IKEA: TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI! – SABATO ORE 16,00
IKEA di CARUGATE
*diffondi la solidarietà di classe - sostieni le
lotte*
*SABATO 24 maggio*
*ORE 16,00 presidio all' IKEA di CARUGATE*
Dopo le sospensioni i picchetti le cariche della
polizia davanti ai cancelli, il sistema di potere consolidato che ha un
elemento di forza nel nuovo ministro del lavoro Poletti, il blocco sociale economico e politico
composto dalle sistema cooperativistico, padroni e padroncini vari, sindacati
confederali e istituzioni locali del PD, hanno dichiarato lo scontro frontale
nei confronti dei lavoratori delle
cooperative in appalto all' Ikea di Piacenza.
Fino ad ora si contano 11 licenziamenti dei delegati
SiCobas per avere partecipato agli scioperi per il miglioramento delle
condizioni all'interno del polo logistico dell'Ikea di Piacenza.
L'obiettivo è fin troppo chiaro, attraverso il
licenziamento dei suoi delegati più esposti vogliono eliminare il sindacato che
ha organizzato le lotte, imporre la compatibilità economica e politica con gli
interessi di classe dei padroni, il silenzio, il ricatto e la repressione.
L'esperienza delle lotte degli ultimi anni, ci ha
insegnato che quando i lavoratori alzano la testa, lo scontro si sposta sempre
dal terreno della vertenzialità sindacale ad un piano diverso, quello del
comando, quello del potere che i lavoratori non vogliono più subire.
ancora una volta chiediamo a tutti e tutte di mostrare
in maniera militante la solidarietà di classe a fianco dei lavoratori Ikea in lotta partecipando *al
PRESIDIO davanti all'Ikea di Carugate *
*SABATO 24 MAGGIO ORE 16,00 con la partecipazione dei
lavoratori di altre cooperative dell'area metropolitana milanese*
*all'interno delle giornate di mobilitazione nazionale
del 24 e 25 maggio*
*a fianco dei lavoratori Ikea licenziati.*
*Coordinamento di sostegno alle lotte dei lavoratori
delle cooperative*
alleghiiamo il
comunicato stampa del SiCobas
COMUNICATO STAMPA
TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI!
Dopo aver ignorato l’accordo sottoscritto in
Prefettura, esautorandola di fatto, la Cooperativa San Martino ha preso tempo
per rafforzare la campagna antisindacale e giungere alla formulazione di
numerosi licenziamenti colpendo il SI.COBAS e la struttura dei delegati nel
Deposito IKEA.
Entro oggi dovremmo conoscere il numero esatto dei
lavoratori licenziati.
Al momento ce ne risultano 11 e voci di corridoio
parlano di circa 20.
Licenziamenti politici in piena regola con IKEA a
dirigere l’orchestra repressiva ed i reparti antisommossa, ospitati all’interno
del Deposito della multinazionale, pronti ad uscire in caso di blocchi.
Nella fortezza IKEA, rimpinguata anche di decine di
nuove “leve Mutualistiche” a fare i facchini, l’aria è pesante ed il controllo
sui lavoratori associati al nostro sindacato è pressoché marziale.
Intanto, nel gioco tra le parti, CGIL e FILT di
Piacenza scoprono il tema “Dell’applicazione integrale del contratto nazionale”
badandosi bene dal denunciare che retribuzioni ed istituti erogati del “sistema
delle cooperative” sono calcolati non in base alle ore contrattualmente
previste, ma sulle ore effettive di lavoro ordinario, con una pesante erosione salariale
che rappresenta la vera fortuna della lobby del mutualismo made in Italy e, al
tempo stesso, la miseria della condizione del lavoratore, apparentemente socio
ma sostanzialmente supersfruttato.
Una CGIL che vede la soluzione attraverso “un vero
tavolo di trattava coordinato dalle istituzioni locali nel quale tutti i
soggetti coinvolti (Ikea, San Martino, Sindacati Confederali) facciano due
passi in avanti” “attendendo fiduciosa, nel segno della legalit”, “tutti quelli
che ci vogliono provare insieme a noi”, “ed una San Martino che gli fa eco
dichiarandosi disponibile a confronti che abbiano lo scopo di migliorare il clima
aziendale”.
Questo balletto di buoni propositi e cortesie avviene
proprio mentre sulle teste di decine di operai si è abbattuta la scure
padronale dopo un’intensa campagna che li ha voluti bollare come “facinorosi e
violenti”, quindi illegali, ed alla quale hanno partecipato attivamente proprio
i cosiddetti soggetti coinvolti: ikea, San Martino, Istituzioni, Sindacati
Confederali.
Operai da sacrificare alla “democratica dialettica”
del profitto che pretende lavoratori ricattati e sottopagati, silenziosi e
sottomessi. Il blocco sociale messo in piedi per questa “operazione chirurgica”
è emblematico di un sistema corrotto e marcio che vuole soffocare ogni espressione
di autonomia ed indipendenza dei lavoratori per salvaguardare lo status quo.
Nelle ultime settimane, mentre IKEA aveva spostato i
volumi a Lione, la solidarietà ai lavoratori in lotta all’IKEA ha iniziato ad
estendersi sul territorio nazionale con decine di iniziative davanti ai punti
vendita.
Con un Deposito senza merce ed in attesa dei pronunciamenti
sulle 33 sospensioni (del tutto prevedibili), negli ultimi giorni l’assemblea
dei lavoratori ha deciso di sospendere lo sciopero ad oltranza per far rientrare i volumi, lasciando aperto lo
stato di agitazione.
Ora che i volumi sono tornati ed il verdetto del boia è
stato formalizzato, la risposta a questi licenziamenti politici non avverrà
solo sul territorio piacentino.
Facendo appello alla solidarietà di classe, i
lavoratori in lotta presso il Deposito Ikea ed il Sindacato SI.Cobas lanciano
una *CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO* alla multinazionale IKEA invitando alla
mobilitazione ed al sostegno attivo contro i licenziamenti politici.
*SABATO 24 e DOMENICA 25 maggio* sviluppiamo iniziative di denuncia, controinformazione
e boicottaggio presso i negozi portando a conoscenza della clientela cosa IKEA
intenda per *stile di vita positivo verso le persone e l’ambiente*.
*TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI!*
Sindacato Intercategoriale Cobas
22/05/2014
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