Si
alza la tensione nello stabilimento su cui pendono cento
licenziamenti. L'azienda: "Così frenate l'arrivo di potenziali
acquirenti"
Pernigotti
chiede ai suoi lavoratori di "cessare l'occupazione" dello
stabilimento di Novi Ligure. Gli operai stanno presidiando giorno e
notte la fabbrica alessandrina da quando i proprietari turchi del
gruppo Toksoz hanno annunciato di volerla chiudere, licenziando oltre
cento addetti su quasi duecento. Secondo l'azienda questo
comportamento "sta compromettendo la produttività aziendale e
impedendo, al contempo, qualsiasi accesso al sito industriale da
parte di soggetti terzi che in questi giorni stanno manifestando un
interesse per l'acquisto dello stabilimento e/o dei macchinari
industriali". Pernigotti accusa gli operai che occupano di
creare "un danno economico e relazionale nei confronti di
clienti, fornitori, terzi interessati e degli stessi lavoratori".
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