Amianto,
killer
invisibile del
«progresso»
invisibile del
«progresso»
Dal
1992, anno della sua messa al bando, l’amianto continua a mietere
vittime. Le malattie legate all’esposizione a questa sostanza -
mesoteliomi, tumori del polmone e asbestosi - possono insorgere dopo
molti anni dall’inalazione, anche fino a 40, tanto che gli
epidemiologi prevedono un picco delle malattie tra il 2015 e 2025,
dovuto in larga parte alla storia professionale, ma anche a quella
domestica e ambientale. Brescia, città industriale, vive ogni giorno
questo allarme sulla propria pelle: con 816 pazienti dal 1982,
l’ospedale Civile vanta il triste primato di centro di riferimento
per il trattamento di tutte le patologie causate dall’inalazione di
asbesto (altro nome per indicare l’amianto). Proprio il Civile è
tra le prime strutture italiane per numero di ammalati di
mesotelioma. Di questi 492 sono residenti in città e provincia,
mentre 324 provengono da altri luoghi. (...)
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