DAL COMUNICATO DEL CONSIGLIO DI FABBRICA DI
ARCELORMITTAL
“In
questi mesi abbiamo assistito a continui annunci del governo in base
all’accordo del 4 marzo 2020, tra la gestione commissariale e
Arcelor Mittal, in cui il sindacato è stato
completamente estromesso –
denunciano i sindacati -. Inoltre, il 5 giugno 2020 il
governo, inspiegabilmente,
ha dato la possibilità ad AMI di presentare un ulteriore piano
industriale che rinvia al 2025 le innovazioni tecnologiche insieme al
piano di risanamento ambientale. L’unica cosa certa contenuta
all’interno del piano industriale sono gli esuberi del
personale di Ilva in AS, di AMI, e le pesantissime ricadute sul piano
occupazionale nel bacino degli appalti”.
Fim, Fiom e Uilm ritengono
“inaccettabile l’atteggiamento del governo che
continua a trattare con Arcelor Mittal, una controparte che ha dato
dimostrazione di essere un soggetto inaffidabile e che non rispetta
gli impegni sottoscritti continuando a rinviare gli investimenti
sulle innovazioni tecnologiche e non garantendo la manutenzione degli
impianti”.
Il consiglio di fabbrica, dopo
un’ampia discussione, ha deciso di costruire una piattaforma con
cui caratterizzare le prossime iniziative di mobilitazione, a partire
dallo sciopero di 24 ore di domani 9 giugno indetto
per tutto il gruppo ex Ilva, compreso il mondo dell’appalto.
“Riteniamo
fondamentale illustrare ai lavoratori i punti
programmatici per
avere chiaro il percorso di mobilitazioni e l’obiettivo da
perseguire per il futuro ambientale, occupazionale e produttivo del
sito di Taranto.
· Nessun licenziamento. L’accordo
del 6 settembre 2018 prevede zero esuberi e la tutela dei lavoratori
di ILVA in AS attraverso la clausola di salvaguardia occupazionale.
Non intendiamo mettere in discussione quanto sottoscritto in sede
ministeriale;
· Integrazione salariale e rotazione
equa con la ripartenza delle manutenzioni e degli impianti
attualmente fermi;
· Appalto. Ripresa delle attività
previste dal piano ambientale e interventi manutentivi necessari a
ricollocare gli stessi lavoratori del mondo dell’appalto;
· Innovazione tecnologica e
completamento del piano ambientale non possono subire ulteriori
slittamenti;
· Introduzione della Valutazione di
Impatto Sanitario Preventivo;
· Provvedimento speciale per Taranto.
Introduzione di misure specifiche per la tutela dei lavoratori con
strumenti idonei affinché nessuno rimanga indietro;
· Maggiore coinvolgimento delle
istituzioni locali e delle parte sociali sul fronte degli
investimenti previsti dal CIS, necessari a far ripartire
un’economia diversificata e che dia nuove possibilità di lavoro in
un territorio particolarmente provato dal punto di vista
occupazionale”.
LA PIATTAFORMA DELLO SLAI COBAS SC - CHE
VALE ORA E ANCHE SE VA VIA MITTAL
- Difesa di
tutti i posti di lavoro, cassintegrazione al 100%
- Rientro
dei cassintegrati, compresi quelli in Ilva AS
- Difesa
del salario
- Riduzione
dell'orario di lavoro a parità di paga
-
Accelerazione con organico interno dei lavori di ambientalizzazione,
bonifica, risanamento impianti,
-
Regolazione dell'eventuale esubero solo con provvedimenti di
prepensionamento dei lavoratori (amianto - 25 anni bastano) necessari
nella siderurgia e a Taranto in particolare.
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