DEPOSIZIONE
DEL TESTIMONE LAV. ABITANTE TAMBURI
LAV.
ABITANTE TAMBURI – Al momento sono domiciliato a Modena per lavoro.
AVVOCATO
E. PELLEGRIN – Ha vissuto a Taranto per caso?
LAV.
ABITANTE TAMBURI – Sì. Sì, sì, ho vissuto al Quartiere Tamburi
dall’82 fino al 2015 circa.
AVVOCATO
E. PELLEGRIN – Come abitante del Quartiere Tamburi ha notato
particolari condizioni ambientali che le hanno creato preoccupazione?
LAV.
ABITANTE TAMBURI – Sì, sì, sì. Quando abitavo al Quartiere
Tamburi, già da piccolo comunque ho notato delle anomalie a livello
ambientale, perché comunque giocavamo tra la polvere dell’Ilva e
ci ritiravamo a casa tutti sporchi di minerale. Poi, dopo, quando
sono andato a vivere da solo in un appartamento mi sono reso conto
che i balconi erano sempre sporchi di queste polveri, la notte non
riuscivo a dormire per l’inquinamento acustico. Niente, a volte
capitava che non riuscivo a fare delle pulizie in casa, e queste
polveri me le ritrovavo in cucina, nella camera da letto. Sì, mi ha
reso un po’ la vita difficile questo fatto qui.
LAV.
ABITANTE TAMBURI – Quelle che si vedevano erano delle polveri nere
dove bastava solo un giorno che non pulivo e il giorno dopo il
secchio diventava nerissimo. E questa cosa mi faceva molta paura, mi
faceva venire la paura di ammalarmi. Tant’è che c’è stato un
periodo dove mi facevo le analisi non dico ogni due mesi ma quasi.
Comunque nel palazzo mio cioè ogni piano aveva una persona ammalata
di tumore, e a me mi faceva credere che un giorno sarebbe toccato a
me, quindi
AVVOCATO
E. PELLEGRIN – Senta, questa polvere ha detto che la trovava sul
balcone?
LAV.
ABITANTE TAMBURI – Sì, soprattutto sul balcone. Sulle finestre, in
cucina, a volte anche nei piatti, perché – ripeto – poteva
capitare che vivendo da solo, non avendo una donna, una moglie,
capitava che non riuscivo a fare le pulizie, e a volte me la
ritrovavo nei piatti in cui mangiavo.
AVVOCATO
E. PELLEGRIN – Ma questo capitava quando lei apriva le finestre per
cambiare aria?
LAV.
ABITANTE TAMBURI – No, io durante il giorno non le aprivo le
finestre, perché avevo paura che respiravo aria sporca. Però la
notte ero costretto ad aprire, la sera più che altro ero costretto
ad aprirle, e la mattina dopo mi trovavo queste polveri in casa.
AVVOCATO
E. PELLEGRIN – Ho capito. Senta, ma questa preoccupazione per le
polveri lei ha detto che era presente in quasi tutto il suo
condominio.
LAV.
ABITANTE TAMBURI – Sì, sì… perché ho visto figli di amici che
si sono ammalati, ho perso amici perché hanno avuto dei tumori. La
cosa che mi tormentava tutti i giorni è che a ogni piano vedevo una
persona ammalata di tumore, e questa cosa mi ha fatto molto male.
Tant’è che un giorno ho deciso di chiudere il mio appartamento e
andarmene, allontanarmi un po’ da quel quartiere.
AVVOCATO
E. PELLEGRIN – Quindi cronologicamente lei vive ai Tamburi da
quando era piccolino in sostanza.
LAV.
ABITANTE TAMBURI – Sì, sì, sì. Da quando sono nato fino alla
data che ho stipulato questo contratto, 2016.
AVVOCATO
E. PELLEGRIN - Senta, in particolare per questo turbamento, lei ci ha
già detto che c’è stato un periodo in cui addirittura si
sottoponeva alle analisi.
LAV.
ABITANTE TAMBURI – Non solo analisi, ho anche fatto dalle perizie
psichiatriche... Sono andato anche dallo psicologo, perché avevo
bisogno di parlare con qualcuno, perché era arrivato al punto che
non mangiavo, cioè dovevo stare attento a quello che mangiavo,
dovevo leggere la provenienza, se leggevo “Taranto” non mangiavo
più.
AVVOCATO
E. PELLEGRIN – Senta, per caso per via di questa paura si è
mobilitato in qualche modo? Ha partecipato a manifestazioni, si è
unito ad associazioni, di che tipo?
LAV.
ABITANTE TAMBURI – Sì, sì, partecipavo a dei sit in delle
associazioni ambientaliste, che erano le uniche associazioni che
ritenevo che volevano il bene di Taranto. Associazioni ambientaliste
tra cui PeaceLink. Mi sono documentato ascoltando loro, finalmente ho
capito che cosa è la diossina, che è una sostanza tossica, che cosa
è il PCB.
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