Maxi tassa - raccolta differenziata che non c'è -
lavoro che viene tolto. Oltre il danno la beffa!!
Con
l'insediamento di un nuovo sindaco e di una nuova giunta la città si aspetta
che le cose cambino, che migliorino, ma questa favola non è Taranto ! Io cittadina
operaia casalinga e precaria mi accorgo leggendo e vivendolo in prima persona
che a Taranto tutto continua ad andare in declino.
Sono un ex operaia addetta alla raccolta differenziata brevettata con un corso sovvenzionato da soldi pubblici (tasse che ricadono sulle tasche dei cittadini). Lavoravo all'impianto di separazione di rifiuti ex Pasquinelli (AMIU); dico lavoravo, perchè attualmente l'impianto è fermo per messa a norma e ammodernamento, lavori che, però, attualmente a 2 mesi di chiusura non partono.
Ho lottato con i miei colleghi per non andare a casa per il periodo di
fermo dell'impianto, e con piccole proroghe, prima un mese poi un altro, il
nostro orario è stato tagliato, passando da 36 ore a 25 settimanali e nel
frattempo la mia mansione di separatore di rifiuti diventa "pulizia del
verde", e mi chiedo che sarà nel prossimo futuro di noi operai che tanto
abbiamo lottato prima da disoccupati, per poi diventare precari in una raccolta
differenziata che ancora oggi non ha progettualità. Eppure la TARI a Taranto
risulta tra le più alte di Italia! E poi ci sono i "cittadini
modello" che organizzano ronde dimostrative di raccolta e pulizia delle
strade... Forse costoro non sanno che i cittadini di Taranto quel servizio lo
pagano "profumatamente" e sarebbe preferibile che lo facessero i
migliaia di disoccupati tarantini.Sono un ex operaia addetta alla raccolta differenziata brevettata con un corso sovvenzionato da soldi pubblici (tasse che ricadono sulle tasche dei cittadini). Lavoravo all'impianto di separazione di rifiuti ex Pasquinelli (AMIU); dico lavoravo, perchè attualmente l'impianto è fermo per messa a norma e ammodernamento, lavori che, però, attualmente a 2 mesi di chiusura non partono.
Noi operai della ex Pasquinelli abbiamo dimostrato più volte che questo sistema può cambiare ma la risposta è sempre più lontana da ciò che servirebbe per dare occupazione e servizi reali ai cittadini; mentre la estensione della raccolta differenziata in altri quartieri, a Paolo VI e ai Tamburi in primo luogo, diventa utopia!! Ma gli ex Disoccupati Organizzati e oggi ex Pasquinelli non dimenticano. Noi siamo stati formati ed abbiamo capito il valore ecologico, biologico ed economico della cosiddetta "spazzatura" se differenziata e riciclata, una materia prima che può essere una grande risorsa ambientale. Noi continueremo ancora a crederci e a cercare in tutte le forme quel canale di discussione anche costruttivo che porterebbe un ritorno economico e lavoro in una città dove la disoccupazione è un cancro e la precarietà ormai è parte strutturale di appalti al massimo ribasso, dove a pagare sono sempre gli operai non che cittadini che pagano le tasse!
Loperfido
Raffaella
C'era una volta!!
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