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Siemens annuncia 6.900 tagli
MILANO – I “tagli dolorosi” anticipati nei giorni
scorsi presso il colosso tedesco Siemens diventano realtà: l’azienda taglia
6.900 posti nel mondo e chiude due fabbriche in Germania. Il colosso tedesco,
che nei giorni scorsi aveva annunciato “tagli dolorosi”, ha ufficializzato oggi
la decisione a Monaco. Gli stabilimenti che verranno chiusi sono quelli di
Goerlitz e Lipsia, dove lavorano 920 dipendenti, complessivamente. Particolarmente
colpito dai tagli è il comparto “Power and gas”, che vedrà una contrazione di
6100 posti.
L’altro comparto coinvolto dal ridimensionamento è quello dei
processi industriali. Il sindacato Ig Metall ha commentato aspramente la
decisione, annunciando battaglia: “un taglio di posti di queste dimensioni,
alla luce della eccellente situazione dell’impresa, è inaccettabile”. Secondo
il sindacato, inoltre, con le misure previste, “si ignorano i problemi
strutturali” e a pagare sono solo i lavoratori. Dei tagli complessivi
annunciati, la metà riguarda la Germania, 1100 lavoratori in Europa mentre
altri 2500 andranno a colpire maestranze nel resto del mondo, di cui 1.800
negli Stati Uniti.
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