mercoledì 27 gennaio 2016

24 gennaio - Ancora su Logistica di Brignano: da Clash City Worker





Ripubblichiamo BgReport sul corteo dei lavoratori Italtrans di Bergamo il 23 gennaio
Bergamo – Ieri pomeriggio un centinaio di lavoratori e lavoratrici dell’Italtrans di Brignano è sceso in strada mandando il traffico in tilt. Da mesi con vertenze e tavoli di trattativa già aperti, dopo quattro giorni di mobilitazioni oggi il personale ha deciso di manifestare per rivendicare i propri diritti sul posto di lavoro. Scenario già di diverse lotte, nei magazzini della Khoene Nagel di Brignano Gera d’Adda la situazione è addirittura peggiorata a settembre 2015, dopo l’acquisto da parte di Italtrans. I motivi della mobilitazione di questi ultimi quattro giorni sono essenzialmente due: il primo riguarda le condizioni di sfruttamento sul posto di lavoro e il secondo la scelta del Prefetto di non concludere il tavolo della trattativa tra l’azienda e i sindacati. I lavoratori lamentano un clima e condizioni di sfruttamento: a partire da discriminazioni sindacali (cinque licenziamenti, di cui uno del delegato dello Slai Cobas per il sindacato di classe), fino ad arrivare a orari di lavoro variabili. Dopo una denuncia, il 18 dicembre vi è stata un’ispezione in cui sono state riscontrate molte irregolarità. Inoltre, un verbale dell’Asl afferma le scarse condizioni igieniche dei bagni e della mensa. Ma ad oggi neanche l’ispettorato del lavoro ha rilasciato un documento ufficiale definitivo. Infine, durante questi ultimi giorni di sciopero, molti di questi lavoratori sono stati sostituiti con altri facchini meno preparati e competenti: come conseguenza, si sono registrati nel magazzino 3 infortuni durante l’ultima settimana di lavoro.
A tutto ciò si aggiunge il comportamento anomalo del Prefetto, a seguito di vari incontri tra sindacati e società per risolvere la situazione: l’altro ieri, con i lavoratori in presidio sotto la prefettura, un funzionario ha comunicato l’impossibilità di continuare il tavolo della trattativa. Un’altra grossa preoccupazione è data dall’art. 42 del contratto nazionale firmato da CGIL, CISL e UIL, che afferma che i lavoratori possono essere licenziati quando vi è un cambio di appalto: la gestione passa da una cooperativa all’altra, ma non è scontato che i lavoratori conservino i loro posto di lavoro. Per la difesa di un posto di lavoro fisso, per rivendicare la dignità di lavoratore, e per ottenere il reintegro dei loro compagni licenziati, i lavoratori della logistica dell’Italtrans promettono di continuare la loro lotta.


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