L'incidente
è avvenuto sulla carreggiata in direzione Milano della
trafficata arteria a scorrimento veloce che attraversa i quartieri
Comasina e Bruzzano
Milano,
20 ottobre 2018 - Indossava la
pettorina
catarifrangente
d’ordinanza e sembra si stesse muovendo all’interno di un’area
cantierizzata,
secondo la prima ricostruzione della polizia locale. Eppure Enzo
Albanese, operaio 47enne originario
di Montecalvo Irpino, in provincia di Avellino, sposato e padre di
una figlia di 22 anni, è stato investito
e ucciso mentre stava lavorando
alla manutenzione del cavalcavia che passa sopra viale Rubicone
all’altezza di una stazione di servizio.
Sono le 23 di giovedì,
siamo sulla carreggiata in direzione Milano della trafficata arteria
a scorrimento veloce
che attraversa i quartieri Comasina e Bruzzano. Albanese sta
sistemando
i birilli segnaletici
quando gli piomba addosso la Mercedes guidata da un 26enne residente
a Muggiò, in provincia di Monza: il 47enne va a sbattere contro il
parabrezza e poi viene sbalzato con violenza sull’asfalto. Il
conducente si ferma immediatamente per
prestare i primi soccorsi e chiamare aiuto, ma le condizioni
dell’operaio paiono subito disperate:
inutile l’intervento dei sanitari del 118, Albanese muore per i
gravissimi traumi riportati nell’impatto con la Mercedes. Sul posto
vengono inviati anche gli agenti del Radiomobile della polizia locale
per effettuare i rilievi del caso e ricostruire con esattezza la
dinamica dell’incidente: l’automobilista, sotto choc, sostiene
che stava viaggiando sulla corsia centrale di viale Rubicone quando
si è trovato davanti all’improvviso il 47enne, che era sul lato
sinistro della strada. Una versione che sarà complicato riscontrare,
visto che la posizione in cui è stato ritrovato il corpo non
consente di stabilire con certezza in che punto sia stato investito.
Non
ci sono altri testimoni del fatto:
il responsabile del cantiere, sentito dai vigili, non avrebbe
assistito all’incidente, accorgendosi soltanto in un secondo
momento di quello che era successo ad Albanese. Resta da capire e
quel tratto di viale Rubicone, nei pressi di un distributore di
carburante, sia in qualche modo coperto da telecamere di
videosorveglianza. Approfondimenti
anche sull’area cantierizzata per accertare che tutto sia stato
fatto a regola d’arte, come pare sia emerso da una prima verifica.
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