"Per
la morte dei 10 operai non ci sono prove contro i vertici
dell'azienda"
Le
motivazioni della sentenza della Corte d'Appello che ad aprile aveva
assolto i 13 imputati tra cui l’ingegnere Carlo De Benedetti, il
fratello Franco De Benedetti e l’ex ministro Corrado Passerali
Non ci sono prove per arrivare a una condanna dei singoli manager che l’accusa non ha provato essere responsabili “contro ogni ragionevole dubbio”, inoltre il dibattito della comunità scientifica sulla correlazione tra esposizione prolungata all’amianto e insorgere della malattia cancerogena “registra posizioni variegate e in continua evoluzione stante il continuo progredire delle conoscenze medico epidemiologiche in materia, gli approdi in tema di effetti dell’esposizione all’agente cancerogeno amianto sul l’organismo umano. Alcuni di tali approdi hanno messo in profonda crisi - secondo questa Corte - l’impianto accusatorio di questo procedimento”. Non c’è neppure la prova che sia mai stato utilizzato il “talco killer”, scrivono i giudici.
Non ci sono prove per arrivare a una condanna dei singoli manager che l’accusa non ha provato essere responsabili “contro ogni ragionevole dubbio”, inoltre il dibattito della comunità scientifica sulla correlazione tra esposizione prolungata all’amianto e insorgere della malattia cancerogena “registra posizioni variegate e in continua evoluzione stante il continuo progredire delle conoscenze medico epidemiologiche in materia, gli approdi in tema di effetti dell’esposizione all’agente cancerogeno amianto sul l’organismo umano. Alcuni di tali approdi hanno messo in profonda crisi - secondo questa Corte - l’impianto accusatorio di questo procedimento”. Non c’è neppure la prova che sia mai stato utilizzato il “talco killer”, scrivono i giudici.
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