindisi (1), Foggia (), Lecce () Taranto () CALABRIA 1
Catanzaro (), Cosenza (1), Crotone (), Reggio Calabria () Vibo Valentia () MARCHE 1 Ancona (), Macerata (), Fermo (),
Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno (). SARDEGNA 1 Cagliari
(), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (),
Olbia-Tempio (), Oristano (1), Sassari (). Sulcis inglesiente () FRIULI VENEZIA GIULIA 1 Trieste (1), Gorizia (),
Pordenone (), Udine (). UMBRIA 1 Perugia (1)
Terni (). BASILICATA 1 Potenza (1) Matera () TRENTINO ALTO ADIGE Trento (), Bolzano (). VALLE D’AOSTA ()
18 febbraio,
Incredibile il numero di morti sul lavoro. Ne registriamo altri 6. A Rho di
Milano è morto dopo 12 giorni di agonia un netturbino. A Termini Imerese di
Palermo è morto un sessantatrenne cadendo da un montacarichi. Un agricoltore è
morto travolto dal trattore "impazzito" in Provincia di Livorno. A
Naro di Agrigento è morto un agricoltore Incagliato e strangolato nei filari
della vigna. Un'altra vittima travolta da un albero in provincia di Latina.
Aveva solo 33 anni. In Provincia di Livorno un operatore ecologico di un capannonne
di smaltimento rifiuti di 46 anni è rimasto schiacciato con la testa da un
portellone, I carabinieri stanno indagando
mercoledì 15 febbraio 2017
mercoledì 15 febbraio 2017
In questi
dieci anni, unico in Italia a monitorare tutte le morti sul lavoro con
l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro, mi sono accorto della
parzialità dei dati raccolti, e della mancanza di conoscenza da parte di tutti
di questo fenomeno che produce oltre 1400 morti per infortunio ogni anno. Dal
secondo anno di monitoraggio scrivo a tutti delle anomalie che ho riscontrato
nel controllare tutte queste morti. “Repubblica” ha fatto un’inchiesta
veramente ammirevole e completa su questo fenomeno e della “scomparsa” di tanti
lavoratori morti mentre lavoravano. Sono diverse centinaia ogni anno che
muoiono all’insaputa di tutti. Purtroppo anche dallo Stato. Ma non voglio, per
un'altra volta che la Segretaria della CISL Furlan, prenda un altro pugno nello
stomaco come l’ha preso quando ha appreso della scomparsa di tanti morti dalle
statistiche ufficiali e alla Segretaria Camusso vorrei dire di non fare come ha
fatto: d’ignorare le mail che ho spedito anche a lei e a diversi segretari
della CGIL, di ignorarli per poi dire come se fosse una cosa risaputa da tutti
dell’entità di queste tragedie, tantissimi della CGIL sapevano di questo, lo
SPI, in cui sono iscritto, mi ha intervistato con Stefano Gallerani dove dicevo
queste cose e non solo. Quindi niente “furbate” e far finta di esserne
interessati dopo che ne parla la grande stampa, mentre prima mai una parola.
Idem con il responsabile della Sicurezza della CGIL, che mi ha tolto l’amicizia
su Facebook dopo che avevo contestato la sua condiscendenza ai “grandi tavoli”.
Dove non contestava le dimensioni del fenomeno dicendo che è in calo come poi
dicevano le controparti. Cosa assolutamente non vera se si prendono tutti i
morti sui LUOGHI DI LAVORO (esclusi i morti sulle strade e in itinere che
richiedono interventi diversi). Dal 2008 anno d’apertura dell’Osservatorio
registriamo un aumento dello 0.7. Altro che cali favolosi ogni anno. Ma
torniamo all’assassino il “jobs act”. Perché scrivo che è un assassino? Lo dico
ai Segretaria Furlan, Camusso e Barbagallo; in questi dieci anni di
monitoraggio quello che salta di più agli occhi è che a morire sui “luoghi di
lavoro” al 95% sono lavoratori che non hanno l’articolo 18, solo una piccola
parte, meno del 5% non sono coperti da questo articolo che tutela chi lavora
anche sulla Sicurezza, per il semplice fatto che ti possono licenziare con una
scusa anche se ti rifiuti di svolgere lavori pericolosi. Un altro esempio. In
questo 5% morti nelle aziende che hanno l’articolo 18, molti non sono
dipendenti dell’azienda stessa, ma lavoratori esterni che eseguono lavori
all’interno dello stabilimento. Quasi tutti questi lavoratori sono artigiani o
lavoratori di piccole aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18. Da
anni lo ripeto ai sindacati che a mio parere sono anche sadici. Ma come, vi sto
dicendo che dov’è presente il Sindacato le morti sono quasi inesistenti? E cosa
fanno lo ignorano invece di esaltare questo valore? Purtroppo questo sfugge
alla mia comprensione, oppure sono diventati talmente istituzionali che tutto
quello che viene da fuori dalle verticalcaste non esiste. Insomma un
atteggiamento orwelliano. Ora non possono ignorare quello che scrivo, non può
ignorarlo neppure la politica, non possono ignorarlo i parlamentari che questo
jobs act l'hanno votato, che ricordo a tutti elimina di fatto l’articolo 18
dello Statuto dei Lavoratori quello che recita che non si può licenziare senza
“giusta causa e giustificato motivo”. Tutti i nuovi assunti non godono più di
questo articolo che tutela anche la vita di chi lavora. Lo scopo è evidente,
comprimere i salari dividere i lavoratori tra chi può scioperare e chi no
(quelli col jobs act no, pena il licenziamento), perché non ha gli stessi
diritti di un suo compagno assunto prima della Riforma voluta da Renzi, d’accordo
con la parte più retriva degli industriali. Posso comprendere che tanti
parlamentari in buona fede non hanno compreso fino in fondo le implicazioni che
hanno su chi lavora l’abolizione dell’articolo 18 col Jobs act. Davvero cari
parlamentari volete le distruggere conquiste fatte in un secolo di lotte?
Davvero volete la distruzione di sindacati come CGIL, CISL e UIL che moriranno
per mancanza di iscritti nel prossimo futuro se faranno i sindacati veri? Avete
possibilità di rimediare, il Governo Gentiloni e nel pieno delle proprie
funzioni. Si elimini il jobs act altrimenti nessuno caschi dalle nuvole se
quello che scrivo poi si realizzerà.
Carlo soricelli curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Post scritto. Un altro lavoratore di 71 anni è morto cadendo da un tetto, oltre il 30% delle morti sul lavoro tutti gli anni ha oltre 60 anni. Non è il caso di non farne morire più e di mandarli in pensione?
Carlo soricelli curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Post scritto. Un altro lavoratore di 71 anni è morto cadendo da un tetto, oltre il 30% delle morti sul lavoro tutti gli anni ha oltre 60 anni. Non è il caso di non farne morire più e di mandarli in pensione?
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