Non
una di meno Milano accanto alle 17 operaie della Montello che hanno
perso il lavoro in occasione dell’ennesimo cambio appalto e sono
state lasciate a casa per aver difeso i loro diritti e alzato la
testa! Vogliamo essere libere dalla violenza economica, dallo
sfruttamento e dalla precarietà. Lo scorso lotto marzo le nostre
sorelle coraggiose erano insieme a noi per lo sciopero globale
femminista. Eravamo insieme a chiedere di liberare il nostro tempo di
vita, a lottare contro ogni forma di discriminazione di genere, sia
che essa riguardasse l'accesso al lavoro e la differenza salariale,
che le condizioni orarie e la ricattabilità del permesso di
soggiorno per le migranti. La lotta delle lavoratrici della Montello,
azienda di riciclo dei rifiuti che per lavorare utilizza il sistema
delle cooperative, è iniziata per il diritto alla piena
retribuzione: la considerazione di 8 ore di salario per otto ore di
lavoro, ovvero il riconoscimento della pausa di mezzora cosi come
avviene in altre aziende del settore. Per oltre dieci anni hanno
svolto un lavoro duro, rischioso, pericoloso. Un lavoro che ti fa
gonfiare i piedi: fatto di pause insufficienti, dittatura del nastro
trasportatore, paura per la propria salute, isolamento dalle
colleghe, ricatto del permesso di soggiorno. Un lavoro che non c'è
più. Dopo oltre dieci anni, le lavoratrici sono state lasciate a
casa: anche se nell’accordo sindacale è previsto il passaggio
dalla vecchia cooperativa alla nuova, questa illegittimamente si
rifiuta di assumerle. La ribellione di queste lavoratrici è
importante perché intreccia la lotta di classe, di genere,
antirazzista. Non una di meno fa della solidarietà e della
sorellanza in lotta la sua pratica quotidiana e si riconosce in ogni
donna sfruttata, sottopagata, licenziata, destinataria di
provvedimenti disciplinari. E' accanto a tutte le donne in lotta per
i loro diritti e per liberare il loro tempo di vita! Mutualismo e
solidarietà contro le ritorsioni, contro i ricatti, le molestie, le
discriminazioni e ogni forma di violenza dentro e fuori i posti di
lavoro.
Se
toccano una, toccano tutte. Se seminano violenza, raccoglieranno
scioperi e tutta la nostra forza.
BERGAMO
A
60 persone interessa
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