mercoledì 26 febbraio 2014

16 gennaio: Fiat di Termini Imerese, continua la lotta degli operai con il presidio davanti ai cancelli chiusi… per una organizzazione dal basso e combattiva contro padroni e istituzioni!

"…organizzare una lotta capace di rimettere al centro dell'interesse e dell'attenzione di tutti la condizione degli operai" è stato detto nella prima assemblea del gruppo di operai che si è riunito al di fuori dei sindacati confederali, presso la sede dello Slai Cobas per il sindacato di classe, è questo primo risultato è stato raggiunto!
L'azione di questi operai ha spinto i sindacati confederali ad organizzare la mobilitazione (con assemblee davanti la fabbrica e occupazione dell'autostrada), attraverso la quale è stato fatto un incontro in Prefettura che ha spinto alla promessa, messa nero su bianco poi dal Ministero dello Sviluppo Economico, di un incontro per il prossimo 31 gennaio a Roma.
Come dice l'articolo che riportiamo sotto, il 31 gennaio è lontano… e noi aggiungiamo che questi sono specialisti nel prendere tempo e tempo gli operai non ne hanno più. In particolare per questi operai, se non si trova una soluzione entro aprile, la cassa integrazione in deroga che scade il 30 giugno non garantirà niente!

Come ancora si diceva all'assemblea "si tratta di una sfida importante" per la quale gli operai hanno bisogno di "una riorganizzazione dal basso e combattiva necessaria per affrontare al meglio padroni e istituzioni".

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TERMINI. In attesa del tavolo tecnico in programma il 31

Fiat, continua il presidio davanti ai cancelli chiusi

A Termini protestano da nove giorni gli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese e del suo indotto. Continua il presidio davanti ai cancelli della fabbrica dell'area industriale termitana, chiusa da due anni e con oltre mille operai in cassa integrazione, ma solo fino al giugno di quest'anno. La convocazione al tavolo tecnico del ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Fiat è ancora lontana. La riunione, a cui parteciperanno rappresentanti del governo nazionale, della Regione Siciliana, del gruppo Fiat e dei lavoratori, è in programma per il prossimo 31 gennaio. In quella data si tornerà a parlare dei piani delle nuove aziende che prenderanno il posto della Fiat per il rilancio del sito industriale imerese. Anche ieri mattina le tute blu e gli operai dell'indotto, dopo aver trascorso l'ottava notte all'addiaccio, sono tornati a radunarsi in assemblea davanti ai cancelli della fabbrica. La mobilitazione di lavoratori dello'area industriale terminata prosegue: per i prossimi giorni sono in programma nuove manifestazioni, in vista della riunione del 31 gennaio a Roma, dove probabilmente una delegazione di operai si recherà per effettuare un sit-in di protesta, in concomitanza con tavolo tecnico al dicastero di via Veneto. Gli operai continuano a chiedere certezze per il futuro perché, dopo il 30 giugno 2014, scadrà la cassa integrazione in deroga e, senza soluzioni industriali concrete, l'alternativa saranno i licenziamenti collettivi, come già avvenuto per i 160 dipendenti della Lear Corporation, azienda che forniva i sedili della Lancia Ypsilon ed i 19 lavoratori della Clerprem, ditta che forniva materiale per i sedili alla Lear Corporation.

Giornale di Sicilia

16 gennaio 14


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