Non c’è tregua o
fine alle morti degli operai nei posti di lavoro, un altro operaio di 28 anni
stamane è deceduto nella fabbrica De Lucchi di Trezzano Rosa (MI).
Il giovane operaio
è stato schiacciato da una rastrelliera con appese pesanti piastre di metallo
da zincare, morte orribile quanto sicuramente evitabile. Perché come spesso
accade il padrone della zincheria non aveva ritenuto necessario affiancare al
giovane operaio un tutor per la formazione della sua mansione nel rispetto
delle leggi della sicurezza.
Ma per i padroni
quello che conta è ottenere il massimo profitto dallo sfruttamento degli operai
“usa e getta”, l’operaio morto era stato assunto a contratto di
somministrazione di solo tre settimane. Il ragazzo operaio di 28 anni ha pagato
con la sua vita gli errori del padrone fuorilegge e dei responsabili delle
istituzioni preposte ai controlli sulla sicurezza che come sempre dopo le
indagini della magistratura non andranno lo stesso in galera.
I sindacati di
zona hanno dichiarato l’intenzione di intraprendere azioni legali per far
emergere eventuali responsabilità dell’azienda, ma non potevano denunciare
prima della tragedia la mancanza delle condizioni di sicurezza agli ispettori
del lavoro? In quante fabbriche non ci sono condizioni di sicurezza dove gli
operai tutti i giorni sono costretti a rischiare la propria vita per gli
interessi dei padroni? Nessuno
interviene per prevenire e difendere la vita e la salute degli operai, dopo gli
infortuni mortali si cercano i colpevoli ma ormai è troppo tardi.
Salvatore operaio
di Vimercate
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