giovedì 2 luglio 2015

2 luglio - TARANTO: La lotta per il lavoro non è reato. Dalla prossima settimana riprende la mobilitazione contro la repressione



la prossima settimana riprendono i processi contro i Disoccupati Organizzati Slai Cobas sc e Margherita Calderazzi - ma la repressione non spegne ma alimenta la lotta!
il processo del 7 luglio è in corte d'appello - perchè  i magistrati di primo grado hanno assolto Margherita Calderazzi e i due Disoccupati Organizzati
ma i vigili che provocano e reprimono non ci vogliono stare e ricorrono in appello



il comunicato dopo il primo processo


La coordinatrice dello Slai Cobas Calderazzi Margherita e 2 dei Disoccupati Organizzati di Taranto sono stati assolti con formula piena nel processo intentato da un capo dei Vigili del Comune di Taranto. Sia il PM, sia nella sua arringa l'Avvocato Fausto Soggia, hanno rimandato le accuse del vigile al mittente, indicando anche un abuso di potere da parte di questo Vigile che spesso si arroga comportamenti da sceriffo contro chi lotta. In particolare l'Avv. Soggia ha mostrato che in realtà a fronte di una legittima manifestazione per il lavoro, chi aveva provocato, creando artatamente un clima di scontro, era stato proprio l'atteggiamento di questo comandante dei vigili, e che, però, questa presenza provocatoria non era nuova. Spesso contro le lotte di disoccupati, precari, senza casa il Comune del Sindaco Stefano manda questi Vigili-sceriffo (come ai tempi di Cito - ndr) a fare solo repressione a difesa di un Comune con il portone perennemente sbarrato in una piazza perennemente presidiata da camionette della polizia. E' anche normale - ha detto l'Avv. Soggia - che se vai come uno sceriffo in maniera provocatoria e arrogante contro chi da mesi sta lottando, ti devi aspettare una reazione da parte dei disoccupati, "una reazione a fronte di un fatto ingiusto!".
Ripercorriamo brevemente i fatti. I rappresentanti dello Slai Cobas e dei DO erano processati per una delle fasi più acute della lunga lotta dei Disoccupati Organizzati, quella dell'aprile/maggio 2010. In quella fase la lotta, già in corso dal 2009 con forti iniziative di protesta (blocchi del ponte, occupazioni del Comune, Provincia, ecc.), volle porsi come punto di unità, organizzazione, di mobilitazione di tutti i disoccupati e i senza lavoro a Taranto; per questo in aprile i DO Slai cobas organizzarono sotto il Comune una Tenda per il Lavoro che divenne nelle settimane successive un centro di organizzazione, denuncia, di speranza, di iniziativa rivolta a tutta la città. Ma via via che la Tenda diventava un effettivo punto di riferimento, dava sempre più fastidio al sindaco Stefano che ai primi di maggio '10 scatenò i suoi Vigili, che con una carica che fece invidia alle più forti cariche poliziesche si scatenarono contro la Tenda, contro i disoccupati, soprattutto donne che la stavano difendendo, la distrussero e ferirono alcuni disoccupati. I Disoccupati Organizzati però non si fermarono. Nei giorni successivi continuarono a presidiare il Comune. Questa determinazione diede fastidio ai Vigili-sceriffo a difesa del Comune che, in particolare uno già qualificatosi per la sua arroganza e atteggiamenti provocatori, continuavano a provocare, offendere, trovare mille pretesti per contrastare il presidio, e nuovamente aggredire i disoccupati, che giustamente risposero a questo atteggiamento, impedendo in un'occasione l'azione provocatoria di un Vigile che pretendeva anche di fotografare i disoccupati in lotta. Da qui era scaturita la denuncia-querela del Vigile contro lo Slai Cobas e i Disoccupati Organizzati.
Questa sentenza rende giustizia alla lotta.
Ma nei prossimi mesi altre processi vedono imputati sia rappresentanti dello Slai Cobas che Disoccupati Organizzati, per invasione e occupazione del comune, per blocco dei treni, ecc. Bene, come questa volta, in ogni processo saremo noi che faremo il processo a Istituzioni, Forze dell'ordine.

Disoccupati Organizzati
Slai Cobas per il sindacato di classe
via Rintone, 22 TA - slaicobasta@gmail.com - 3283769008
TA. 6.3.13


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