Secondo l'accusa, gli indagati non avrebbero
rimosso l' amianto dal celebre lampadario della salone principale e dagli
altri locali del Piermarini
Milano, 6 novembre 2015 - Omicidio colposo e
lesioni: queste sono le accuse nei confronti di 4 ex sindaci di Milano,
indagati per 7 decessi e diverse malattie legati alla presenza di amianto
al Teatro alla Scala. Inviti a comparire sono stati inviati a Carlo
Tognoli, Paoli Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini.
Indagati anche Carlo Fontana, sovraintendente del teatro
scaligero dal 1990 al 2005, e Silvano Cova, direttore degli
allestimenti tra il 1991 e il 1992. Secondo l'accusa, gli indagati non
avrebbero rimosso l' amianto dal celebre lampadario della salone
principale e dagli altri locali del Piermarini. Sarebbe stato inoltre disatteso
l'obbligo di censimento di tutte le parti di amianto previsto dalla
normativa del 1992. Tra le morti che, stando all'ipotesi
accusatoria, sarebbero state causate dalla presenza di amianto all'interno
del teatro, ci sarebbero il soprano Edith Martelli, un siparista,
un falegname e un vigile del fuoco. Tutto l' amianto presente del
Teatro è stato definitivamente rimosso con i lavori di ristrutturazione
eseguiti dall'archistar Mario Botta tra il 2002 e il 2004. Allo stato
attuale non c'è più nessun rischio né per il personale né per il
pubblico. Gli indagati verranno ascoltati dai pm il prossimo
25 novembre.
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