La venuta
alla tenda dell'Arc. Santoro è frutto soprattutto del fatto che la lotta dei
Disoccupati Organizzati Slai cobas è GIUSTA! e che tocca problemi reali e
urgenti di migliaia di uomini, donne, giovani. Una lotta a nome di tutto il
mondo vasto a Taranto dei 'senza lavoro', per i diritti, per la dignità, ma
anche per imporre in questa città i lavori necessari e urgenti (dalle bonifiche
alla raccolta differenziata, ecc.). E' frutto della capacità del DO di
intrecciare momenti di lotta dura (blocco della ringhiera sul lungomare, del
Ponte, occupazioni del Comune.. - per cui stanno anche fioccando multe e
denunce.), a momenti di dialogo con tutti coloro che si devono impegnare
nell'emergenza lavoro, non solo a parole ma nei fatti, e non certo elemosinando
presenze e interventi, ma con l'egemonia della loro azione e linea, del loro
orgoglio - i DO sono gli unici in grado di dire "quali soluzioni per il
lavoro" a fronte di "miserie" di Istituzioni e personaggi
istituzionali che sfuggono e balbettano.
Ma la venuta dell'arcivescovo è anche palese dimostrazione che le Istituzioni preposte sono "arrivare alla frutta", Santoro di fatto copre un vuoto, una totale assenza delle Istituzioni.
Per questo nell'incontro i Disoccupati Organizzati slai cobas hanno chiesto anche all'Arcivescovo impegni concreti, a partire dal fatto che i disoccupati sono di fatto esclusi da ogni provvedimento sia nazionale che locale.
E Santoro, oltre le parole di solidarietà, di condivisione del quadro drammatico della situazione e del fatto che i disoccupati non sono uno "scarto", non sono un problema, ma una risorsa di civiltà, si è impegnato, sulla richiesta dei DO sul Tavolo Istituzionale, a intervenire presso le istituzioni perchè si realizzi.
Ma la venuta dell'arcivescovo è anche palese dimostrazione che le Istituzioni preposte sono "arrivare alla frutta", Santoro di fatto copre un vuoto, una totale assenza delle Istituzioni.
Per questo nell'incontro i Disoccupati Organizzati slai cobas hanno chiesto anche all'Arcivescovo impegni concreti, a partire dal fatto che i disoccupati sono di fatto esclusi da ogni provvedimento sia nazionale che locale.
E Santoro, oltre le parole di solidarietà, di condivisione del quadro drammatico della situazione e del fatto che i disoccupati non sono uno "scarto", non sono un problema, ma una risorsa di civiltà, si è impegnato, sulla richiesta dei DO sul Tavolo Istituzionale, a intervenire presso le istituzioni perchè si realizzi.
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