Marcegaglia di Taranto - torna chiaro che vuole
chiudere e i sindacati confederali finora hanno accompagnato il morto
TARANTO – Le
segreterie territoriali di Taranto di Fim, Fiom e Uilm hanno scritto una
lettera aperta alla Regione Puglia, al Comune di Taranto e ai parlamentari
pugliesi e hanno indetto per la mattina del 16 giugno un sit in sotto la sede
della Prefettura per tenere alta l’attenzione sulla vertenza dei lavoratori
dello stabilimento Marcegaglia Buildtech di Taranto, che produceva a Taranto
pannelli fotovoltaici e ha deciso di chiudere il sito in attesa di una
possibile riconversione. L’azienda aveva annunciato 130 esuberi, ma il
licenziamento era stato scongiurato con la cassa integrazione.
“Dopo gli ultimi incontri romani – osservano le organizzazioni sindacali – non è scaturito niente di nuovo, abbiamo aspettato che le elezioni europee passassero, e, anche per evitare passerelle inutili e non finalizzate alla risoluzione dei problemi lavorativi e del territorio tarantino, invitiamo oggi tutti i soggetti rappresentativi del territorio ad unirsi con noi nella vertenza drammatica che vede coinvolte 130 famiglie”. Fim, Fiom e Uilm chiederanno un intervento al Prefetto “per sensibilizzare il Ministero dello Sviluppo Economico in vista della programmata convocazione entro il mese di giugno, in maniera da prospettare con la dovuta attenzione e una possibile ed auspicata soluzione della vertenza”.
“Dopo gli ultimi incontri romani – osservano le organizzazioni sindacali – non è scaturito niente di nuovo, abbiamo aspettato che le elezioni europee passassero, e, anche per evitare passerelle inutili e non finalizzate alla risoluzione dei problemi lavorativi e del territorio tarantino, invitiamo oggi tutti i soggetti rappresentativi del territorio ad unirsi con noi nella vertenza drammatica che vede coinvolte 130 famiglie”. Fim, Fiom e Uilm chiederanno un intervento al Prefetto “per sensibilizzare il Ministero dello Sviluppo Economico in vista della programmata convocazione entro il mese di giugno, in maniera da prospettare con la dovuta attenzione e una possibile ed auspicata soluzione della vertenza”.
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