A fine
dicembre Studio 100 ha pubblicato il servizio (che riportiamo sotto). Per i
lavoratori e le lavoratrici dell'ex Pasquinelli non c'erano dubbi: come hanno
fatto bene il lavoro nella selezione della differenziata, lo stanno facendo
bene ora nelle pulizie di zone, piazze ecc. pur se questo lavoro esula dalla
loro esperienza nel ciclo rifiuti e dalla loro professionalità. Da questo loro
precedente lavoro, portato avanti per più di 5 anni, a fine estate ne sono
stati "cacciati", per essere messi in una condizione di estrema
precarietà (con lavori che si rinnovano quasi di mese in mese); con la
giustificazione (e l'urgenza...) che l'impianto di selezione della
differenziata alla Pasquinelli doveva essere automatizzato. A tutt'oggi però
sono passati quasi cinque mesi e i lavori di automazione non sono affatto
iniziati, con anche spreco di soldi per la città (visto che l'Amiu ora fa fare
il lavoro dei 23 operai, mandando i rifiuti da selezionare ad una ditta
esterna) e con risultati inferiori a prima. Vogliamo prendere per impegno le
parole dette in questo servizio dall'Ass. Motolese, ma vogliamo
chiarezza. Quando l'Assessore parla di "soluzione duratura
attraverso una fisionomia diversa del contratto di servizio con Amiu oppure
utilizzando commesse più stabili e strutturali... ci impegneremo per superare
il periodo di iniziative temporanee attraverso progetti pur molto utili alla
città, cercando una sistemazione di più ampio respiro”. I lavoratori ex
Pasquinelli intendono "sistemazione di più ampio respiro", il rientro
a tutti gli effetti nella raccolta differenziata, nel ciclo rifiuti - vera
risorsa ambientale, occupazionale e anche economica, e vera necessità visti i
livelli ancora molto bassi di raccolta differenziata. Impegno, quindi, per noi
vuol dire subito fare un progetto per l'avvio della raccolta differenziata a
Paolo VI e ai Tamburi, con l'impiego, prima di tutto, degli ex Pasquinelli,
affinchè a marzo quando scade l'appalto per il lavoro di pulizia piazze possano
riprendere il loro precedente lavoro. Il lavoro in corso, certo occorre che
continui e migliori. Ma vi sono già i lavoratori della Servizi Integrati che lo
fanno, e che aumentano loro le ore del contratto, potrebbero farlo di più,
meglio, concentrandolo dove serve e più esteso. Nè noi vogliamo che i
lavoratori ex Pasquinelli siano messi in "concorrenza" con questi
lavoratori - come, invece, in alcune piazze oggi succede. Lo Slai Cobas
per il sindacato di classe su tutto questo a fine mese chiederà un incontro
coll'Ass. Motolese e sta preparando un Convegno sulla raccolta differenziato.
La passeggiata a metà costa del Lungomare di
Taranto è stata completamente ripulita.
LUNGOMARE, COMPLETAMENTE RIPULITA LA PASSEGGIATA A META’ COSTA
DA STUDIO 100 - "L’incarico è stato portato egregiamente a termine da un gruppo facente parte dei 23 lavoratori della Pasquinelli la cui vertenza con il Comune è ancora in atto. In questo specifico caso, come nei precedenti della pulizia del parco del Mirto e del parco archeologico, una situazione di difficoltà s’è trasformata in un’opportunità per la città intera che ne ha guadagnato grazie all’intervento di questi uomini. “Stiamo studiando alcune ipotesi per risolvere questa condizione di precarietà – spiega l’assessore alle Partecipate, Massimiliano Motolese, – e confermo che l’impegno dell’amministrazione è massimo. Intanto voglio ringraziarli per l’intervento di pulizia effettuato su uno dei punti più belli della città e ribadisco l’approccio positivo da parte nostra per una soluzione duratura attraverso una fisionomia diversa del contratto di servizio con Amiu oppure utilizzando commesse più stabili e strutturali.” L’amministrazione comunale è consapevole che i 23 lavoratori impegnati nella selezione della raccolta differenziata nel sito Pasquinelli lottano da tempo per difendere il proprio posto di lavoro. “Il diritto al lavoro è sacrosanto – aggiunge l’assessore Motolese – e per questa ragione ci impegneremo per superare il periodo di iniziative temporanee attraverso progetti pur molto utili alla città, cercando una sistemazione di più ampio respiro”.
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