giovedì 25 giugno 2015

25 giugno - 24 GIUGNO: Contro l’ arroganza del governo Renzi e la sua “buona scuola” lavoratrici e lavoratori ancora in piazza. Breve cronaca da Milano.



In piazza della Scala un presidio organizzato da Retescuole e Non uno di meno ha inaugurato una tre giorni di lotta-che non si è mai fermata- a Milano in concomitanza con la “discussione” in Senato e la fiducia al DDL posta dal governo.


E’ stato  denunciato come questo governo vergognosamente sta utilizzando i precari della scuola per demolire definitivamente la scuola della Costituzione, attaccare i diritti dei lavoratori e degli studenti. Parla di assunzioni, ma si tratta di un diritto che deve essere riconosciuto.


Il decreto deve essere ritirato. Il presidio, oltre che dagli interventi dal microfono, è stato animato da due cortei nella piazza e un breve blocco del traffico: “Le nostre scuole non sono aziende, via Renzi e i compagni di merende”, ma anche con balli, ma, sopratutto, con le note di “Bella ciao”, cantata da tutti e le lavoratrici e i lavoratori della scuola stanno veramente portando avanti una resistenza ad oltranza.  
Che non si fermerà certo neanche se il Ddl dovesse passare la fiducia domani in Senato. Domani ancora in piazza Scala!
 il comunicato distribuito


Riforma Scuola... una settimana di fuoco!
Comunicato

Una settimana di fuoco è questa per Renzi e la sua riforma della scuola. Un fuoco tenuto vivo anche dalle manifestazioni di lavoratrici e lavoratori che continuano in tutto il paese. Renzi si sta giocando il tutto per tutto. Non è più sicuro di niente ed esprime contraddizioni continue. Dapprima, dopo il colpo dei partecipati scioperi dal 24 aprile al 5 maggio, dopo il boicottaggio dei test Invalsi e lo sciopero degli scrutini, riuscito nonostante i limiti imposti dalla normativa vigente, il contrasto messo in atto invano da dirigenti scolastici che hanno cercato di fare "le prove" da preside-podestà... ha preso tempo, dicendo di voler discutere e organizzare un evento pubblico nei primi giorni di luglio, poi è tornato sui suoi passi ed ha fatto il “decisionista”, da Renzi 1, come ha detto lui stesso partecipando alla trasmissione di Vespa in perfetto stile berlusconiano.

Da un lato deve dare risposte ai padroni, quelli che hanno scritto di fatto la riforma per distruggere la scuola pubblica!, che continuano a tallonarlo dicendogli di non mollare e andare avanti anche a costo di non assumere i precari … dall’altro i numeri su cui conta al Senato (oramai la maggioranza dovrebbe essere di soli 7 senatori) non sono rassicuranti, tanto da fargli dire che se necessario imporrà la fiducia al Senato presentando un maxiemendamento; dall’altro ancora, le lotte del “mondo della scuola” conclusesi con la batosta elettorale lo tengono sulla corda, rimandano al mittente i vergognosi ricatti sulle assunzioni dei precari e gli ricordano che si avvicinano altri appuntamenti elettorali, tra un anno si vota nelle grandi città: Torino, Milano, Bologna, Napoli, forse Roma…

Questa riforma va ritirata! nessun miglioramento, come continuano a dire i sindacati collusi vedi la Cisl, ne può togliere l'impianto ideologico profondamente reazionario...  e continueremo a gridarlo in questi giorni insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori, precari e precarie, docenti e Ata, gli studenti, i genitori… che dal Nord al Sud del paese non si sono fermati ... 



Slai Cobas per il sindacato di classe
cobasdiclasse.mi@gmail.com; cell. 333-9415168






Nessun commento:

Posta un commento