DENUNCIA-QUERELA
La
sottoscritta Calderazzi Margherita, coordinatrice prov.le dello Slai cobas per
il sindacato di classe sporge denuncia-querela nei confronti di ANTELMI ANGELO
proprietario della Ditta Tecno Messapia srl sita in Ceglie Messapica ctr. Conca
D'Oro, per aver costretto sotto minaccia di licenziamento o di non rinnovo del
contratto n.4 lavoratori dipendenti, operanti presso il cantiere Alenia
Aermecchi di Grottaglie, a cancellare la loro iscrizione allo Slai cobas sc,
nonché verso altri lavoratori a non partecipare alle assemblee sindacali,
regolarmente indette.
In
particolare.
In data 27
marzo 2015 un gruppo di lavoratori dipendenti della Tecnomessapia srl si
iscrivono allo Slai cobas per il sindacato di classe; in data 14 aprile 2015 lo
Slai cobas sc su richiesta degli stessi lavoratori indice un'assemblea nel
cantiere della citata azienda in Alenia Grottaglie.
L'assemblea
si svolge regolarmente, ma, a differenza delle attese degli stessi lavoratori,
altri dipendenti della Tecnomessapia che avrebbero voluto partecipare non
vengono.
I lavoratori
slai cobas comunicano che prima dell'assemblea il citato Angelo Antelmi aveva
fatto delle minacce ai lavoratori circa la non continuità del rapporto di
lavoro dopo il 30 giugno (data termine appalto, successivamente prorogato) se
restavano nello slai cobas sc o partecipavano all'assemblea.
Inoltre, si
aggiunge che vengono fatte affermazioni diffamatorie sullo Slai cobas e la sua
presenza in azienda, e in particolare si afferma che lo Slai cobas sc farebbe
chiudere le aziende...
Tutto questo
era avallato anche dal rappresentante interno della Fiom.
Tali minacce
nei giorni successivi all'assemblea, ai primi di maggio 2015, ottengono purtroppo il loro effetto: il 4 maggio 2015, quasi tutti i
lavoratori iscritti vanno via dallo Slai cobas, solo 1 di loro presenta però
formale disdetta alla scrivente, gli altri due lo comunicano solo e
direttamente alla Ditta.
Lo Slai
cobas invia nei giorni successivi, il 16.5.15, una lettera all'azienda e ad
Antelmi Angelo chiedendo un incontro urgente per porre il confronto lungo i
binari di normali relazioni sindacali, come avviene in altre ditte dell'appalto
Alenia, e per eventualmente dissipare informazioni false sulla nostra
organizzazione sindacale.
Nei giorni
successivi l'avvocatessa della Tecnomessapia, a nome della ditta, comunica
telefonicamente le scuse dell'azienda e di Antelmi Angelo, ammettendo il
comportamento antisindacale dei suoi rappresentati e affermando la
disponibilità all'incontro dallo slai cobas sc proposto. Ma di fatto questo
incontro non si terrà mai con l'azienda.
In data 6
luglio 2015, si tiene dopo regolare comunicazione della scrivente O.S. una
nuova assemblea sul posto di lavoro, essendo emerso un problema di
trasferimento di 40 lavoratori.
Molti
lavoratori, pur non iscritti allo Slai cobas, fanno sapere di voler partecipare
all'assemblea. Ma all'ora di inizio, il nostro iscritto comunica che Antelmi
Angelo andato sul cantiere stava dicendo agli altri lavoratori di non
partecipare, con minacce circa la loro permanenza in azienda e dice anche ai
lavoratori di iscriversi ai sindacati confederali, e in particolare alla Fiom.
In data 7
luglio, infine, anche l'unico iscritto comunica la sua disdetta della
iscrizione allo slai cobas, a causa del clima di pressioni, minacce a non
confermare il contratto di apprendistato all'atto della sua scadenza.
E' evidente
non solo l'aperto atteggiamento antisindacale di Antelmi Angelo, ma il fatto
che questo è stato sempre accompagnato da violenze psicologiche verso i
lavoratori.
Inoltre,
facendo affermazioni diffamatorie e false verso lo Slai cobas per il sindacato
di classe, ha danneggiato anche verso altri lavoratori di altre ditte
dell'appalto e dipendenti della stessa Alenia l'immagine dello Slai cobas per
il sindacato di classe, nuocendo alla sua organizzazione e legittima attività
sindacale.
Infine, si
pone all'attenzione un altro aspetto, riportato anche dalla stampa locale e
nazionale. Durante le recenti elezioni regionali, in cui era candidato il
figlio di Angelo Antelmi, Pietro, questi ha fatto una pressante campagna verso
i lavoratori perchè votassero il figlio e comunque non facessero in quel
periodo alcuna attività sindacale. Di quanto sopra, si riporta uno stralcio di
un articolo apparso su “Il fatto Quotidiano” del 20 maggio 2015 e confermato
dai lavoratori:
“Te lo
sto dicendo in presenza di tutta questa piazza, tu a giugno lavorerai in Tecnomessapia”.
Pietro Antelmi lo afferma direttamente durante un comizio
pubblico a Ceglie Messapica, rivolgendosi a un padre di famiglia
disoccupato intervenuto sul palco. Lui, Antelmi, è il proprietario della
ditta in questione, ma soprattutto si è candidato al consiglio regionale
della Puglia nella lista Oltre di Raffaele Fitto. Il video della
‘promessa’ – diffuso dalla testata online BrindisiOggi.it è arrivato alle orecchie di tutti
scatenando la bagarre a poche ore dall’apertura delle urne.
Vibranti le proteste di comuni cittadini del paese in provincia
di Brindisi (dove si vota anche per l’elezione del sindaco) e di altri
candidati al consiglio regionale che hanno chiesto il ritiro della
candidatura di Antelmi”.
Per tutto
quanto sopra, si resta a disposizione per chiarimenti, dichiarazioni
testimoniali, documentazione. Si chiede di conoscere gli esiti della presente denuncia.
SLAI COBAS
per il sindacato di classe
Coord.
nazionale Calderazzi Margherita
per com. v. Rintone, 22 Taranto – T/F 0994792086 - 3475301704 – slaicobasta@gmail.com
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