Dopo la morte dell'operaio Ilva Darcante, ora la
Procura apre un indagine sul reparto.
Ciò che doveva essere già fatto viene fatto ora, dopo
che l'emergenza tumori al OMC è esplosa con la morte di Darcante Nicola e la
presenza di altri tumori per un accertamento complessivo che può arrivare a 13
casi.
Ora la Procura ha aperto un fascicolo di indagine sul
reparto carpenteria.
Un'azione inevitabile a fronte di relazioni Spesal,
una generica di gennaio e una ora più circostanziata. L'inchiesta è stata
affidata al sostituto procuratore Antonella De Luca, della sezione
specializzata sugli infortuni sul lavoro.
Le caratteristiche di questo tumore che colpisce i
lavoratori sembrano essere ben precise e legate alla tiroide, e può
testimoniare la presenza di radiazioni, legata anche alle circostanze del
trasferimento di questo reparto, su cui anche lo Slai cobas sta cercando
riscontri e testimonianze parlando con operai, oggi pensionati, che operavano
nella precedente collocazione del reparto.
Su questo pensiamo al più presto di fornire,
innanzitutto ai lavoratori, quindi allo Spesal e alla Procura ulteriori
elementi.
Quello che però va denunciato è come Bondi abbia già
dato la sua risposta parlando di "assenza, dopo controlli (?) di
esposizione ad agenti inquinanti".
Questo contrasta con le denunce già recepite dall'Asl attraverso lo Spesal e
testimonia anche su questo la volontà dell'azienda e del suo commissario di
procedere lungo la sciagurata linea di negazione della realtà che si manifesta
su tutti i campi, e che mette in serio pericolo la salute e la vita degli
operai in fabbrica.
E' legittimo chiedere - e lo Slai cobas lo farà,
previa consultazione con gli operai - comunque il fermo del reparto, in attesa
degli accertamenti,
con il suo eventuale spostamento in zone che possano
essere più sicure o con
un ulteriore verifica dei materiali trattati nella
lavorazione.
slai cobas per il sindacato di classe ilva taranto
347-1102638
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