07 Luglio
2015
dover faticare a temperature infuocate e sotto al
sole. E non stiamo parlando solo dei lavoratori che rifanno le autostrade
bollenti o i giardini nei villini borghesi, o le raccolte nei campi. Questa
volta, a rendere inaccettabili le condizioni di lavoro è stato il mancato
funzionamento dell'aria condizionata nel centro di Firenze, in un negozio di
H&M. Ovviamente, non si tratta di un capriccio dei lavoratori, le
temperature in questi giorni a Firenze hanno raggiunto livelli che la Protezione civile ha
definito da "Bollino rosso". La direzione aziendale non ha accettato la richiesta
dei lavoratori di chiudere il negozio fino all'ultimazione dei lavori
dell'impianto di condizionamento, nè ha dato adeguate rassicurazioni sulla
possibilità di ridurre considerevolmente "l'orario di lavoro, a
parità di salario", per cui i lavoratori hanno risposto con
uno sciopero di due giorni! Lo sciopero di 48 ore (domenica e lunedì),
realizzato con copertura sindacale dei Cobas, ha costretto l'azienda a
concedere qualcosa. A questo punto, alcuni lavoratori hanno coinvolto anche la
Cgil Filcams che ha colto la palla al balzo, ottenendo un tavolo con la
controparte che si terrà giovedì 9 luglio. Facendo girare questo breve articolo
vogliamo innanzitutto dare visibilità alla vertenza in H&M, perchè
sappiamo bene che non è facile organizzarsi nell'ambito delle GDO; ma vogliamo
anche sostenere i lavoratori, aldilà delle sigle sindacali,
socializzando alcune riflessioni, frutto dell'esperienza:
1- L'apertura del tavolo è stata possibile grazie
allo sciopero che ha di fatto messo in difficoltà l'azienda durante il
primo fine settimana di saldi.
2- La trattativa che partirà giovedì può essere
efficace se gestita direttamente dai lavoratori che hanno scioperato,
avanzando richieste specifiche. Una trattativa, solitamente, ha buon esito
quando i protagonisti sono in prima fila e "col fiato sul collo" alla
delegazione.
3- Per fare rispettare i propri diritti non bisogna
avere una laurea in legge! Ma è bene che i lavoratori abbiano chiari gli
strumenti di cui dispongono, poichè purtroppo spesso i funzionari dei
sindacati confederali diffondono confusione. Quindi è bene ricordare che: "Lo
sciopero può essere indetto da qualsiasi comitato o assemblea di lavoratori e
lavoratrici ed anche individualmente oltre che dai sindacati. Non vi è
necessità alcuna di proclamazione sindacale: è solo necessaria una qualche
dichiarazione (del sindacato o di un comitato di lotta, ecc.) formalizzata; nè
tanto meno è necessario che lo scioperante sia iscritto al sindacato o comitato
che indice lo sciopero." Clicca qui per visualizzare il Manuale per l'(auto)
organizzazione sui posti di lavoro: rappresentanza e sciopero
4- Durante le vertenze, non contano tanto le tessere
che abbiamo nel portafoglio, ma i contenuti che esprimiamo sia negli scioperi
che in trattativa. In questo momento, sebbene è sotto gli occhi di tutti che lo
sciopero sia stato proclamato dai lavoratori tramite Cobas e la trattativa sia
condotta tramite Cgil, è importante che i lavoratori abbiano il pieno
controllo sulla delegazione che va in trattativa.
Seguiamo fiduciosi gli sviluppi!
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