lunedì 27 ottobre 2025

27 ottobre - OPERAI E LEGGE DI BILANCIO: Legge di bilancio - Come mai come mai sempre in culo agli operai... Perchè ci sono due classi... E governo e parlamento sono il "comitato d'affari" della borghesia

 

La legge di bilancio presentata è pienamente addomesticata agli interessi del "ceto medio", e a dare ancora benefici economici ai padroni. 

Ma chiaramente non basta. Non basta ai padroni che, per bocca del presidente della Confindustria, chiedono molto di più; non basta agli stessi partiti di governo che ora si azzuffano come polli - Lega contro Forza Italia, entrambi contro FdI - perchè devono accontentare il loro elettorato. 

Si azzuffano per gli "affitti brevi" sulle case di villeggiatura; ma sono uniti invece quando famiglie, bambini, pure in regola con gli affitti, vengono buttati fuori dalle loro case (perchè il proprietario deve trasformare le case in bed & breakfast, per farci molti più soldi), da squadre esagerate della polizia in tenuta antisommossa, con picconi per rompere i muri, e sempre più con stile blitz all'americana. 

Mentre la legge di bilancio, ad usum del ceto medio, vuole cancellare la prima casa dal calcolo dell'Isee.

La querelle sulla tassazione sui cosiddetti "extra profitti", è un imbriglio. In realtà si tratta di una leggera, ma molto ipotetica tassazione extra sui mega profitti fatti dalle banche; che comunque deve essere "volontaria"... Ma alle Banche. che in questi anni hanno fatto super profitti, non sta bene neanche questo mini prelievo. già in forse.

Ciò che unisce realmente è il fatto che non si sono "buttati" soldi per i lavoratori, per le masse popolari

più tartassate; a questi la manovra riserva qualche elemosina, ma giusto, in una logica tipicamente fascista, perchè stiano buoni e zitti.

Le elemosine che vengono messe per i proletari, i settori più impoveriti, sono oltre che una miseria, date a condizione e in modo discriminante, anche offensivo - pensiamo per esempio alle donne, per cui  gli incentivi all'assunzione sono condizionati dal numero di figli. Le aziende avranno un esonero contributivo del 100%, ma la lavoratrice deve avere almeno 3 figli a carico. Così il bonus mamme salirebbe solo di 20 euro, ma devi avere almeno 2 figli a carico.

Così sui salari. Si propagandano come "interventi molto attesi" una serie di agevolazioni fiscali ridicole e ininfluenti per recuperare la riduzione dei salari dovuta a mancati rinnovi contrattuali, aumento dell'inflazione, aumento della produttività, per cui i profitti sono aumentati e i salari sono diminuiti. Alcuni esempi: l'innalzamento della soglia esentasse dei buoni pasto che passa da 8 euro a 10 euro; tassazione agevolata che scende dal 5 al 1% sui premi di produttività; una aliquota agevolata del 5% sugli aumenti per i rinnovi contrattuali; tassazione agevolata del 15% su maggiorazioni per lavoro festivo, notturno, per lavoro in giorni di riposo settimanale, per indennità di turni, ecc. - una cosiddetta "agevolazione" che segue e sta a dimostrare in realtà l'aumento del lavoro, dello sfruttamento che è diventata la normalità nelle aziende, e che si vuole rendere sempre più costante in tutte le fabbriche e posti di lavoro, dove nello stesso tempo si tagliano posti di lavoro.

Ma qual è l’ammontare effettivo dei "benefici" annunciati? "A titolo di esempio, prendiamo uno stipendio netto di 1600 euro. Anche ipotizzando un repentino rinnovo contrattuale e applicando gli sgravi fiscali previsti, il vantaggio atteso si potrebbe aggirare intorno ai 15 euro al mese. Per l’esecutivo aiuterebbero a coprire l’aumento dei prezzi. Il guaio è che negli ultimi anni l’inflazione ha mangiato oltre 200 euro mensili di quello stesso stipendio. Le misure del governo, dunque, non arrivano a compensare nemmeno il 10 percento del crollo del potere d’acquisto". Da Il Manifesto.

La contropartita a questa elemosina è l’obbligo di restare al lavoro più a lungo: passo dopo passo si arriverà tra non molto tempo ad andare in pensione a 70 anni. 

Nello stesso tempo l’anno prossimo i padroni godranno di altri 4 miliardi di agevolazioni. 

Sul lavoro, mentre il Mimit/Urso le grandi vertenze sul tavolo, ex Ilva, Stellantis, di medie o grandi altre fabbriche metalmeccaniche, le sta gestendo a servizio degli interessi del capitale, con massicci esuberi, al massimo compensati temporaneamente da cassintegrazione di migliaia di lavoratori - che portano ad un pesante taglio salariale, sulle assunzioni nei settori pubblici siamo anche qui alle elemosine. Per la sanità, vengono stanziati 2,4 miliardi (l'impegno finanziario più basso a livello europeo), e la legge di bilancio prevede l'assunzione di circa 7 mila unità tra infermieri e medici, a fronte di una ipotesi di almeno 30 mila assunzioni - che sarebbero ancora poche. Solo in Campania, si dice, servirebbero 18 mila infermieri... 

Certo, questa manovra è ancora non definitiva, ma questo non deve essere fattore di illusione. La manovra finale sarà anche peggiore, per accontentare tutti: padroni, banche, ceto medio, mire elettorali dei partiti di maggioranza 

Unica cosa che non cambierà e che tiene uniti tutti sono i forti aumenti delle spese militari: "il governo conferma l’intenzione di chiedere 15 miliardi all’Ue per il riarmo. L’incremento di spesa militare sarà calcolato in deroga ai vincoli. Si tratta di prestiti, a tassi che si annunciano tutt’altro che risibili". 

Su che servirebbe fare, quale lotta da parte dei lavoratori e masse popolari, ne stiamo parlando ogni giorno e continueremo a farlo e dove siamo ad organizzarla. Ma sicuramente non sono le manifestazioni del sabato quelle che possono incidere. Ma sicuramente i proletari più avanzati devono comprendere che finchè ci sono due classi: borghesia e proletariato; governo e parlamento al servizio dei padroni, della borghesia, la lotta, per strappare risultati, deve far paura a lor signori. 



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