Lo Slai
Cobas sc Taranto esprime la sua profonda solidarietà ai lavoratori che
manifestavano a Napoli per il loro diritto al lavoro, ci sentiamo fortemente
coinvolti nella tragedia accaduta questa mattina a Napoli, dove 3 operai sono
stati investiti da una auto che ha cercato di forzare il blocco dei lavoratori,
un operaio ha perso la vita.
In questi
giorni in tutta Italia si stanno svolgendo proteste perchè il Governo non ha
rispettato gli impegni presi con accordi nazionali siglati a Novembre 2016. L'accordo
firmato da Cgil, Cisl, Uil prevedeva un mese di FIS (fondo di integrazione
salariale ) a Dicembre 2016, una cassa integrazione dove le aziende non
anticipavano il salario, e a Gennaio sarebbero ripartite le attività di decoro.
Cosa puntualmente non avvenuta, lasciando a casa in una situazione di incertezza e preoccupazione i 18000 lavoratori interessati .
Cosa puntualmente non avvenuta, lasciando a casa in una situazione di incertezza e preoccupazione i 18000 lavoratori interessati .
In Puglia,
in Toscana e in altre regioni i lavoratori stanno lottando con presidi contro
le aziende che hanno incassato qualcosa come oltre un miliardo di euro per i
servizi di pulizia e decoro nelle scuole statali.
I lavoratori Appalti storici ed ex lsu dello Slai Cobas hanno in programma a breve forti iniziative di lotta
.
NON SI PUO' MORIRE PER IL LAVORO!
I lavoratori Appalti storici ed ex lsu dello Slai Cobas hanno in programma a breve forti iniziative di lotta
.
NON SI PUO' MORIRE PER IL LAVORO!
Fiorella
Masci RSA Slai Cobas sc.
Assurda tragedia stamattina a Napoli. Durante un
presidio dei lavoratori ex-lsu presso il provveditorato agli studi nel
quartiere di San Giovanni a Teduccio , 2 giovani lavoratori di una ditta di
pulizie sono stati travolti da un’auto pirata che voleva forzare il blocco dei
manifestanti e un altro è morto di infarto nel tentativo di inseguire l’auto
dell’omicida. Le condizioni dei feriti sono a tutt’ora gravi anche se non
sembrano in pericolo di vita.
Il presidio era stato indetto da Cgil-Cisl e Uil per
protestare contro i ritardi del piano d’investimenti del Provveditorato
del 2017. Consideriamo che a tutt’oggi sono tantissimi i lavoratori delle
ditte di pulizie scolastiche che sono in cassa integrazione o che
subiscono lunghi periodi di inattività . Insomma lavori a diritti ridotti e
paghe basse. Sembrava un normalissimo presidio pacifico volto semplicemente ad
attirare l’attenzione sui soprusi subiti da gente che svolge un lavoro di
fondamentale utilità sociale e che dopo tanti anni di precarietà e sacrifici
non vede ancora soddisfatte le proprie ragioni. E invece ecco andare in scena
la follia. O più semplicemente , e ciò appare francamente ancora più preoccupante,
un segno dei tempi. La mancanza assoluta di coscienza sociale, l’impossibilità
di riconoscere i propri simili tra gli altri sfruttati, tra gli altri
lavoratori, la distruzione di qualsiasi capacità d’empatia, un individualismo
sempre più disperato e disperante, la guerra del tutti contro tutti fomentata
dai media di coloro che hanno tutto l’interesse a spostare l’attenzione, a non
farsi riconoscere quale vero colpevole, insomma il capitalismo italiano agli
ordini di Bruxelles. Che lavora affinchè i lavoratori tornino ad essere plebe
anzi plebaglia e come plebaglia impari ad amare i ricchi e i padroni e a
diffidare dei propri simili. Nel frattempo i lavoratori, frastornati e confusi
ma sempre più arrabbiati hanno bloccato la strada e l’accesso alle autostrade
. La polizia sta acquisendo i filmati per risalire all’identità
dell’assalitore. Il colpevole sarà insomma individuato presto ( a meno che la
macchina non risulti rubata) ma rimane un senso di dolore e impotenza per
questi tempi infami dove ai presidi sindacali non ti ammazzano più le
guardie dello stato o i picchiatori fascisti come nel secolo passato ma
dei propri simili incapaci di riconoscerti come tale.
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