Al Coordinamento
Prov.le dello Slai Cobas che si è tenuto a Palermo giovedì 25 gennaio, tra i
vai punti all'ordine del giorno è stato presentato e discusso quello relativo
alla nuova campagna del 26 e 27 gennaio di solidarietà e azione per la
liberazione del Prof Saibaba e di tutti e tutte le prigionieri/e politici
repressi in India dal governo fascista Modi , promossa dal Comitato
Internazionale di sostegno alla guerra popolare in India.
Da un intervento nel
corso della discussione "... Come lavoratori e precari in lotta contro chi
ci opprime quotidianamente per cancellarci non solo come lavoratori ma anche
come persone, per cancellare diritti primari quali il lavoro e la dignità della
nostra vita, è un dovere di classe aderire e sostenere questa campagna... la
classe è una, si è detto nella discussione, e anche se tra paesi ci
sono delle differenze geografiche, di cultura ecc questo sistema sociale si
fonda sulla stessa base per tutti i lavoratori, operai, precari, disoccupati...
lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, l'oppressione di un pugno di borghesi
ricchi e dominanti sulla maggioranza dei lavoratori, dei proletari. Il
nostro sindacato è un sindacato che lotta per la costruzione del sindacato di
di classe e che ha come una delle basi l'internazionalismo operaio e
proletario; l'operaio indiano, il lavoratore indiano subisce la stessa
oppressione capitalista che subisce l'operaio o il lavoratore italiano, seppur
in forme diverse... lavoratori di paesi imperialisti come il nostro ancora
ricevono dal governo italiano i cosiddetti "zuccherini"per tenerci
buoni (cassa integrazione, sussidi di disoccupazione ecc) grazie anche allo
sfruttamento dei lavoratori in paesi oppressi come l'India dove i nostri
padroni vanno a "delocalizzare" le fabbriche, a rubare risorse
e materie prime , dove alla popolazione dei villaggi viene imposta con la forza
e la violenza l'espropriazione delle terre, gli levano le case ecc... siamo
della stessa classe, abbiamo gli stessi nemici di classe... un filo ci deve
unire sempre ai lavoratori e proletari di paesi oppressi come l'India dove la
popolazione sta facendo in un'ampia parte del paese la guerra popolare guidata
dal P comunista dell'India (maoista)... In India i sindacalisti vengono uccisi,
gli operai messi in carcere con l'ergastolo ma questi stessi operai lottano
contro i padroni fino a bruciarli per quello che subiscono... Persone come il
Prof Saibaba, che ha incentrato la sua vita nel mettersi al servizio dei più
deboli in difesa dei diritti primari degli oppressi devono avere il nostro
pieno sostegno così tutti i prigionieri politici che sono proletari come noi
che lottano per una società più giusta e veramente diversa... Dedichiamo questa
riunione al Prof Saibaba e a tutti i prigionieri politici indiani... PER LA
LORO LIBERAZIONE
MESSAGGI DI LAVORATORI E PRECARI
Caro professore
Saibaba noi prendiamo forza dalla sua esperienza di vita. Siamo con lei con il
cuore e con tutti i prigionieri politici dell'India - Grazia
Professore Saibaba,
vada avanti come lei ha saputo fare in questi anni con una forza esemplare, lei
è un esempio per tutti, Siamo al suo fianco e di tutti gli oppressi dell'India
Agostino Comella Delegato precari SLAI COBAS SC PA
Agostino Comella Delegato precari SLAI COBAS SC PA
Orrendo non ci sono
parole x poter esprimere tutto lo sdegno, mi auguro che il popolo indiano
in lotta rimanga compatto x vendicarsi fino in fondo per tutta l'oppressione
che subisce! Le donne indiane sono donne coraggiose e piene
di risorse, verrà il giorno in cui rivolteranno completamente i loro aguzzini.E
spero presto!!! Gli orrori non si possono vedere. Rosy
Le immagini del video
del Comitato non si possono guardare... quanta sofferenza del popolo...Antonella
Non dimenticherò mai
le immagini delle compagne e delle donne indiane in lotta, quando le ho viste
per la prima volta, un brivido ha attraversato il corpo fino al cuore ,
sono immagini tenere quelle delle madri combattenti , ma anche difficili da
guardare , sono immagini che trasmettono tanta rabbia perché non si può
accettare che questo sporco sistema costringa le donne indiane ad abbandonare
anche i propri figli per andare a combattere, avere una vita più
dignitosa ma sono anche queste immagini di grande coraggio e determinazione che
ci devono dare coraggio nell' affrontare, seppur in condizioni molto ma
molto meno difficili, le situazioni della vita e la lotta che conduciamo da
anni !!! Credo che ogni tanto dovremmo come lavoratrici e lavoratori riguardare
le immagini così da poter coglierne l'essenza !!!! Io le ho impresse dentro di
me !! Viva le donne indiane !!! Viva il popolo indiano combattente!
Giorgia delegata
Slai Cobas sc
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