L'8 maggio
2014 si è tenuta la riunione del coordinamento provinciale dello slai cobas per
il sindacato di classe di Palermo. Presenti il coordinatore e la responsabile
settore precari, i delegati dei vari cobas: cooperative sociali; policlinico;
scuola; sonepar.
La riunione verte sulle linee da seguire o da rivedere per quello che è stato fatto e per quello che c'è da fare, per vedere l’anno di lotta in comune tra i cobas rappresentati dai presenti a questa riunione.
La riunione è stata aperta dal coordinatore che ha ripreso alcuni dei punti delle riunioni precedenti per verificarne l'attuazione e lo stato attuale... per il coordinamento delle lotte a livello locale e nazionale; la questione della formazione delle avanguardie di lotte...
Le lotte dei nostri cobas sono state inserite dentro il quadro internazionale e nazionale; è stato fatto un rapidissimo excursus sulla situazione degli operai a livello mondiale, dicendo che dal punto di vista numerico la classe operaia e gli operai di fabbrica in particolare, non sono stati mai così tanti nel mondo,
e che hanno fatto alcuni scioperi mai visti in Cina e India in particolare che portano a conquiste parziali come gli aumenti salariali. E questo, insieme ad alcuni spezzoni di operai della logistica del nostro paese, che anche noi organizziamo, danno l'esempio agli altri operai soprattutto nei paesi imperialisti, nei paesi cosiddetti sviluppati, dove invece le lotte, quando ci sono, sono a macchia di leopardo, rade e non incisive, anzi, di fatto sono lotte esclusivamente difensive (abbandono di anni di lavoro politico e sindacale,
ammortizzatori sociali... e altri motivi)...
Quella della logistica nel nord Italia, quasi tutti immigrati, è la lotta più importante al momento. La lotta di BergamoMilano è una lotta esemplare, anche perchè un compagno operaio della Dalmine che pur lavorando in fabbrica 8 ore al giorno, riesce a dirigere e coordinare la lotta di varie realtà di tutto il settore e di tutta la zona...
Siamo legittimati a parlare perché ci contraddistingue la coerenza prima di tutto, tra parole e fatti, perché grazie all'analisi e alla linea stiamo con i piedi per terra; se poi facciamo riferimento a Palermo e agli altri sindacati di base che di fatto, almeno a livello locale, è come se non ci fossero.
Questo coordinamento segue due vertenze operaie... per l'importanza che hanno anche a livello nazionale (e internazionale): Fiat di Termini Imerese e Fincantieri. Le decisioni che vengono prese dalla Fiat, per esempio quelle di cui parla Marchionne in questi giorni, sappiamo che si riverseranno sugli operai e sulla classe operaia in generale, in questo senso, dobbiamo mantenere alto e non abbassare il nostro livello restringendolo alle lotte locali.
I nostri cobas a Palermo sono
coop sociali
policlinico: lavoratori e disoccupati (ex pulizieri)
ata
disoccupati
seguiamo altre vertenze
scuola – precari
Coop. Sociale di Bagheria
comune
sonepar
Le vertenze delle Cooperative Sociali e quella del Policlinico sono le più importanti e, oltre a continuare a seguirle bene, dobbiamo sviluppare il tentativo del collegamento con altre lotte a livello nazionale.
I punti importanti di cui parliamo oggi sono appunto: il collegamento nazionale e la formazione sul campo di altri delegati. È stato poi fatto un breve elenco della situazione delle lotte in corso.
Fiat: con la proroga della cassa integrazione al 31/12/2014 gli operai si sono adagiati e si spera che ad ottobre si risveglino dato che potranno arrivare le lettere di licenziamento e anche perché non ci sono attualmente progetti seri per lo stabilimento di Termini Imerese. Il problema serio di questa vertenza
è che non c'è coordinamento nazionale con operai di altri stabilimenti della Fiat. Nei prossimi giorni organizzaremo una riunione per fare il punto e fare iniziative con gli operai Fiat Termini imerese con cui abbiamo organizzato e sostenuto la tenda.
Alla Fincantieri non ci sono grandi novità, piccole commesse che però daranno lavoro per qualche anno anche se non a tutti. La novità potrebbe venire dalla decisione del governo di privatizzarla.
Cooperative Sociali: sono messe malissimo; problemi di fondi, scadono i contratti e non ci sono soldi. Per “svegliare” questi lavoratori che si “addormentano” ogni volta che viene riconfermato un contratto per qualche mese, si è deciso di fare una lettera aperta che faccia il punto per coinvolgerli e poi poter fare una battaglia dura critica verso tutti quei lavoratori che non facendo la lotta mettono in serio pericolo il lavoro di tutti.
E' stata positiva la partecipazione dei delegati di questa lotta a Napoli al Coordinamento delle Cooperative Sociali da Torino a Palermo che si è tenuto qualche mese fa. Portando la nostra linea di lotta e diventando punto di riferimento per tanti, si è permesso di fare un piccolo passo avanti dal punto di vista della ricerca del coordinamento nazionale di questo settore. Anche da punto di vista della “formazione” sono stati fatti con i delegati e i lavoratori primi positivi tentativi da sistematizzare e continuare.
Policlinico: la lotta dei lavoratori di fatto non coinvolge ancora attivamente molti di loro e molta parte della vertenza viene svolta dal punto di vista legale.
Anche qui la proposta da parte nostra è di rilanciare... con il coinvolgimento e la critica verso quei lavoratori che pensano di non avere particolari problemi per il lavoro (l'esempio degli 85.000 esuberi di Cottarelli nella pubblica amministrazione avallati dal governo è esemplificativo del fatto che nessuno può stare tranquillo) e serve quindi una battaglia contro questo ennesimo attacco.
In questo settore un timido nostro tentativo di coordinamento a livello nazionale non ha sortito effetto perché sembra mancare l'interesse delle altre città, nonostante la battaglia sulla sanità sia veramente importante. E il
livello nazionale ci permetterebbe di valorizzare al meglio quello che già stiamo facendo.
Non siamo riusciti ancora a far sì che altri lavoratori si impegnino attivamente nella direzione della lotta; questo vale anche per gli ex pulizieri....
ATA, Assistenti tecnici scuola: sono circa 50 lavoratori, ma la lotta è quasi completamente sul piano legale.
Disoccupati: Siamo agli inizi di una lotta molto difficile. Abbiamo fatto un primo corteo cercando di “disciplinare” la partecipazione con incontro finale in prefettura.Parteciperanno, come proviamo a fare con tutti i cobas, alla manifestazione per il 17 maggio prossimo;
Coop sociale Bagheria: difficilissima battaglia di 5 lavoratrici che non percepiscono stipendio da un anno e adesso praticamente licenziate.
Comune: si tratta di iniziali accenni alla possibilità di organizzare una lotta, sia su questioni che riguardano il lavoro che la sicurezza.
Sonepar: dopo la mobilità del nostro delegato, con strascichi sul pagamento, sono rimasti pochi iscritti e bisognerà decidere cosa fare comunque.
Tutte queste lotte, a causa soprattutto delle energie in campo, rappresentano sforzi molto importanti, per cui, riassumendo brevemente si è ribadito che è necessario, mantenendo sempre la linea nazionale e lo stile di lavoro del nostro sindacato di classe, salvaguardando tutti gli aspetti positivi delle varie lotte puntiamo a:
- ricercare il coordinamento con le lotte nazionali
- formare lavoratori che possano assumere il compito di delegati e dirigere le lotte
- impegnare al meglio le energie che abbiamo
Per fare questo, tenendo ben fermi i piedi per terra, è stato ribadito che è necessaria una analisi oggettiva della situazione, come accennato nell'introduzione, ma anche un'analisi dell'atteggiamento soggettivo che deve
essere adeguato da parte dei delegati... bisogna evitare il trionfalismo..
Si “vince” o si fa un “decisivo passo avanti” quando si costringe la controparte a prendere decisioni concrete, non solo impegni... per evitare pessime illusioni nelle teste dei lavoratori, tensioni, con un'azione che aiuti i lavoratori a crescere, ...
La riunione a questo punto è divenuta vivace e con uno spirito di lotta...
importante è stato che la maggior parte dei delegati hanno provato ad intervenire su questi temi e si sono sforzati di mantenere la disciplina, ribadendo con pazienza le loro ragioni e opinioni... il personalismo abbiamo ribadito, non aiuta, anzi blocca dato che la nostra linea prevede di mettere le lavoratrici e i lavoratori nelle condizioni di comprendere praticamente e teoricamente la linea, per conquistarli come militanti cui affidare compiti.
La responsabile del settore precari ha riportato l'attenzione sulle questioni di interesse generale e fatto un elenco di cose necessarie per risolvere meglio i problemi che possono nascere: almeno una riunione al mese; lavorare per il coordinamento; tenere contro dei diversi livelli delle lotte; tenere conto delle esperienze fatte da mettere a frutto compreso le lotte legali che sono da valorizzare meglio; mantenere la linea di classe e di massa; guardare all'aspetto nazionale; correggersi nell'aspetto formativo.
Nel chiudere la riunione, sono stati ribaditi alla fine i compiti principali che abbiamo davanti, che prevedono anche il collegamento con le lotte internazionali che il nostro sindacato sostiene e ricerca, e che a
livello locale nell'immediato significa lavorare per la manifestazione del 17 maggio....
La riunione verte sulle linee da seguire o da rivedere per quello che è stato fatto e per quello che c'è da fare, per vedere l’anno di lotta in comune tra i cobas rappresentati dai presenti a questa riunione.
La riunione è stata aperta dal coordinatore che ha ripreso alcuni dei punti delle riunioni precedenti per verificarne l'attuazione e lo stato attuale... per il coordinamento delle lotte a livello locale e nazionale; la questione della formazione delle avanguardie di lotte...
Le lotte dei nostri cobas sono state inserite dentro il quadro internazionale e nazionale; è stato fatto un rapidissimo excursus sulla situazione degli operai a livello mondiale, dicendo che dal punto di vista numerico la classe operaia e gli operai di fabbrica in particolare, non sono stati mai così tanti nel mondo,
e che hanno fatto alcuni scioperi mai visti in Cina e India in particolare che portano a conquiste parziali come gli aumenti salariali. E questo, insieme ad alcuni spezzoni di operai della logistica del nostro paese, che anche noi organizziamo, danno l'esempio agli altri operai soprattutto nei paesi imperialisti, nei paesi cosiddetti sviluppati, dove invece le lotte, quando ci sono, sono a macchia di leopardo, rade e non incisive, anzi, di fatto sono lotte esclusivamente difensive (abbandono di anni di lavoro politico e sindacale,
ammortizzatori sociali... e altri motivi)...
Quella della logistica nel nord Italia, quasi tutti immigrati, è la lotta più importante al momento. La lotta di BergamoMilano è una lotta esemplare, anche perchè un compagno operaio della Dalmine che pur lavorando in fabbrica 8 ore al giorno, riesce a dirigere e coordinare la lotta di varie realtà di tutto il settore e di tutta la zona...
Siamo legittimati a parlare perché ci contraddistingue la coerenza prima di tutto, tra parole e fatti, perché grazie all'analisi e alla linea stiamo con i piedi per terra; se poi facciamo riferimento a Palermo e agli altri sindacati di base che di fatto, almeno a livello locale, è come se non ci fossero.
Questo coordinamento segue due vertenze operaie... per l'importanza che hanno anche a livello nazionale (e internazionale): Fiat di Termini Imerese e Fincantieri. Le decisioni che vengono prese dalla Fiat, per esempio quelle di cui parla Marchionne in questi giorni, sappiamo che si riverseranno sugli operai e sulla classe operaia in generale, in questo senso, dobbiamo mantenere alto e non abbassare il nostro livello restringendolo alle lotte locali.
I nostri cobas a Palermo sono
coop sociali
policlinico: lavoratori e disoccupati (ex pulizieri)
ata
disoccupati
seguiamo altre vertenze
scuola – precari
Coop. Sociale di Bagheria
comune
sonepar
Le vertenze delle Cooperative Sociali e quella del Policlinico sono le più importanti e, oltre a continuare a seguirle bene, dobbiamo sviluppare il tentativo del collegamento con altre lotte a livello nazionale.
I punti importanti di cui parliamo oggi sono appunto: il collegamento nazionale e la formazione sul campo di altri delegati. È stato poi fatto un breve elenco della situazione delle lotte in corso.
Fiat: con la proroga della cassa integrazione al 31/12/2014 gli operai si sono adagiati e si spera che ad ottobre si risveglino dato che potranno arrivare le lettere di licenziamento e anche perché non ci sono attualmente progetti seri per lo stabilimento di Termini Imerese. Il problema serio di questa vertenza
è che non c'è coordinamento nazionale con operai di altri stabilimenti della Fiat. Nei prossimi giorni organizzaremo una riunione per fare il punto e fare iniziative con gli operai Fiat Termini imerese con cui abbiamo organizzato e sostenuto la tenda.
Alla Fincantieri non ci sono grandi novità, piccole commesse che però daranno lavoro per qualche anno anche se non a tutti. La novità potrebbe venire dalla decisione del governo di privatizzarla.
Cooperative Sociali: sono messe malissimo; problemi di fondi, scadono i contratti e non ci sono soldi. Per “svegliare” questi lavoratori che si “addormentano” ogni volta che viene riconfermato un contratto per qualche mese, si è deciso di fare una lettera aperta che faccia il punto per coinvolgerli e poi poter fare una battaglia dura critica verso tutti quei lavoratori che non facendo la lotta mettono in serio pericolo il lavoro di tutti.
E' stata positiva la partecipazione dei delegati di questa lotta a Napoli al Coordinamento delle Cooperative Sociali da Torino a Palermo che si è tenuto qualche mese fa. Portando la nostra linea di lotta e diventando punto di riferimento per tanti, si è permesso di fare un piccolo passo avanti dal punto di vista della ricerca del coordinamento nazionale di questo settore. Anche da punto di vista della “formazione” sono stati fatti con i delegati e i lavoratori primi positivi tentativi da sistematizzare e continuare.
Policlinico: la lotta dei lavoratori di fatto non coinvolge ancora attivamente molti di loro e molta parte della vertenza viene svolta dal punto di vista legale.
Anche qui la proposta da parte nostra è di rilanciare... con il coinvolgimento e la critica verso quei lavoratori che pensano di non avere particolari problemi per il lavoro (l'esempio degli 85.000 esuberi di Cottarelli nella pubblica amministrazione avallati dal governo è esemplificativo del fatto che nessuno può stare tranquillo) e serve quindi una battaglia contro questo ennesimo attacco.
In questo settore un timido nostro tentativo di coordinamento a livello nazionale non ha sortito effetto perché sembra mancare l'interesse delle altre città, nonostante la battaglia sulla sanità sia veramente importante. E il
livello nazionale ci permetterebbe di valorizzare al meglio quello che già stiamo facendo.
Non siamo riusciti ancora a far sì che altri lavoratori si impegnino attivamente nella direzione della lotta; questo vale anche per gli ex pulizieri....
ATA, Assistenti tecnici scuola: sono circa 50 lavoratori, ma la lotta è quasi completamente sul piano legale.
Disoccupati: Siamo agli inizi di una lotta molto difficile. Abbiamo fatto un primo corteo cercando di “disciplinare” la partecipazione con incontro finale in prefettura.Parteciperanno, come proviamo a fare con tutti i cobas, alla manifestazione per il 17 maggio prossimo;
Coop sociale Bagheria: difficilissima battaglia di 5 lavoratrici che non percepiscono stipendio da un anno e adesso praticamente licenziate.
Comune: si tratta di iniziali accenni alla possibilità di organizzare una lotta, sia su questioni che riguardano il lavoro che la sicurezza.
Sonepar: dopo la mobilità del nostro delegato, con strascichi sul pagamento, sono rimasti pochi iscritti e bisognerà decidere cosa fare comunque.
Tutte queste lotte, a causa soprattutto delle energie in campo, rappresentano sforzi molto importanti, per cui, riassumendo brevemente si è ribadito che è necessario, mantenendo sempre la linea nazionale e lo stile di lavoro del nostro sindacato di classe, salvaguardando tutti gli aspetti positivi delle varie lotte puntiamo a:
- ricercare il coordinamento con le lotte nazionali
- formare lavoratori che possano assumere il compito di delegati e dirigere le lotte
- impegnare al meglio le energie che abbiamo
Per fare questo, tenendo ben fermi i piedi per terra, è stato ribadito che è necessaria una analisi oggettiva della situazione, come accennato nell'introduzione, ma anche un'analisi dell'atteggiamento soggettivo che deve
essere adeguato da parte dei delegati... bisogna evitare il trionfalismo..
Si “vince” o si fa un “decisivo passo avanti” quando si costringe la controparte a prendere decisioni concrete, non solo impegni... per evitare pessime illusioni nelle teste dei lavoratori, tensioni, con un'azione che aiuti i lavoratori a crescere, ...
La riunione a questo punto è divenuta vivace e con uno spirito di lotta...
importante è stato che la maggior parte dei delegati hanno provato ad intervenire su questi temi e si sono sforzati di mantenere la disciplina, ribadendo con pazienza le loro ragioni e opinioni... il personalismo abbiamo ribadito, non aiuta, anzi blocca dato che la nostra linea prevede di mettere le lavoratrici e i lavoratori nelle condizioni di comprendere praticamente e teoricamente la linea, per conquistarli come militanti cui affidare compiti.
La responsabile del settore precari ha riportato l'attenzione sulle questioni di interesse generale e fatto un elenco di cose necessarie per risolvere meglio i problemi che possono nascere: almeno una riunione al mese; lavorare per il coordinamento; tenere contro dei diversi livelli delle lotte; tenere conto delle esperienze fatte da mettere a frutto compreso le lotte legali che sono da valorizzare meglio; mantenere la linea di classe e di massa; guardare all'aspetto nazionale; correggersi nell'aspetto formativo.
Nel chiudere la riunione, sono stati ribaditi alla fine i compiti principali che abbiamo davanti, che prevedono anche il collegamento con le lotte internazionali che il nostro sindacato sostiene e ricerca, e che a
livello locale nell'immediato significa lavorare per la manifestazione del 17 maggio....
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