venerdì 7 agosto 2015

7 agosto - Anche nelle Cooperative si applica il TU sulla rappresentanza



Le cooperative e cgil cisl uil firmano un accordo peggiore di quello stipulato con Confindustria
Ormai le cooperative sono la cinghia di trasmissione dei poteri economici e politici per ridurre salari e spazi di agibilità sindacale
http://www.dottrinalavoro.it/wp-content/uploads/2015/08/Accordo-AGCI-CONFCOOPERATIVE-LEGACOOP-CGIL-CISL-UIL-2015.pdf

Le cooperative non perdono tempo e come avviene da anni si affrettano a recepire ed applicare tutte le peggiori normative in materia di lavoro stabilendo regole che sanciscono e rafforzano il monopolio della rappresentanza sindacale di cgil cisl uil. A fine luglio, le associazioni AGCI, la CONFCOOPERATIVE, la LEGACOOP ed i sindacati CGIL, la CISL, la UIL, hanno sottoscritto l’accordo interconfederale sulla rappresentanza nel comparto cooperativo italiano. Al negoziato per il rinnovo del CCNL parteciperanno solo le organizzazioni sindacali che abbiano ottenuto una rappresentatività non inferiore al 5% ma nella stragrande maggioranza delle cooperative non esistono Rsu ma solo Rsa. L'accordo interconfederale del 2013 viene cosi' aggiornato recependo il Testo unico sulla rappresentanza. Di particolare gravità è il fatto che l'accordo tende a circoscrivere ai minimi termini le agibilità sindacali, si sostiene perfino che un eventuale passaggio da rappresentanze sindacali aziendali a rsu non debba rappresentare un aumento dei costi per le cooperative (!) e in ogni caso a decidere le elezioni rsu non potranno essere i lavoratori e le lavoratrici ma solo le organizzazioni sindacali rappresentative con il 50% piu' uno derivante dalla sommatoria di deleghe e voti sindacali. Tradotto in altri termini si vuole impedire ai lavoratori e alle lavoratrici di organizzarsi in autonomia con i sindacati di base ed indire elezioni rsu raccogliendo le firme tra lavoratori e lavoratrici, cio' a prescindere dalla reale rappresentatività di questi sindacati di regime nei singoli luoghi di lavoro, insomma potere di veto a cgil cisl uil anche quando non siano presenti e rappresentati nei luoghi di lavoro. Perfino il diritto di affissione dei comunicati in bacheca sembra essere prerogativa solo di cgil cisl uil per non parlare poi delle deroghe al contratto nazionale affidate alla compiacente trattativa decentrata che viene ulteriormente rafforzata a discapito del contratto nazionale. Le cooperative hanno imparato da Marchionne, anzi tendono a superarlo.

www.cobaspisa.it
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