Fonte Le Monde
- UGT e CCOO, i due maggiori sindacati spagnoli, hanno organizzato manifestazioni in 60 città contro la riforma del lavoro, in presenza di una disoccupazione del 22,85% e del 48,6% per i minori di 25 anni. Previsto uno sciopero generale per il 29 marzo.
- 500 000 manifestanti a Madrid, 450 000 a Barcellona secondo il sindacato (30 000 e 17 000 secondo la polizia); decine di migliaia nelle altre grandi città: 15mila a Siviglia e Malaga, 9mila a Granada e 5000 a Valenza e Cordoba, Almeria e Cadix, dati della polizia.
- La riforma del mercato del lavoro varata l’11 febbraio dal governo conservatore di Mariano Rajoy per aumentare la flessibilità del mercato del lavoro, comprende la diminuzione delle indennità di licenziamento, facilitando di conseguenza i licenziamenti; lo stresso governo ha previsto l’aumento della disoccupazione al 24,3% nel 2012.
- Le misure di austerità varate dal governo spagnolo mirano a ridurre il deficit spagnolo sall’8,51% del Pil (fine 2011) al 5,8% per fine 2012.
- Le regioni autonome, che pesano fortemente sul bilancio statale, hanno messo in atto piani di rigore che riducono il bilancio per educazione e sanità, i due principali settori di loro competenza.
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