Parte
decisa e determinata da oggi la campagna e l’iniziativa dello Slai
Cobas per il sindacato di classe all’Ilva, a Taranto e provincia
per mettere in discussione l’accordo firmato dai sindacati
FIM/FIOM/UILM/UGL/USB e la conseguente applicazione da parte di AM
che produce le attuali liste di proscrizione nei criteri di scelta
dei lavoratori.
Questa
lista e questo accordo salteranno nei fatti nella misura in cui ci
sarà una offensiva di denuncia- lotta – autorganizzazione dei
lavoratori, fuori dagli attuali sindacati firmatari e una impugnativa
legale collettiva e generale.
L’incontro
a Roma non è in grado di risolvere la questione, peraltro un
incontro senza la mobilitazione degli operai in AM e messi in cassa
integrazione.
AM
e i loro complici vogliono la divisione dei lavoratori e la guerra
tra di loro,
noi
vogliamo l’unità nella lotta.
Chi
resta in AM si appresti a fronteggiare una situazione di maggior
sfruttamento e attacco ai diritti, condizioni di lavoro e sicurezza,
con un rafforzamento del comando autoritario nella fabbrica –
in mano a dirigenti 'stranieri' che sono una forma simile
ai fiduciari occulti di Riva.
Il
7 novembre – alla nuova sede dello Slai Cobas per il sindacato
di classe – via Livio Andronico 47 (ang. via Polibio) dalle
17.30 in poi – il coordinamento provinciale dello Slai Cobas varerà
il piano di azione di lotta e legale per
organizzare gli operai messi in CIG – indipendentemente della
tessera sindacale - noi siamo chiusi solo ai vertici dei sindacati,
siamo chiusi a chi ha firmato l’accordo/epurazione, Rizzo USB
compreso – Non partecipiamo a guerre delle tessere –
Vogliamo unità alla base degli operai
Slai
Cobas per il sindacato di classe Taranto
347-1102638
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