UN lungo corteo di volti tristemente noti alla cronoca del lavoro locale:
sono i lavoratori che ormai da tempo un'occupazione non ce l'hanno più che a
partire dal 30 giugno si troveranno senza senza la copertura degli operai in
deroga. Una platea che in Basilicata è composta da più di due mila unità. Ex
Daramic, Mistral, Cutolo, Sinoro, Mahle, solo per citare alcune. E ieri
mattina in più di 500 hanno portato la propria protesta sotto il palazzo
della Regione Basilicata, dopo il corteo............ lungo viale del Gallitello, partito
alle 10. Cgil, Cisl e Uil uniti hanno voluto la manifestazione per chiedere
alla Regione di fare la propria parte. In assenza di un nuova proroga più di
2.000 famiglie tra un mese di troverebbero sprovviste di una forma di
sostegno al reddito che per quanto esigua fa la sua parte. E in tarda
mattinata i tre segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Genovesi, Falotico
e Vaccaro sono stati ricevuti dall'assessore al Lavoro, Vincenzo Viti. Un
confronto che è andato avanti per diverse ore è che si è chiuso con un
verbale d'accordo: il dipartimento Lavoro, insieme alle Attività produttive
e alla Presidenza di Giunta, si impegna a stilare entro il 10 giugno una
prima bozza di piano per il lavoro che preveda un reimpiego per i lavoratori
in questione, o almeno una parte di essi. Ma la Regione dovrà pure garantire
parte delle risorse che, insieme a quelle stanziate dal Governo, dovranno
servire a prorogare gli ammortizzatori in deroga, fino al 31 dicembre del
2012. Obiettivo che - Viti assicura - sarà raggiunto entro i primi quindici
giorni del prossimo mese. E soprattutto la Regione assicura che si farà
promotrice di un'azione di sensibilizzazione presso Governo e Parlamento
affinché venga garantita tutela e diritto alla indennità di mobilità per
tutti i lavoratori. «In questi sei mesi - ha spiegato Viti l'assessore,
rispondendo alle richieste dei sindacati ma anche dei lavoratori in mobilità
che hanno sottolineato il profondo disagio della loro condizione - il
governo regionale si impegnerà a lavorare in una prospettiva di sviluppo per
soluzioni di medio e lungo termine che diano prospettive alla platea e ai
disoccupati in un disegno di rilancio delle attività industriali. Uno
sforzo - ha detto Viti - che richiede la massima unità del fronte politico e
sociale della Basilicata». Riguardo poi ai lavoratori atipici, l'Accordo
quadro già riconosce ai lavoratori somministrati e a tempo la possibilità di
accedere alla mobilità e alla Cig, mentre esiste una copertura già
assicurata direttamente dallo stato per i collaboratori a progetto.
I sindacati hanno accolto positivamente le aperture della Regione.
Mariateresa Labanca
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mercoledì 16 maggio 2012
Potenza -Cassintegrati assediano la Regione.
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