Per
le lavoratrici degli asili aumenta l'orario di lavoro!
Quasi
raddoppiato l'orario di lavoro delle lavoratrici degli asili
comunali, da 11 ore a 20 ore settimanali.
Questo
è il risultato principale dell'incontro tenutosi ieri presso Palazzo
di città con l'assessore Motolese, l'Ass. alla Pubblica Istruzione e
la funzionaria della Direzione PI, dei sindacati Usb e Slai Cobas per
il sindacato di classe, e una folta delegazione di lavoratrici.
All'inizio nell'incontro l'Usb aveva chiesto l'aumento a 18 ore
settimanali, ma alla fine ci si è uniti ed è passata la richiesta
dello Slai Cobas di 20 ore, per un salario minimamente decente.
Questo
aumento dell'orario di lavoro partirà dal prossimo appalto per cui
c'è l'impegno del Comune ad avviarlo in autunno, ed è conseguenza
del raddoppio - da 700mila a 1milione e 400mila annue - dell'importo
complessivo dell'appalto.
Per
"quadrare i conti" e il rapporto fabbisogno/servizi, il
Comune ha previsto sempre nello stesso appalto di spostare una parte
delle lavoratrici (18 su 88) in altri servizi di pulizia (da
svolgersi all'interno delle strutture comunali), con le stesse
condizioni di orario (20 ore) e stessi salari di coloro che restano
agli asili. Questo spostamento, però, come richiesto dai sindacati
presenti, avverrà su base volontaria.
Finalmente dopo anni di lotta, di iniziative, di denunce, di scioperi, stati di agitazione, incontri, portati avanti finora dalle sole lavoratrici Slai Cobas sc, sempre in prima fila anche negli scioperi delle donne - solo da alcuni mesi si è organizzata nell'Usb una parte delle lavoratrici - con questo risultato si è cominciato a cambiare una condizione indegna e illegale.
Finalmente dopo anni di lotta, di iniziative, di denunce, di scioperi, stati di agitazione, incontri, portati avanti finora dalle sole lavoratrici Slai Cobas sc, sempre in prima fila anche negli scioperi delle donne - solo da alcuni mesi si è organizzata nell'Usb una parte delle lavoratrici - con questo risultato si è cominciato a cambiare una condizione indegna e illegale.
Questo
aumento di orario, in una situazione generale, in cui piuttosto gli
orari vengono tagliati, spesso col consenso dei sindacati
confederali, è una vittoria che dimostra che la lotta, la
determinazione, l’organizzazione nei Cobas, nei sindacati di base
paga.
In
tutti questi anni lo Slai Cobas sc da solo ha mantenuto ferma e
aperta la battaglia, mentre i sindacati confederali, Cgil, Cisl, Uil,
firmavano accordi di consenso alle condizioni di irregolarità,
facendo anche essi il discorso delle amministrazioni comunali: siete
troppe, state zitte altrimenti vi licenziano, ecc. E non è certo un
caso che anche ieri questi sindacati, pur convocati, fossero assenti.
Nell'incontro
poi si sono affrontate anche altre questioni, su cui la soluzione
data dal Comune è parziale e non proprio soddisfacente. Prima di
tutto il problema del mancato lavoro e mancata retribuzione dei mesi
estivi di luglio e agosto; qui è passata alla fine solo la
possibilità di slittare a luglio le ferie o parte delle ferie
residue; così come è passata la richiesta che le giornate di
servizi straordinari nei periodi di sospensione di natale e pasqua
siano considerati giorni lavorativi a tutti gli effetti e non
sottratti dalle ferie. Questo verrà discusso con la ditta vincitrice
dell'appalto unitamente al Comune che si è impegnato a sostenere
tali soluzioni.
Permane
invece il non riconoscimento contrattuale della mansione di
ausiliariato - riconoscimento per cui lo Slai Cobas si è battuto per
un discorso di giustizia, di legalità contrattuale (lo stesso
Ispettorato, intervenuto in passato su nostra richiesta, lo ha
riconosciuto), di sicurezza verso i bambini. Su questo la risposta
dell'Ass. Motolese è stata semplicemente: non ci sono i soldi...
Ma lo Slai Cobas lo riprenderà in futuro.
Ma lo Slai Cobas lo riprenderà in futuro.
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