I LICENZIAMENTI NELLA LOGISTICA DI
BRIGNANO SONO ILLEGITTIMI E DEVONO ESSERE BLOCCATI - Comunicato dello Slai Cobas
sc - coordinamento nazionale
Dal recente
incontro, richiesto dallo Slai Cobas sc presso la Dtl per i 90 licenziamenti
della New Utility e dalle stesse dichiarazioni del consorzio Cisa, si sta
confermando la illegittimità dei licenziamenti e il vero obiettivo di essi:
liberarsi di lavoratori che lottano per i loro diritti, che non ci stanno ad
accettare condizioni di lavoro “schiaviste”; liberarsi dei sindacati di base
che organizzano le lotte di questi lavoratori; stabilire, quindi, una “pace
lavorativa”, usando anche gli stessi licenziamenti per ottenere un nuovo
aumento della produttività.
La realtà
emersa anche in questi giorni e incontri è quella già segnalata: dopo i 90
licenziamenti non c'è stato un calo dei volumi di merci spostate, né di
fatturato, il lavoro degli operai licenziati è stato fatto da altri lavoratori
spostati da altri appalti, anche facendo fare loro doppi turni in un lavoro già
di per sé massacrante. Quindi, non vi è un esubero frutto di una riduzione di
lavoro che “giustificherebbe” i licenziamenti.
L'unica
realtà, come ha ammesso lo stesso consorzio Cisa, è che la “conflittualità” ha
messo in difficoltà le cooperative. E' la lotta contro lo sfruttamento, la
flessibilità selvaggia, la violazione del contratto, contro la precarietà, gli
spostamenti, l'uso di straordinari da un lato e di taglio di giorni e ore
dall'altro, è questa lotta che è di “ostacolo” ai profitti delle aziende e che
le aziende vogliono azzerare.
Questi
licenziamenti devono quindi essere bloccati, i lavoratori licenziati devono
rientrare!
Farli
passare, costituirebbe un pericoloso precedente anche per tutti gli altri
lavoratori, un pesantissimo ricatto verso le loro lotte, un passo determinante
nella volontà dei padroni delle cooperative, delle committenti di liberarsi dei
sindacati di base combattivi, per far restare in campo solo i sindacati che
fanno da “amministratori” verso gli operai dei piani delle cooperative.
Per questo
nei prossimi giorni, nelle iniziative dei lavoratori, nell'incontro del 10
luglio, l'unica e unitaria posizione deve essere il ritiro dei licenziamenti di
tutti i lavoratori. Questa è a premessa di ogni ulteriore discussione e
trattativa, rovesciando invece al Tavolo la logica aziendale di voler imporre a
premessa l'aumento della produttività, dei carichi di lavoro.
Deve vivere
lo spirito unitario e combattivo che ha animato il corteo a Bergamo dello
sciopero generale del 16 giugno: “Se toccano uno toccano tutti”, “NO alla
repressione contro i dirigenti e delegati sindacali”, “Giù le mani dal
Si.Cobas”, “Giù le mani dallo Slai Cobas”, “i padroni vogliono cancellare le
nostre organizzazioni sindacali per trattarci come schiavi”.
Ogni
cedimento su questo, consegnerebbe, come è accaduto nel precedente incontro del
15 giugno, su un piatto d'argento a cooperative e consorzi la possibilità di
non ritirare i licenziamenti, fare solo promesse vaghe quanto incontrollabili,
dividere i lavoratori, pretendere invece da subito aumento di produttività.
Per questo,
è fondamentale che sulla difesa dei posti di lavoro e delle condizioni di
lavoro ci siano certezze, e che vi sia un'unica posizione chiara e precisa.
SLAI COBAS
per il sindacato di classe
Coordinamento
nazionale
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