Chiudiamo
questo anno di lotta per iniziarne un altro per il quale occorrerà tanta
pazienza proletaria e altrettanta determinazione, coraggio e grinta.
Quest’anno rispetto agli altri anni (non dimenticando assolutamente la dura battaglia vinta dell’abolizione del famoso art. 10), il servizio di
assistenza igienico personale agli studenti disabili di Palermo e provincia ha
subito in diverse forme svariati nuovi attacchi da parte delle
istituzioni, inseriti in una fase in cui, nella crisi che continua, per i
lavoratori, i precari ecc. l’attacco dei padroni e del governo alla condizione
di lavoro e di vita si appesantisce ogni giorno.
Da gennaio a
marzo 2017, il vergognoso ritiro di una delle cooperative dall’appalto
(padroncino) ha causato un gravissimo danno agli studenti che non hanno potuto
frequentare la scuola per mesi e un
ulteriore grave danno ad una consistente parte di precari assistenti penalizzati in termini economici e di anzianità di servizio, 20 precari sono rimasti fuori e per essi si è riusciti a strappare solo dei contratti come sostituti.
ulteriore grave danno ad una consistente parte di precari assistenti penalizzati in termini economici e di anzianità di servizio, 20 precari sono rimasti fuori e per essi si è riusciti a strappare solo dei contratti come sostituti.
A settembre
ci troviamo a dover avere affrontare un altro grande ostacolo, nuovo nel senso
che è la prima volta che accade ma lo Slai da mesi lo denunciava in maniera
preventiva, visto il precedente dell’art.10, cercando di contrastare; ma i
palazzi agiscono lo stesso illegalmente: la città metropolitana di Palermo
emana un bando di gara per il servizio igienico personale agli studenti
disabili inserendo solo 96 su circa 170 operatori specializzati da 20 anni in
questo servizio, buttando in mezzo alla strada circa 70 operatori che
verrebbero sostituiti da 113 collaboratori scolastici delle scuole in modo
illegittimo, facendo riferimento ad una delle leggi delega sulla buona scuola
(ddl 66, e statali, legge che al di là dell’interpretazione errata verrà
applicata il 1 gennaio 2019).
Inizia
quindi la fine estate di fuoco dei precari coop sociali… Tante le iniziative e
i blitz nei vari palazzi, dalla Città metropolitana al palazzo della Presidenza
della regione, dall’assessorato alla famiglia all’ufficio scolastico regionale,
dalle denunce presentate con il nostro Avvocato alla questura dallo slai
assieme ai genitori a carico del sindaco della città metropolitana Orlando, del
segretario generale Currao, del direttore dell’ufficio politiche sociali dott.
Spallina e della responsabile del procedimento dott.ssa Sclafani. Indicendo
conferenze stampa, andiamo sui giornali e televisioni locali di nuovo quasi
ogni giorno, fino all’azione viva e più dura (nata anche da una lotta
ideologica viva verso chi ha paura di nuove denunce e assume atteggiamenti
opportunisti che portano anche ad alcune autocritiche di lavoratori): fermare l' illegale gara pubblica, azione per la quale i precari subiscono un avvio
di indagine per invasione di palazzo e interruzione di pubblico servizio,
mentre spintonamenti al palazzo del Comune con i vigili urbani causano un
malore di una precaria, tra le più combattive e sempre in prima linea.
Il bando è
illegittimo ed illegale, i c.s. non possono svolgere questo servizio ma possono
solo fare assistenza di base e generica prevista dal loro CNNL, gli operatori
devono rientrare senza se e senza ma e non è la repressione che può fermarci!!!
Queste le parole d’ordine che hanno fatto sbloccare, anche se in parte, la situazione…
Assedio continuo da parte dei precari e genitori all’Usr, ufficio responsabile
dell’uso improprio dei c.s. e della lesione del diritto allo studio degli
studenti disabili, dove i precari accompagnati dalla delegata hanno conquistato
parecchi incontri sia con il vice direttore dott. Anello sia con il direttore
dott.ssa Altomonte. Ciò ha portato l’USR a fare una ricognizione nelle scuole
di Palermo e provincia per verificare il reale fabbisogno degli ass.
specializzati, ricognizione che ha dato come risultato un numero ben più alto
rispetto a quello che la città metropolitana aveva inserito nel famoso bando di
gara.
Avevamo
ragione e abbiamo avuto sempre ragione!!! Il Direttore dell’’USR dichiara
pubblicamente sui giornali che i cs non hanno obbligo a fare il serv di ass
dando ragione di fatto allo Slai. Il bando dopo la lunga e anche difficile
lotta dei precari viene finalmente esteso da 90 operatori a 141 operatori!!!
Abbiamo vinto in parte un’altra battaglia e non è assolutamente cosa da poco né
tanto meno da sottovalutare, anzi, ma abbiamo ancora assistenti che sono
rimasti a tutt’oggi in una condizione ultraprecaria, con un contratto di nuovo
da sostituti, sebbene anche la posizione dei 141 risulti essere anch’essa
precaria!
La lotta dei
precari però, nonostante a livello locale ci troviamo a dover battagliare
ripetutamente per difendere a spada tratta il posto di lavoro assume un altro
aspetto importante e cioè quello nazionale, la lotta la portiamo a Roma.
Il 24
novembre 2017 conquistiamo incontro al MIUR e il 12 dicembre 2017 al ministero
delle politiche sociali e al lavoro in risposta alle nostre tante richieste di
incontro, lavoro di pressione significativo, nell’ottica che la lotta ha tanti
aspetti.
Due incontri
che segnano l’inizio di un percorso nazionale che si aggiunge a quello
locale-regionale sempre nell’ottica della “guerra”. Al MIUR non esitiamo,
precari e genitori, a solidarizzare con gli studenti in lotta contro al Buona
scuola davanti il palazzo, prima di entrare. L’incontro entra nel merito del
diritto allo studio degli studenti disabili e entra nel merito della legge
delega, è un incontro particolare, siamo nel cuore di chi attacca ogni
giorno senza scrupoli la scuola, oltre a fare il quadro disastroso
dei servizi di assistenza in Sicilia, a dare la giusta interpretazione ad una
legge che potrebbe mettere in pericolo non solo il lavoro degli assistenti
dello slai di Palermo e provincia ma di circa 2000 assistenti in tutta la
Sicilia. Un incontro-scontro politico a tutti gli effetti poiché è da questo
governo, sulla scia del governo precedente, che viene fuori il ddl 66 per il
quale qui in Sicilia si vogliono buttare per strada gli assistenti!!!
Dall’incontro
però, e questo quasi ci ha lasciati perplessi, ma fino ad un certo punto, la
ricerca di consenso per le elezioni prossime incide, è venuta fuori una
posizione che ha dato ragione alla nostra e cioè che l’interpretazione della
legge che hanno voluto dare qui a Palermo è sbagliata!!! I collaboratori
possono fare assistenza di base e generica come dal loro profilo contrattuale
che non ha nulla a che vedere con l’assistentato specializzato previsto dalle
normative vigenti e dalla legge 104!!! Queste le dichiarazioni dei due
rappresentati del Miur, dott. Chiappetta e dott. Pinneri dell’Ufficio di
Gabinetto della ministra!!! Un punto in cui sappiamo di avere ragione e per il
quale il Miur si impegna a metterne a conoscenza le istituzioni regionali e
locali e che fino ad oggi non è stato mai smentito… Sta continuando la pressione ora da Palermo con continue interlocuzioni
telefoniche… Vedremo! Se necessario torniamo a Roma!!!
- Il secondo
incontro al ministero delle politiche sociali avuto con il sottosegretario on.
Franca Biondelli e il direttore generale tutela lavoro Romolo de Camillis è
entrato nel merito della condizione precaria dei lavoratori… Abbiamo ribadito
più e più volte che è solo stabilizzando questo bacino che da vent’anni svolge
questo servizio si possono garantire i diritti dei lavoratori e infine degli
studenti disabili... Ci sono 2 mln e 800 mila contratti precari da risolvere in
tutta Italia e il governo Gentiloni non può parlare di patti per il sud, fare i
proclami elettorali e poi non fare i fatti E’ ora di trovare una soluzione, la
stabilizzazione dei precari deve essere un fatto naturale!!! Non si può
cancellare dal mondo del lavoro questo bacino!!! L’on. Biondelli, “sono
abituata a fare!” ha detto, ha assunto l’impegno, prima della fine del suo
mandato, di chiamare il nuovo governatore della regione Sicilia Musumeci, e si
sarebbe messa in contatto con il Ministero della pubblica istruzione. Dalle
interlocuzioni telefoniche che abbiamo avuto dopo l’incontro fino a qualche
giorno fa siamo stati informati che il ministero si è messo in contatto con il
dirigente Candore dell’assessorato alla famiglia qui in Sicilia, dal quale
attende una nota scritta di chiarimenti in merito all’erogazione dei servizi e
ha avuto già un’ interlocuzione con il ministero pubblica istruzione attendendo
nota anche da loro, sulla base di quanto denunciato dallo Slai.
A Roma si è
avuta tappa anche alla Presidenza della Repubblica.
A livello
regionale abbiamo mandato richiesta di incontro al nuovo governatore Musumeci
il quale dichiara sui giornali che la situazione economica siciliana è
disastrosa e annuncia che saranno 3 anni di lacrime e sangue per i siciliani
mentre assistiamo alle comparse vomitevoli da circo del nuovo presidente
dell’Ars Miccichè che ha solo un obiettivo, aumentare gli stipendi d'oro dei
deputati siciliani, con un’arroganza schifosa senza limiti!!! Saranno loro gli
obiettivi della nostra lotta alla ripresa.
Un anno in
salita per i precari coop sociali, non partendo da zero però, in cui i
precari dovranno trovare certamente nuova forza, combattività e coerenza, e
combattere anche per allargare le forze che devono mobilitarsi che non sono grandi.
1) risultati
ottenuti: abbiamo fatto rientrare 45 operatori, in una situazione generale
catastrofica in cui vengono attaccate tantissime categorie di lavoratori, in
cui i licenziamenti sono all’ordine del giorno.
2) siamo
arrivati ai palazzi nazionali, frutto di una linea ben precisa che ha dato il
giusto riconoscimento allo slai cobas s.c.
3) il
percorso nazionale deve camminare di pari passo con quello regionale, adesso ci
tocca incontrare Musumeci!!! L'unica soluzione è la stabilizzazione, quasi
impossibile ma si deve provare
4) abbiamo
avuto in modo costante il sostegno coerente di alcune realtà come l’USI di Roma o la Rete
Nazionale degli operatori sociali di Bologna, abbiamo mantenuto contatti con precari di Messina e altri che
diffondono le nostre posizioni, alcuni contatti come precarie coop dopo Pisa,
ma occorre lavorare per allargare i contatti, intercettare settori di precari
che anche a livello nazionale hanno problemi simili, su FB siamo abbastanza
seguiti.
LA LOTTA NON EI E' MAI FERMATA!
LA LOTTA NON EI E' MAI FERMATA!
.......
Giorgia
Per i
precari coop sociali Slai Cobas sc Palermo
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