di Danilo Tosarelli
PREMESSA
Se sei contento di come arrivi a fine mese.
NON LEGGERMI. NON TI SERVIRA’
Se invece fai fatica a sbarcare il lunario.
FAI LO SFORZO DI LEGGERMI FINO IN FONDO.
Certamente ti arrabbierai, ma non avrai sprecato del tempo.
Questa nostra Italia ha molti problemi da risolvere.
Secondo me, uno viene al primo posto.
Si chiama EMERGENZA SALARIALE.
I costi della vita continuano a lievitare.
Anche fare la spesa è diventato un salasso.
La situazione sta diventando sempre più insostenibile.
VOGLIAMO CHIEDERCI IL PERCHE’?
In Italia, abbiamo salari inferiori a quelli di 30 anni fa.
Lo dice l’OCSE. Addirittura inferiori del 2,9%. Incredibile, ma vero.
Ovunque in Europa sono cresciuti, ovviamente. I nostri diminuiscono.
E ancora si sostiene che i salari non devono aumentare.
Lo sostiene per primo Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia.
A suo dire, tale scelta consentirebbe una spirale inflazionistica.
Bonomi, Presidente di Confindustria conferma tale ipotesi. Con chi sta?
In Italia continuiamo a farci prendere in giro.
Perchè domina l’ignoranza e scarsa è la controinformazione.
L’INFLAZIONE E’ CAUSATA DALLE AZIENDE. PERCHE’ SPECULANO.
La mia e non solo mia, è un’affermazione in forte controtendenza. Motivata.
La BCE ha dovuto ammettere una verità incontestabile.
I SALARI REALI SONO NOTEVOLMENTE DIMINUITI.
I MARGINI DI PROFITTO DELLE IMPRESE SONO AUMENTATI.
Per mesi si è giustificato il continuo aumento dei prezzi.
Prima il Covid e poi la guerra in Ucraina.
Adesso l’emergenza è finita, ma i prezzi continuano ad aumentare.
Le aziende vogliono rientrare da eventuali perdite, causa pandemia.
Si aumentano i prezzi, per far salire i loro profitti.
E’ in atto una speculazione gigantesca.
EUROSTAT certifica che le imprese Eurozona prosperano.
La quota dei loro profitti è aumentata, passando dal 40,4% al 42%.
Questo valore è il più alto dal 2007 ad oggi.
Cristina Colli, scrive un articolo sul settimanale Panorama del 28/4/23.
Cita dati da far accapponare la pelle. Risaputi o forse no?
Il prezzo del grano è calato del 30%. Pasta +18,2%.
Riso +41,7%. Olio di oliva +27%. Latte fresco e uova +22%.
Cala l’inflazione, ma si registrano rincari. E che rincari.
A marzo l’inflazione è scesa al 7,6%. Il CODACONS denuncia i rincari.
Per i cittadini, rincari persino superiori al 70%.
Carrello della spesa che sale al 13%.
Parliamo di settori come agricoltura, manifattura e servizi.
Gli utili sono cresciuti 10 volte più degli stipendi.
Nell’industria, con salari fermi, profitti aziendali medi +15%.
Aumentano bensì i costi di produzione, ma le aziende guadagnano di più.
Alzando i prezzi e continuando a farlo. Questa si chiama speculazione.
ITALIANI CORNUTI E MAZZIATI?
Ecco un articolo apparso sul SOLE 24 ORE del 5/12/22.
Davide Lanticina di ACCADEMIA POLITICA, ci spiega alcune cose. Cito.
” I salari fermi sono l’emblema di una economia stagnante. Inospitale per
le imprese e non interessante per chi abbia capitali da investire.”
MA ALLORA, POSSIAMO DIRE CHE E’ TUTTO SBAGLIATO?
IG METALL il potente sindacato tedesco, queste cose le ha capite da tempo.
Ha messo in campo il conflitto. Scioperi partecipati e fabbriche chiuse.
Ha riempito le piazze ed il risultato è arrivato. Nuovo contratto siglato il 18/11/22.
I metalmeccanici tedeschi portano a casa considerevoli incrementi salariali.
Stessa cosa hanno ottenuto i lavoratori tedeschi del Pubblico Impiego.
Dopo contrattazioni e lotte durate alcuni mesi, stipendi più soddisfacenti.
PERCHE’ DA NOI NON E’ POSSIBILE?
Landini segretario generale CGIL (5 milioni di iscritti), rivendica questa urgenza.
Ha dichiarato che l’inflazione è generata da profitti ed extraprofitti. Bene.
I salari sono insufficienti ed inadeguati al costo della vita. Bene, evviva.
Ma allora, perchè non si passa dalle parole ai fatti?
Perchè non sostenere la proposta di una nuova SCALA MOBILE?
I rinnovi contrattuali ci concedono aumenti miserrimi. La vita costa molto di più.
Gli ultimi provvedimenti del Governo Meloni sul cuneo fiscale, sono indegni.
Dureranno solo fino a fine 2023 e vorrei definirli una mancia, non altro.
Certamente, non vanno nella direzione giusta. C’è forse da stupirsi?
Occorre recuperare il valore del conflitto. I padroni non ti regalano nulla.
Servono proteste e scioperi incisivi, fortemente motivati.
Bisogna tornare a riempire le piazze, come i francesi ci stanno dimostrando.
Ma i lavoratori italiani hanno bisogno di riferimenti credibili e proposte chiare.
Idee forti e la capacità di gestire un conflitto che potrebbe durare nel tempo.
Esiste oggi in Italia, una rappresentanza degna di questo impegno?
Oppure, siamo solo capaci di blaterare e continuare a lamentarci?
Voglio concludere, doverosamente.
Oggi in Italia non esiste per legge, il SALARIO MINIMO UNIVERSALE.
Un’ingiustizia che determina sfruttamento e gravi danni sociali.
Esiste in ben 21 Paesi Europei. Da noi sembra una meta irraggiungibile.
Però, abbiamo manager con stipendi che sono 649 volte più dei loro operai.
E con buonuscite che possono arrivare sino a 40,4 milioni di euro.
Dati forniti da Milena Gabanelli nel suo DATAROOM del 11/7/22.
Davvero non esistono margini per rivendicare un’Italia più equa e più giusta?
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