Ieri sera alla Tenda per il Lavoro
vi è stato un incontro su:
- è possibile coniugare Bonifiche,
raccolta differenziata/ciclo rifiuti con LAVORO?
- è possibile coniugare formazione
con LAVORO?
tra una delegazione di DISOCCUPATI
ORGANIZZATI slai cobas e l'ex ass. al lavoro e alla formazione della Provincia,
il Presidente della principale cooperativa negli appalti comunali, un responsabile
degli enti formativi.
La Tenda, come i Disoccupati
Organizzati hanno detto dal primo momento, sta diventando sia una iniziativa
permanente di lotta, in primis contro il Comune, sia un punto vivo di
riferimento per tutti coloro che vogliono lottare seriamente per il lavoro, e
un luogo di solidarietà, appoggio della gente, MA ANCHE IL POSTO DOVE SI FANNO
GLI INCONTRI, I "TAVOLI", perchè siano i "Palazzi" ad
andare dai Disoccupati in lotta, confrontandosi con l'analisi della situazione
e le proposte, anche con le critiche accese dei DO, e assumendosi impegni
concreti.
In questo senso ieri vi è stato un
altro incontro (dopo quello di giovedì scorso con l'arcivescovo).
Il confronto si è incentrato
soprattutto su due aspetti:
- la clausola sociale, perchè,
sull'esempio di accordi fatti a Taranto su "clausole di salvaguardia"
per l'assunzione di lavoratori in mobilità - per esempio recentemente al Porto
- si inserisca nella gare di appalti di lavori pubblici, in primis bonifiche,
l'impegno delle ditte ad assumere i disoccupati di Taranto;
vi sono già delle ditte sia di
Taranto che addirittura del nord che hanno dichiarato il loro accordo verso
questo tipo di "clausola sociale"; rispetto a questo - hanno detto i
DO slai cobas - è la logica dell'emergenza e della necessità di dare risposte
nuove all'altezza dell'emergenza lavoro a Taranto che deve guidare le
soluzioni, non la logica ristretta e perdente delle "leggi
esistenti", altrimenti è una presa in giro fare a Roma i "Tavoli per
Taranto"
- il passaggio essenziale della
formazione (anche come canale che dia maggiore legittimità alla
"clausola sociale"). Qui il dibattito è stato più articolato, anche
con accenti differenti. Ma in sintesi si sono posti alcuni punti:
i soldi per la formazione devono
essere presi anche dai fondi per l'ambientalizzazione sia nazionali che
regionali;
i corsi devono essere mirati sui
lavori necessari e strategici per Taranto (bonifiche, attività logistiche nel
porto, ciclo rifiuti) e riguardare una ampia platea di disoccupati e disoccupate,
prendendo a riferimento l'esperienza positiva dei corsi sulla raccolta
differenziata, ottenuti nel precedente ciclo di lotte;
targhettare alcuni dei progetti
formativi già presentati dagli Enti alla provincia e che verranno autorizzati
il 16 di questo mese, secondo l'esigenza di corsi per i lavori strategici;
chiedere comunque alla Regione di
anticipare la programmazione dei fondi per la formazione 2014/2015.
Insieme a questi punti, i
Disoccupati Organizzati hanno posto la necessità, condivisa dal presidente de
L'Ancora, anche di un intreccio formazione-lavoro in cui siano le ditte che
assumono a garantire un periodo formativo intrecciato al lavoro; anche su
questo vi sono già delle disponibilità da parte di alcune ditte interessate
alle bonifiche.
- la richiesta alla Regione e
in particolare all'Ass. Caroli di farsi effettiva parte attiva e propositiva
per mettere insieme tutte le parti istituzionali e imprenditoriali necessarie,
senza limitarsi a burocratiche lettere o telefonate a prefettura, comune.
In conclusione, ci si è riconvocati
dopo il 16 per fare il punto e passi concreti sulle questioni poste.
Infine, nell'incontro si è posto
chiaramente da parte dei DO la legittimità e la giustezza della "lista
di lotta". I DO lottano e sono l'avanguardia per tutti i disoccupati e
chi ha perso il lavoro a Taranto, anche dei tanti che purtroppo non lottano
ancora; in questo senso ogni risultato conquistato da questi DO è un risultato
per tutti. Ma sarebbe ben strano che i disoccupati che lottano ormai da mesi,
che si prendono anche multe, denunce, poi a fronte di un risultato ottenuto con
la loro lotta, venissero messi da parte in nome della "legge". Se
così fosse, sarebbe un segnale negativo per tutti i disoccupati, che non è la
lotta, non è la partecipazione diretta alla battaglia per il lavoro che paga,
ma il solito andazzo, sempre, a Taranto in particolare, poi inquinato da
clientelismi - e anche ora siamo sotto altre maledette e inquinanti elezioni...
E' INVECE IL MESSAGGIO DELLA
"LISTA DI LOTTA" CHE DEVE PASSARE E COME NELL'ALTRO CICLO DI LOTTA SI
DEVE AFFERMARE NELLA PRATICA!
Nessun commento:
Posta un commento