Ore 6 questa mattina alle portinerie dell'ArcelorMittal e
dell'appalto
Operai allo stremo -
soldi pochi falcidiati dalla cassa integrazione (prendono sulle 800
euro, con una cig al 58%) - e preoccupati per un futuro senza lavoro.
Forte e giusta
critica alle direzioni sindacali il cui fallimento strategico e sotto
gli occhi di tutti.
Alle portinerie non vi era nessun sindacalista per parlare dello
sciopero, per presidiare gli ingressi;
questa è la prima cosa
che denunciavano i lavoratori che non sono entrati in fabbrica.
Molti operai non sono
venuti perchè lo sciopero era di 24 ore, ma non pochi sono entrati
perchè alle portinerie sembrava una giornata "normale".
Gli operai in sciopero
erano anche critici verso i lavoratori, non c'è ancora la necessaria
rabbia e unità nella lotta, in una situazione in cui nessuno può
pensare di "salvarsi". Varie discussioni e condivisioni della piattaforma portata dallo Slai
Cobas sc e mai oggetto di richieste ai Tavoli con governo, AM.
Ore 8 alla
Direzione Ilva circa 500 operai. Contestazione del sindacalista da
strapazzo del Fmlu che fa azione antisciopero "in nome di morti
e malati" per dire chiudiamo tutto, andiamocene a casa con 800
euro al mese e rivolgiamoci alla corte di Strasburgo... Convergendo
di fatto con il piano Mittal di divisione e isolamento degli operai.
Anche qui discussioni
con vari operai sulla piattaforma Slai Cobas, come sulle reali
volontà di Mittal, ruolo del governo, crisi acciaio: perchè, chi è
responsabile, è inevitabile?
Ore 10 assemblea
pubblica organizzata da Usb a Talsano, affinchè gli operai,
potessero seguire l'incontro telematico tra i tre ministri del
governo, i commissari e i sindacati (DI QUESTO PARLIAMO IN ALTRO
ARTICOLO)
Lo Slai Cobas ha dato appuntamento alle portinerie
AM GIOVEDI' E VENERDI alle Ditte dell'appalto.
Serve ora la ribellione operaia dal basso - la lotta e piattaforma autonoma - serve un gruppo operaio legato ai lavoratori indipendemente dalle tessere sindacali che prenda ora la testa della lotta, che prima parta come forte minoranza classista e combattiva e poi raccolga la forza di massa dei lavoratori.
Serve ora la ribellione operaia dal basso - la lotta e piattaforma autonoma - serve un gruppo operaio legato ai lavoratori indipendemente dalle tessere sindacali che prenda ora la testa della lotta, che prima parta come forte minoranza classista e combattiva e poi raccolga la forza di massa dei lavoratori.
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