LETTERA DAI LAVORATORI DELLA PASQUINELLI
Ma uno dei
fatti più gravi che si è verificato nei giorni scorsi e stato la presenza di
amianto sul nastro, in uno di quei bustoni neri c'era amianto e aprendolo
sappiamo bene il pericolo che il lavoratore ha subito perchè le fibre di
amianto si sono sparse nell'aria. Ma a questo punto voglio precisare che la
prossima volta che accade un fatto del genere i lavoratori abbandoneranno il
posto di lavoro con apposite denunce secondo l'art. 44 del T.U. 81/08.
Quindi come
si capisce chi ci rimette è sempre e solo il lavoratore perchè quando c'è da
coprire Amiu e Comune siamo tutti una famiglia e ci dobbiamo dare una mano a
vicenda, quando è il lavoratore a chiedere i propri diritti, facciamo famiglia
a parte, perchè non vengono riconosciuti i nostri diritti; come nel non voler
rivedere il contratto perchè per la mansione che svolgiamo siamo comunque
sottopagati, non abbiamo diritto ad un premio di produzione sebbene sia un
lavoro in cui conta la produttività, senza parlare della mansione dei
mulettisti che svolgono doppio lavoro senza che questo venga riconosciuto.
A tutto
questo vogliamo aggiungere la mancanza di organico. Attualmente lavoriamo in 2
turni e siamo in 10 per turno (se va tutto bene, e non ci sono malati, lav. In
malattia, infortunio, 104...) quando, per le varie mansioni che facciamo, ne
dovremmo essere 18. E' arrivato il momento di pensare seriamente ad un
incremento e all'introduzione del terzo turno con personale formato, perchè non
osiamo immaginare cosa succederà nei mesi di luglio e agosto con il caldo e con
tutte quelle ville nelle zone di Lama, San Vito chiuse in inverno.
Questa è la
realtà della Pasquinelli. Senza precisare che ancora non abbiamo nessuna
certezza per il nostro futuro.
I lavoratori
slai cobas della Pasquinelli
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