In piazza
della Scala un presidio organizzato da Retescuole e Non uno di meno ha
inaugurato una tre giorni di lotta-che non si è mai fermata- a Milano in
concomitanza con la “discussione” in Senato e la fiducia al DDL posta dal
governo.
E’
stato denunciato come questo governo
vergognosamente sta utilizzando i precari della scuola per demolire
definitivamente la scuola della Costituzione, attaccare i diritti dei
lavoratori e degli studenti. Parla di assunzioni, ma si tratta di un diritto
che deve essere riconosciuto.
Il decreto
deve essere ritirato. Il presidio, oltre che dagli interventi dal microfono, è
stato animato da due cortei nella piazza e un breve blocco del traffico: “Le
nostre scuole non sono aziende, via Renzi e i compagni di merende”, ma anche
con balli, ma, sopratutto, con le note di “Bella ciao”, cantata da tutti e le
lavoratrici e i lavoratori della scuola stanno veramente portando avanti una
resistenza ad oltranza.
Che non si
fermerà certo neanche se il Ddl dovesse passare la fiducia domani in Senato.
Domani ancora in piazza Scala!
il comunicato distribuito
Riforma Scuola... una settimana di
fuoco!
Comunicato
Una settimana di fuoco è questa per Renzi e la sua riforma della scuola. Un fuoco tenuto vivo anche dalle manifestazioni di lavoratrici e lavoratori che continuano in tutto il paese. Renzi si sta giocando il tutto per tutto. Non è più sicuro di niente ed esprime contraddizioni continue. Dapprima, dopo il colpo dei partecipati scioperi dal 24 aprile al 5 maggio, dopo il boicottaggio dei test Invalsi e lo sciopero degli scrutini, riuscito nonostante i limiti imposti dalla normativa vigente, il contrasto messo in atto invano da dirigenti scolastici che hanno cercato di fare "le prove" da preside-podestà... ha preso tempo, dicendo di voler discutere e organizzare un evento pubblico nei primi giorni di luglio, poi è tornato sui suoi passi ed ha fatto il “decisionista”, da Renzi 1, come ha detto lui stesso partecipando alla trasmissione di Vespa in perfetto stile berlusconiano.
Da un lato
deve dare risposte ai padroni, quelli che hanno scritto di fatto la
riforma per distruggere la scuola pubblica!, che continuano a tallonarlo
dicendogli di non mollare e andare avanti anche a costo di non assumere i
precari … dall’altro i numeri su cui conta al Senato (oramai la maggioranza
dovrebbe essere di soli 7 senatori) non sono rassicuranti, tanto da fargli dire
che se necessario imporrà la fiducia al Senato presentando un maxiemendamento;
dall’altro ancora, le lotte del “mondo della scuola” conclusesi con la batosta
elettorale lo tengono sulla corda, rimandano al mittente i vergognosi ricatti
sulle assunzioni dei precari e gli ricordano che si avvicinano altri
appuntamenti elettorali, tra un anno si vota nelle grandi città: Torino,
Milano, Bologna, Napoli, forse Roma…
Questa
riforma va ritirata! nessun
miglioramento, come continuano a dire i sindacati collusi vedi la Cisl, ne può
togliere l'impianto ideologico profondamente reazionario... e
continueremo a gridarlo in questi giorni insieme a tutte le lavoratrici e i
lavoratori, precari e precarie, docenti e Ata, gli studenti, i genitori… che
dal Nord al Sud del paese non si sono fermati ...
Slai Cobas per il sindacato di classe
cobasdiclasse.mi@gmail.com;
cell. 333-9415168
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