1 maggio a pioltello
Un 1° maggio "altro"
Si è svolta ieri per le strade di Pioltello (MI) la manifestazione promossa
dal S.I. Cobas e indetta da molte realtà del movimento dei lavoratori in
occasione della giornata del 1° maggio. Un'iniziativa estranea sia al rito
istituzionale di confederali e dirigenti politici pro Monti, che alla
stanca
kermesse alternativa (??) del May Day.
Chiari le analisi politiche e i contenuti che ............si sono espresse nelle parole
d'ordine lungo il corteo: la crisi del sistema capitalistico sta producendo
effetti devastanti sui lavoratori. I padroni, le istituzioni bancarie
internazionali, i governi dei vari paesi (Monti in testa) stanno facendo
pagare il costo di questa crisi alla classe lavoratrice.
L'attacco alle condizioni di vita, ai salari, ai diritti duramente
conquistati con decenni di lotte, è uno dei postulati fondamentali della
ricetta anti-crisi che viene imposta a centinaia di milioni di proletari in
tutto il mondo industrializzato. Con questo attacco, insieme a
liberalizzazioni/privatizzazioni ed alla fiducia nel potere taumaturgico
dei
mercati, i potenti della terra pensano di rimettere sulla giusta rotta la
nave (sfondata) del capitalismo.
Invocano la crescita, l'aumento di produzione delle merci, mentre è sotto
gli occhi di tutti che la crescita non potrà esserci perchè la crisi è
(anche) di sovra produzione, oltre che finanziaria, politicae culturale.
Questa valutazione è fatta propria, oltre che da tutto lo schieramento
politico istituzionale, anche dai sindacati che dicono di rappresentare gli
interessi di milioni di lavoratori (?).
I lavoratori sono dunque soli di fronte a questi attacchi, da ciò la
necessità di assumere in proprio la rappresentanza dei propri interessi di
classe, sia sul piano sindacale che, in prospettiva, politico.
Questo il retroterra delle lotte in corso, dentro e fuori il settore della
logistica e delle cooperative. Questo il senso politico della nostra
manifestazione del 1° maggio. Una manifestazione di lotta, non
genericamente
di "festa", internazionalista ed antirazzista.
Questo, crediamo di poter dire, il senso della partecipazione
all'iniziativa
di ieri di varie componenti del "movimento", di organizzazioni sindacali di
base, di gruppi politici, di collettivi studenteschi, di delegazioni di
lavoratori giunti da Torino, da Genova, da Piacenza, da Pavia, da Modena,
Bergamo.
2 maggio 2012
Sindacato Intercategoriale Cobas
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