Saeco, i lavoratori si costituiscono in Comitato di
lotta per aprire la cassa di resistenza
I "Lavoratori Saeco" si sono ufficialmente costituiti in Comitato
di lotta. Lo annunciano su Facebook gli stessi dipendenti dell'azienda di
Gaggio Montano, in provincia di Bologna, dove la Philips ha annunciato 243
licenziamenti e dove da 50 giorni e' in corso un presidio davanti allo
stabilimento.
La costituzione di un Comitato, spiegano i lavoratori, serve "per gestire in maniera trasparente un conto corrente dove far confluire la solidarieta' finora dimostrata, e quella che verra'". Gli addetti dell'azienda bolognese tengono poi a ringraziare, per il suo aiuto, lo studio commercialista di Stefano Mazzoni di Porretta Terme, che "si e' prestato in maniera estremamente solerte e completamente gratuita". Intanto, dopo le tensioni degli ultimi giorni tra azienda e sindacati, la presidente dell'Assemblea legislativa Simonetta Saliera ribadisce la propria "solidarieta' ai lavoratori e ferma condanna di ogni attivita' avversa ai loro diritti", e rinnova "l'appello e l'impegno in sede europea per leggi comunitarie che impediscano attivita' ai danni degli operai". Saliera, partendo dalle proposte fatte a dicembre dalle Assemblee legislative delle Regioni d'Europa, torna a chiedere che "gli Stati dell'Ue garantiscano l'adeguatezza del reddito dei propri cittadini prendendo come parametro almeno il 60% del salario mediano europeo (ora non sono previste soglie minime e le diseguaglianze superano ampiamente il 50%)", in modo da "togliere acqua alle aziende che delocalizzano all'estero solo perche' in quelle realta' i lavoratori hanno stipendi piu' bassi e meno diritti".
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