Ministro Poletti, cosa c’entrano i lavoretti estivi degli studenti che
tanti giovani già fanno per rendersi autonomi dalla famiglia e/o integrare il
reddito familiare - sempre più frequentemente misero a fronte di genitori che
perdono il lavoro o che non arrivano a fine mese - con l’apprendistato degli
studenti? Anzi, "formazione", che fa più fine!?
Tra l'altro, nella proposta di Poletti non c'è neanche una pallida parvenza
di "formazione" - "le 4 ore a spostare le cassette di
frutta" - ma solo basso e solito sfruttamento di manodopera fresca e quasi
gratis per padroni e padroncini.
Il ministro Poletti non perde occasione per fare una campagna ideologica,
di propaganda a “favore” de la “Buona scuola”. E anche questa uscita
fa il paio con la propaganda dell’assunzione immediata dei lavoratori precari
della scuola mentre il governo lavora per stravolgere contratti, introdurre
strapotere dei presidi, dividere i lavoratori.
AL MINISTRO POLETTI, AL GOVERNO RENZI RISPONDIAMO CON LO SCIOPERO UNITARIO
DELLA SCUOLA
Slai COBAS per il sindacato di classe Milano
di Giulia
Boffa
"Un
mese di vacanza va bene. Ma non c'è un obbligo di farne tre. Magari uno
potrebbe essere passato a fare formazione. Una discussione che va
affrontata". Lo ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti ad un
convegno a Firenze sui fondi sociali europei parlando del lavoro degli
insegnanti e delle vacanze degli studenti.
"I miei
figli d'estate sono sempre andati al magazzino della frutta a spostare le
casse. Sono venuti su normali, non sono speciali, non sono straordinari".
Lavorare
"è una cosa che vale la pena di fare per garantire una formazione".
"Anche
noi genitori, la società, dobbiamo riconsiderare il tema del lavoro e le
giovani generazioni. Un mese di vacanza va bene, un mese e mezzo - ha
proseguito il ministro - ma non c'è un obbligo di farne tre. Magari uno
potrebbe essere passato a fare formazione. Una discussione che va
affrontata".
Secondo il
ministro, insomma, non si distruggerebbe un ragazzino se invece "di stare
a spasso per le strade della città va a fare quattro ore di lavoro".
Seguono
l'appello per lo sciopero unitario del Coordinamento Lavoratori
della scuola “3 ottobre” – Milano e del CoordinamentoControLaBuona
Scuola- Torino; e una nota dello Slai cobas sc
APPELLO AI
SINDACATI DI BASE PER LA PROCLAMAZIONE DI UNO SCIOPERO UNITARIO
DELLA SCUOLA
ALLE
DIRIGENZE LOCALI E NAZIONALI DEI SINDACATI DI BASE USB, CUB,
COBAS, UNICOBAS, SLAICOBAS, USI-AIT
La scuola
italiana sta vivendo una delle pagine peggiori della storia repubblicana. Se il
piano della “Buona scuola” di Renzi diventerà legge assisteremo infatti alla
definitiva realizzazione del processo di aziendalizzazione del sistema d'istruzione
statale (presidi manager, scatti legati al “merito”, gerarchizzazione del corpo
docente, stage e apprendistato gratuiti per gli studenti, abolizione degli
organi collegiali) e alla condanna alla disoccupazione per migliaia di
lavoratori precari delle graduatorie ad esaurimento e delle graduatorie
d'istituto che il Governo vuole eliminare dopo aver assunto, forse, poche
migliaia di precari.
Di fronte
alla gravità della situazione è assolutamente necessario rispondere con una
mobilitazione forte e unitaria di tutte le componenti della scuola per dire no
al piano della “Buona scuola”, chiedere l'assunzione immediata e senza
condizioni di tutti i lavoratori precari della scuola, il ritiro dei tagli
Gelmini e il reale rifinanziamento della scuola statale.
Per questo
facciamo appello a tutti i sindacati di base affinché si uniscano nell'aprire
una stagione di dura lotta nelle scuole e organizzino, superando le divisioni,
un tavolo intersindacale con i lavoratori, gli studenti e tutte le realtà
coinvolte per indire al più presto uno sciopero della scuola unitario.
Non c'è più
tempo da perdere, ne va del futuro della scuola, ma solo uniti possiamo
batterli.
Coordinamento
Lavoratori della scuola “3 ottobre” - Milano
CoordinamentoControLaBuonaScuolaTorino
Lo Slai
Cobas per il sindacato di classe accoglie positivamente lo spirito di questa
proposta.
Come Slai
Cobas per il sindacato di classe abbiamo lanciato la proposta dello sciopero
generale costruito dal basso, che comprende, naturalmente, anche la scuola.
Quindi è in
questo quadro che accogliamo la vostra proposta.
Più che
tavoli crediamo siano utili iniziative comuni volte a costruire una campagna
per lo sciopero generale tra i lavoratori della scuola.
14.3.2015
Slai Cobas
per il sindacato di classe
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