mercoledì 28 dicembre 2016

28 dicembre - Come per il Referendum Metalmeccanici, anche all'Almaviva, i lavoratori dicono NO e i sindacati di regime dicono che ha vinto il Si



REFERENDUM ALMAVIVA: SU 1666 LAVORATORI, 473 COL VOTO E 566 NON ANDANDO A VOTARE HANNO DETTO NO ALL'ACCORDO VERGOGNA, MA DICONO CHE HA VINTO IL SI
Sulla carta ha vinto il Sì, ma nessuno può nascondere che la maggioranza dei lavoratori ha respinto di fatto l'accordo, nonostante il ricatto delle lettere di licenziamento.
Questo risultato fa ben sperare che nessuno, nè azienda, nè la cgil e gli altri sindacati confederali possano considerare chiusa la partita, e che l'infame accordo può e deve vedersela con la rabbia e l'opposizione dei lavoratori e delle lavoratrici.

"590 voti favorevoli e 473 contrari. si sono espressi quasi 1.100 dipendenti del call center su un totale di 1.666. Con questo risultato, quindi, dovrebbe essere estesa anche alla sede romana, e non più solo a quella di Napoli, l'intesa tra Almaviva Contact e le organizzazioni sindacali sottoscritta qualche giorno fa al Mise.
L'azienda che gestisce call center ha già iniziato a far partire le lettere di licenziamento dirette a 1.666 lavoratori. Ora bisognerà vedere se sarà disponibile a trovare una soluzione, come avvenuto per la sede partenopea. Le Rsu di Roma avevano chiesto di interrompere la trattativa per far esprime i lavoratori, mentre le Rsu di Napoli, la sera del 21 dicembre, avevano firmato l'intesa al ministero dello Sviluppo economico che prevede la cassa integrazione da gennaio per tre mesi (gennaio a zero ore, febbraio al 70%, marzo al 50%) e la garanzia, entro il 31 marzo prossimo, di arrivare a un accordo che dovrebbe però portare a una riduzione sia dei costi sia dei salari e il controllo individuale".

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