Martedì, 06
Ottobre 2015 09:45
Leonora
Longhin *
Una storia paradigmatica, che dice tutto sulla logica
del capitalismo e in particolare dei merdosissimi imprenditori italiani, vera
feccia dell'umanità.
La testimonianza in presa diretta, affidata a un post
su Facebook.
*****
Cari amici,
Vi voglio raccontare la storia di una ragazza di 27
anni, che ha una vita normale, un lavoro normale ma che le piace tanto. Si
sente soddisfatta ed è contenta di collaborare con delle colleghe fantastiche e
trova stimolante l'ambiente in cui lavora. Un giorno questa ragazza scopre di
avere un tumore, che va operato al più presto, e dopo il periodo necessario per
la ripresa, riprende a lavorare con lo stesso entusiasmo di prima. Arriva anche
il momento però della chemioterapia, che inghiotte tutte le energie, ma dopo la
prima settimana, questa ragazza decide di continuare a lavorare, alternando
riposo e lavoro. Una cosa importantissima, che porta nella vita della sana
normalità, in momenti in cui non c'è purtroppo nulla di normale. Succede che un
giorno scade il contratto e questa ragazza scopre 5 minuti prima di finire il
suo turno che dai piani alti, dove lavorano i supermegadirettori che non
l'hanno mai conosciuta e contano solo numeri e profitti, hanno deciso che
rinnovare il contratto in una situazione del genere è un costo che l'azienda
non vuole sostenere.
Il giorno dopo questa ragazza chiede un incontro con
questo supermegadirettore, ma al telefono quest'ultimo afferma che sia più
facile avere un'udienza con Papa Francesco che un appuntamento con lui. La
ragazza però non demorde, continua la sua conversazione spiegando tutta la
situazione, parlando dell'amarezza di scoprire che nel 2015 non sia possibile
per un malato di cancro non poter conservare il suo posto di lavoro. La
risposta del supermegadirettore è stata che lui è un imprenditore e deve stare
attento ai numeri far quadrare i conti, se i consulenti del lavoro dicono di
tagliare i costi, si taglia. La ragazza conclude la telefonata dicendo che
guardare esclusivamente al profitto è una barbarie che ben poco ha a che fare
con la Civiltà in cui crediamo di far parte. È un furto di dignità, una
mancanza di umanità, un ceffone alla voglia di vivere.
La ragazza ringrazia il supermegadirettoreimprenditore per il tempo che le ha donato, saluta e riattacca.
La ragazza ringrazia il supermegadirettoreimprenditore per il tempo che le ha donato, saluta e riattacca.
MORALE:
LA RAGAZZA PENSA LEI UN GIORNO GUARIRÀ, MA IL SUPERMEGADIRETTORE RIMARRÀ UNO STRONZO DI MERDA A VITA.
LA RAGAZZA PENSA LEI UN GIORNO GUARIRÀ, MA IL SUPERMEGADIRETTORE RIMARRÀ UNO STRONZO DI MERDA A VITA.
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