LA PROTESTA.
A darne notizia il sindacato Slai Cobas. Sit in ieri a Palazzo Comitini, sede
della ex Provincia, in serata incontro con il commissario straordinario
Munafò
Studenti
disabili, “il servizio d’assistenza non si ferma”
Dall’1
aprile fino a giugno i 1200 studenti con disabilità delle scuole superiori di
Palermo e provincia potranno rifrequentare le lezioni. Sembra sia stato
scongiurato il rischio di interruzione dell’assistenza scolastica per i
disabili.
A darne
notizia ieri pomeriggio il sindacato Slai Cobas e un gruppo di genitori, che
insieme ai loro figli disabili in carrozzina, erano scesi in strada a
protestare, organizzando un sit-in davanti a Palazzo Comitini, sede dell’ex
Provincia ora Libero Consorzio di Palermo.
Motivo della
protesta era proprio la possibile interruzione, la terza da ottobre,
dell’assistenza scolastica per gli studenti con disabilità che frequentano gli
istituti superiori della città. Il 31 marzo infatti si esaurisce l’ultima
tranche di finanziamento che aveva permesso la proroga delle attività da
gennaio a marzo. Il rischio di un’eventuale interruzione sembra adesso
scongiurato. In un incontro privato con i genitori e alcuni rappresentanti
dello Slai Cobas, il commissario straordinario dell’ex Provincia Manlio Munafò
ha infatti assicurato di aver trovato le risorse per garantire il servizio sino
alla fine dell’anno scolastico. “Ci ha assicurato – spiega Donatella Anello
dello Slai Cobas – che non ci sarà alcuna interruzione e che sono stati trovati
i fondi attraverso tagli e rimodulazione di risorse interne all’ente. Quello di
oggi (ieri, ndr) è stato un piccolo passo verso un percorso di tutela dei
diritti dei più deboli”, conclude. Almeno per questi ultimi tre mesi dell’anno
scolastico, le attività di assistenza igienico-personale, alla comunicazione e
il trasporto saranno garantite. “Il problema però resta – aggiunge Anello – si
tratta di servizi che avanzano con proroghe vergognose, e illegali interruzioni
anche in corso di anno scolastico, come successo nel 2014. Si deve lavorare
affinché a settembre non si ripresenti di nuovo il problema delle risorse”.
Intanto, si attende un milione e 400mila euro da parte della Regione, da
ripartire comunque tra le provincie siciliane. “La situazione del servizio è
collegata alla situazione economica delle ex Province, oggi Liberi consorzi –
aveva detto qualche giorno fa Manlio Munafò alla trasmissione Ditelo a rgs -,
che va diventando sempre più preoccupante per le minori risorse che stato e
Regione vanno progressivamente trasferendo da questi enti, pur lasciando nei
fatti inalterata la quantità di servizi e attività. Ovviamente, questo porta a
un’enorme difficoltà a livello finanziario. Stiamo cercando di assicurare alle
famiglie e i ragazzi il servizio sino alla fine dell’anno scolastico”.
Giornale di
Sicilia 27 marzo 2015
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