Genova
- Eros
Cinti,
un operaio di 42 anni (e non 35, come emerso in un primo momento), è
morto
questa mattina poco
dopo le 8 in via Nicola Lorenzi (mappa
in fondo al testo)
nel piazzale interno alla sede di Ansaldo Energia lungo il torrente
Polcevera; Cinti era padre
di due figli di 6 e 11 anni
e abitava nel quartiere genovese di Pontedecimo.
La
dinamica dell’incidente Secondo
una prima ricostruzione, l’uomo, che lavorava per la ditta Geko,
stava movimentando un carico insieme con alcuni colleghi e sarebbe
stato colpito
da un pezzo caduto da una gru,
forse a causa del forte vento che da ieri sera soffia sul capoluogo
ligure; l’area è stata messa sotto sequestro e i sindacati hanno
subito dichiarato 8
ore di sciopero.
Sconvolti
i colleghi che stavano lavorando con l’uomo rimasto schiacciato: i
rappresentanti sindacali hanno
parlato di «una scena tremenda»
e «un incidente orribile».
Vella, segretario della Fim Cisl
Liguria, è stato tra i primi ad arrivare sul piazzale di Ansaldo
Energia: «Sono passati pochi giorni dall’inizio dell’anno è già
dobbiamo fare i conti con diversi incidenti sul lavoro, oggi un
operaio ha perso la vita. Le cause le accetterà la magistratura, ma
nel
2019 non si può morire di lavoro.
Dobbiamo riflettere sul perché bisogna pagare questo tributo».
La
Uil: bisogna rafforzare i controlli sulla sicurezza Nei
primi 5 mesi del 2018, secondo i dati disponibili alla Uilm, in
Liguria ci sono stati 37
incidenti mortali sul lavoro,
mentre nello stesso periodo del 2017 erano stati 22: questo ha
sottolineato il segretario del sindacato, Antonio Apa, spiegando che
«per contrastare questa grave situazione serve maggiore rigore
nell’applicazione di quanto prevedono la legge e i contratti,
rafforzando i controlli per una maggiore prevenzione. Avvieremo un
confronto rapido con Geko e Ansaldo, anche se dobbiamo registrare che
a seguito degli investimenti fatti gli infortuni in Ansaldo sono
fortemente calati». «Cordoglio e vicinanza» ai familiari della
vittima sono stati espressi dagli esponenti del Movimento 5 Stelle
nel consiglio Regionale della Liguria: «Agli operai, tutta la nostra
solidarietà», perché
«morire sul lavoro è inaccettabile».
La
Cisl: la sicurezza resta un’emergenza nazionale Via Twitter, la
genovese Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, ha
scritto che «un lavoratore di 30 anni ha perso la vita a Genova
all’Ansaldo Energia. Un fatto grave che ci lascia tutti sgomenti.
La sicurezza sul lavoro resta un’emergenza nazionale nel silenzio
inaccettabile del governo e della politica. Il cordoglio non
basta più. Serve una mobilitazione di tutta la società civile».Gli
operai non stavano eseguendo operazioni legate al cantiere del
ponte Morandi, ma lavorazioni interne ad Ansaldo Energia.
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