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IL LAVORO DEGLI FERROVIERI E DEI Rappresentanti per la Sicurezza sul Lavoro (RLS), CHE DA ANNI
SOSTENGONO LE RAGIONI DELLA SICUREZZA PER PASSEGGERI E FERROVIERI HANNO
FINALMENTE TROVATO UN RISCONTRO GIUDIZIARIO: INDAGATA A TORINO L'AD BARBARA
MORGANTE ED I RESPONSABILI DELLE ALTRE IMPRESE FERROVIARIE COINVOLTE
MENTRE A ROMA ERANO GIA' STATI RINVIATI A GIUDIZIO, VINCENZO SOPRANO,
EX AD E IMPUTATO ANCHE PER LA STRAGE DI VIAREGGIO, OLTRE
ALL'ATTUALE RESPONSABILE DI FRECCIAROSSA, LUCA MARIA GRANIERI
IL 25 GENNAIO SI APRE PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA IL PROCESSO NEL QUALE QUESTI ULTIMI
DOVRANNO RISPONDERE DELL'ACCUSA DI VIOLAZIONE DELLE NORME SULLA SICUREZZA DEL LAVORO
Di seguito l'anticipazione della notizia su Torino, in un articolo tratto da repubblica.it
http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/12/12/news/torino_la_procura_indaga_i_vertici_di_trenitalia-153931098/
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Torino, la
procura indaga i vertici di Trenitalia
Nel mirino il macchinista unico e problemi di
sicurezza
di SARAH MARTINENGHI
12 dicembre 2016
12 dicembre 2016
NON trova soluzione la questione del “pronto soccorso” sui treni condotti
dal macchinista unico. Un braccio di ferro tra le Asl e Trenitalia che si
trascina da anni: nuove prescrizioni sono state impartite all’amministratrice
delegata Barbara Morgante, formalmente indagata, uguali a quelle già arrivate
all’ex dirigente Vincenzo Soprano che ha poi chiuso la sua posizione pagando
un’oblazione. Ora ad occuparsi dell’indagine, che ruota sulla tempestività dei
soccorsi in caso di malore del conducente unico, è il pm Alessandro Aghemo: a
doversi mettere in regola sono le divisioni Frecciarossa, Frecciabianca e il
cargo regionale Piemonte. Ma la questione investe anche i Tgv francesi e la
società Ntv che gestisce Italo. Analoghe prescrizioni sono state impartite anche
a loro. Secondo le verifiche delle Asl, il documento di valutazione dei rischi
"non contiene un’adeguata analisi del pericolo e le conseguenti misure
atte a garantire in caso di infortunio e malore del personale di condotta dei
treni, un soccorso in tempi più rapidi possibili". Cosa succede se il
macchinista, unico conduttore del treno, si sente male? Se si trova sotto una
galleria o in un tratto isolato, chi può condurre il convoglio fino a un punto
raggiungibile dai soccorsi? Secondo gli ispettori, sarebbe necessario dotarsi
di un secondo macchinista oppure di un equipaggio “polifunzionale”, dove il
capotreno abbia le capacità del macchinista e viceversa. Le ferrovie italiane,
grazie al “sistema controllo marcia treno”, che prevede la frenata automatica
se il conducente non rispetta le velocità imposte dai segnali, garantiscono la
sicurezza, ma rimane il problema soccorso. "Siamo attenti alla questione
ma il problema è di difficile soluzione - ammette l’avvocato di Trenitalia
Andrea De Carlo - anche perchè l’Europa già da tempo si muove in tutt’altra
direzione"
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