Banchetto informativo al centro per l’impiego di
Palermo, resoconto e foto
Lunedì
mattina come giovani disoccupati abbiamo fatto un banchetto davanti il centro
per l’impiego per diffondere l’appello informativo sulle iniziative che si
stanno facendo in merito al problema dei giovani che non trovano lavoro.
Posizionati
accanto l’entrata abbiamo inizialmente volantinato e discusso con dei giovani,
che incuriositi e interessati si sono subito avvicinati per sapere di cosa
si trattasse e durante la discussione hanno anche fatto proposte e espresso
idee diverse.
E’
emerso dalle discussioni rabbia, sconforto, o sbandamento perché i giovani non
sanno come fronteggiare questa situazione che toglie a loro il diritto ad
una vita normale.
Abbiamo denunciato l’azione del governo
che prosegue ogni giorno con la sua macellazione sociale, vediamo infatti che
Renzi va in tv dicendo che il posto fisso non esiste più e che dobbiamo
dimenticarlo, portandoci verso un futuro di soli precari che si vendono al
miglior offerente senza sicurezza o peggio di sola
disoccupazione, avanza il moderno fascismo, infatti Renzi dice che
non gli importa niente delle proteste di una piazza come quella di Roma di
sabato scorso, ma che per esempio proseguirà con il jobs-act, costi quel
costi.
Intanto i disoccupati in Sicilia aumentano
e i dati ufficiali dicono che ci sono un milione di disoccupati tra cui la
metà giovani. Il governo Crocetta hanno cercato di rispondere all’emergenza
sociale con un ridicolo piano giovani che non va neanche a buon fine,
perché in questo momento non si è saputo più niente dopo il famoso flop
day tranne che sono stati salvati i 1600 tirocini anche se non si sa se questi
giovani lavorano realmente, e comunque sono sempre soluzioni
che non risolvono! 500.000 disoccupati giovani meno 1.600 tirocini
uguale 498.400
disoccupati, ma dopo 6 mesi di sottopaga
ritornerebbero nel conteggio. Che si è risolto? Chiederemmo a Crocetta e
company!
L’unica speranza che hanno i giovani è
organizzarsi e lottare per il riconoscimento di un diritto basilare
che questo stato borghese annulla per
salvaguardare i profitti dei padroni e
della classe borghese da un alto e per garantirsi sempre una riserva da
utilizzare quando gli conviene ma con il ricatto di salari più bassi e di
lavoro sempre più precari.
Al centro per l’impiego la
giornata si è conclusa dopo aver raccolto iscrizioni alla lista di lotta,
attaccando le Locandine che il giorno dopo hanno attirato l’attenzione di
una giornalista di la7 che ha ci ha chiamato i giovani per un intervista.
La giornalista ci è venuta a
trovare presso la sede dello Slai Cobas s.c. e ci ha chiesto un parere sul
piano giovani Sicilia e sul centro per l’impiego, e su cosa noi stiamo
facendo in merito al problema della disoccupazione giovanile.
Le abbiamo spiegato
l’appello/volantino che in questi giorni abbiamo diffuso ribadendo
l’importanza per i giovani di prendere coscienza della necessità della lotta.
In questi giorni procederemo con la
raccolta di firme/adesioni preparandoci a organizzarci con i giovani che ci
hanno contattato a portare la nostra protesta anche nello sciopero del 14
novembre.
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