Metro Stop: No al lavoro extra per Expo!
Dalle 8,45 di questa mattina le linee M1, M2, M3 e M5
della metropolitana milanese hanno iniziato a rallentare le loro corse. Tutti i
treni in quel momento in circolazione hanno raggiunto i capolinea. Sono gli effetti
dello sciopero del trasporto pubblico indetto dalla Confederazione Unitaria di
Base (sez. Trasporti) di Milano, sciopero che si protrarrà fino alle 15 di oggi
pomeriggio. Possibili riduzioni di corse anche per il servizio pubblico dei
mezzi di superficie. Allo sciopero c'è stata un'adesione molto alta, la stessa
Atm (Azienda dei Trasporti Milanese) ha dovuto comunicare la sospensione del
servizio tramite il proprio canale Twitter: "La linea è gradualmente
sospesa su tutte le linee metropolitane". L'effetto si è fatto sentire a
cascata su tutta la rete dei trasporti milanese, pubblici e non. Anche per i
taxi la situazione si è rivelata subito critica con le auto bianche prese
d'assalto: le file più lunghe si sono registrate a Linate e in centro. Lo sciopero
è stato indetto dal sindacato di base contro il piano di lavoro extra per Expo firmato da azienda e dalla
maggioranza delle sigle sindacali e che prevedeva nuove intensificazioni dei
turni senza alcuna compensazione per le mansioni notturne o festive (Expo, tra
l'altro si inaugurerà durante il week-end lungo del 1 maggio). Il piano, sottoscritto
dalla maggioranza delle rsu in Atm (elette pochi mesi fa), non è stato però
condiviso dalla maggioranza dei lavoratori che oggi hanno aderito in quote
significativo alla chiamata d'arresto della Cub. "Questa adesione
massiccia e il segnale che non si possono fare gli accordi sulla testa dei
lavoratori senza consultarli - dice Claudio Signore, della cub trasporti di
Milano- ora chiederemo al sindaco un incontro: non può ignorarci". Anche
se la mobilitazione di oggi si attesta sul solo livello sindacal-salariale –
senza mettere in questione il dispositivo Expo e quello che significa come
predazione del territorio, mercificazione della vita e lavoro prestato
gratuitamente - l'astensione dal lavoro di oggi funge da buon antipasto alle
mobilitazioni dei prossimi giorni. Ci aspettiamo di vedere un selfie di Renzi
con le code e gli intasi del traffico, accompagnato dal tweet di rito per il
primo grande successo dell'esposizione internazionale. Mentre le prove dei 10
milioni di biglietti venduti restano aleatorie e difficilmente verificabili, le
code in città e le serrande abbassate della metro sono un sintomo reale di una
mega-macchina che non funziona in tutti i suoi ingranaggi. Con buona pace del
premier, di Farinetti e dei loro accoliti.
il comunicato della CUB
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