martedì 31 luglio 2018

1 agosto - Di Maio e l'ILVA, tutto cambia affinchè nulla cambi

Intervista a Radio Onda Rossa sull'Ilva di una compagna dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Taranto
Il punto della vicenda, le forze in campo, il ruolo degli operai...

https://www.ondarossa.info/newsredazione/2018/07/maio-e-lilva-tutto-cambia-affinche-nulla

Martedì 31 Luglio 2018 - 11:45
Durata 23m 45s
 
Grande kermesse postelettorale del ministro Di Maio sull'Ilva presso la sede del MISE, ma la verità è che continua l'agonia del colosso siderurgico tarantino senza alcuna alternativa al piano proposto dal precedente governo.
Una riflessione con una compagna dello SLAI-Cobas


1 agosto - dal blog proletari comunisti: AGLI OPERAI ILVA CHE VOGLIANO RAGIONARE CON LA LORO TESTA, DA OPERAI

C'era un tempo in cui i padroni ragionavano e agivano come padroni, il governo (posto a tutela degli interessi generali della classe dei padroni) faceva la politica che salvaguardasse il sistema sociale del capitale, i sindacati facevano i sindacati che rispetto alla politica dei padroni e del governo, si battevano, organizzavano e lottavano per gli interessi degli operai. Ma c'erano anche e soprattutto gli operai più attivi, più coscienti che, quando anche il sindacato più vicino alla storia di lotte dei lavoratori la tradiva, si autorganizzavano, costruivano in fabbrica e fuori propri comitati, organismi, e soprattutto lottavano, riuscendo spesso a imporre gli interessi di classe e a strappare risultati.
Oggi siamo al 50° del 1968/69/Autunno caldo, ed è bene riprendere quella storia fatta di tantissime lezioni per gli operai - Noi lo stiamo facendo e in autunno ne cominceremo a parlare diffusamente.
Ma oggi è diverso, oggi c'è la crisi! I sindacati non erano diventati come quelli di oggi. Dicono anche gli operai, quasi rassegnandosi che non si può vincere, che non si possono fare lotte vere.
Ma negli anni 68/69/70 gli operai non lottavano perchè erano già sicuri di vincere (anche allora la reazione padronale e dello Stato era tremenda: licenziamenti, cariche poliziesche, ecc.), lottavano perchè si ribellavano! Perchè la lotta, gli scioperi, con le fermate, i blocchi, le occupazioni, le varie e creative forme di blocco della produzione, erano la strada unica e giusta. In quegli anni già comincia il cambiamento di natura della Fiom/della Cgil, ma gli operai rispondono con i comitati di base, ecc. 
L'ILVA E' UN ESEMPIO ESEMPLARE DI COME ORA SEMBRI DIFFICILE TUTTO QUESTO.
Dicevamo del 2012/2014: "Ilva la tempesta perfetta". Oggi ci troviamo di fronte a una ripresa della tempesta, MA IMPERFETTA.

30 luglio - I PRECARI ASSISTENTI IGIENICO PERSONALE SANNO BENE SULLA LORO PELLE COSA E’ IL M5S - DA PA


I precari e le precarie assistenti igienico personale agli studenti disabili di Palermo e provincia non si sono mai fatti ingannare e hanno combattuto il M5S antioperaio e antiproletario sin da subito.
Il M5S alla Foti/Zafarana (onorevoli all'Ars) in Sicilia attaccarono alcuni anni fa tutti gli assistenti siciliani scrivendo una legge, il famigerato art.10 della legge Reg.le 8/2016 insieme al servo di Renzi, assessore regionale al bilancio di allora, Baccei.
Dicendosi “all’opposizione” il M5S attaccava in un solo colpo 2000 assistenti specializzati in tutta la Sicilia (scatenando solo per risparmiare sulla pelle di disabili e lavoratori una becera guerra tra poveri con altre categorie di lavoratori come i collaboratori scolastici delle scuole) e portava avanti questo attacco contro i precari con un odio di classe che e' proprio della loro natura di classe antioperaia e antiproletaria, al servizio degli interessi di padroni e padroncini.
Ma i precari, organizzati con lo Slai, non si sono mai illusi e hanno combattuto a viso aperto M5S e PD allora,occupando le sale dell'Ars, riempiendo la citta' con locandine con le facce ipocrite di questi politicanti che non si facevano alcun scrupolo a buttare in strada 2000 lavoratori precari, in maggioranza donne, con tutte le loro famiglie, hanno fatto manifestazioni su manifestazioni, hanno fatto tremare l'auto di Baccei con lui dentro., hanno contestato, inseguito e cacciato i sindacalisti
della Cisl e Cgil dalle piazze, che facevano da stampella al piano di licenziamento di
massa del M5S/PD, hanno raccolto migliaia di firme solidali, hanno subito denunce...
Con una lotta durissima ed estenuante di mesi i precari sono riusciti alla fine a far cancellare quella legge odiosa e cosi’ hanno potuto continuare a lavorare, seppur la condizione precaria peggiora di anno in anno... hanno lottato con una lotta particolare che oggi viene raccontata anche dentro le aule universitarie agli aspiranti docenti di sostegno “ una legge, l’art.10. che fu cancellata grazie ad una sommossa popolare...”, come ha raccontato allo Slai Cobas una delle docenti presenti a quella lezione.
E ora questi stessi precari si dovrebbero fare ingannare dal Di Maio di turno con il suo indegno “decreto dignita'” che invece di dare lavoro ha gia' cominciato a far perdere il lavoro a precari nel nostro paese?
No! gli assistenti continuano a non illudersi e a non farsi infinocchiare dal M5S che oggi e' al governo nazionale fascio-populista con la Lega di Salvini.
Gli assistenti precari devono continuare a lottare se vogliono difendere il lavoro sempre a rischio  in una fase peraltro in cui questo governo fascio-populista scatena in modo peggiore odiose guerre tra poveri ogni giorno per indebolire i lavoratori e metterli gli uni contro gli altri.
Settembre non e’ lontano... ma lottare e’ l’unica arma!
Precari e Precarie assistenti igienico personale agli studenti disabili
Slai Cobas sc PA



lunedì 30 luglio 2018

30 luglio - ILVA la farsa DI MAIO

comunicato
Slai Cobas per il sindacato di classe – Taranto
slaicobasta@gmail.com
347-5301704

 
quello che Di Maio chiama 'cittadini ' altro non è che la sua base elettorale l’Ilva:
 
Luigi Di Maio convoca il tavolo sull’acciaieria tarantina ma non si limita ad invitare sindacati,  commissari dell’azienda e rappresentanti della ArcelorMittal, il possibile acquirente dell’impianto. Il vicepremier, a sorpresa, allarga la riunione a ben 62 interlocutori, compresi i sindaci della zona, i presidenti di Puglia, Liguria e Piemonte e, soprattutto, tante associazioni di cittadini e comitati di protesta. Tutti convocati per questa mattina alle 10 al ministero dello Sviluppo economico per valutare, in due ore, il dossier aggiuntivo che ArcelorMittal presenterà.
Francesca Re David della Fiom chiede già una nuova riunione perché quello di oggi sarà un«incontro oggettivamente informativo, per la quantità di persone coinvolte e per la durata prefissata

editoriale 21 luglio proletari comunisti
I padroni e il governo fascio-populista Di Maio-Salvini precipitano l’Ilva in una nuova fase acuta della crisi che mette ulteriormente in discussione i posti di lavoro, salari, diritti degli operai, il piano di trasformazione dell’Ilva e il piano di bonifica e risanamento ambientale dei quartieri popolari aggrediti dall’inquinamento.

domenica 22 luglio 2018

21 luglio - Appello per i 5 operai Fiat Pomigliano

Due anni fa lanciammo una mobilitazione contro il licenziamento di cinque operai cassintegrati della Fiat di Pomigliano “colpevoli” di aver espresso il dolore e la rabbia per il suicidio di tre compagni di fabbrica, privati – non diversamente da loro – di ogni prospettiva di occupazione. Ci parve che gli amministratori della giustizia avessero rimesso il mondo sul suo asse, perché la Corte d’appello, smentendo il Tribunale del lavoro, diede ragione a Mimmo Mignano e ai suoi quattro coraggiosi compagni, ordinando alla Fiat Chrysler Automobiles il pieno reintegro. Cosa che però la FCA non fece, limitandosi a versare il salario senza permettere ai cinque di varcare i cancelli della fabbrica, quasi fossero pericolosi criminali, mentre invece portò la vicenda in Cassazione.
Dopo un tempo lunghissimo – due anni, che i cinque hanno trascorso in attesa e sospensione nel vuoto – il 6 giugno 2018 la Cassazione ha reso nota la sentenza con cui accoglieva il punto di vista aziendale, sancendo l’obbligo di “fedeltà” all’azienda fuori dall’orario di lavoro.

20 luglio - Ilva/Taranto: MEDICINA DEMOCRATICA SULL'ILVA - In risposta al comunicato dello Slai Cobas sc del 20.7.18

Sotto la precisazione di Medicina Democratica - dal responsabile nazionale di MD delle vertenze giudiziarie), in risposta al comunicato:
http://tarantocontro.blogspot.com/2018/07/ilva-taranto-un-comunicato-dello-slai.html
Ne prendiamo con piacere atto. Sarebbe opportuno che MD faccia chiarezza anche al suo interno.
Slai Cobas sc Taranto
*****
Care compagni e compagni,
faccio presente che Medicina Democratica ha una sua autonomia e in termini di salute e lavoro ha una elaborazione che gli deriva dalla sua lunga storia, di classe, 
Noi abbiamo sostenuto e tuttora sosteniamo che salute e lavoro non sono in contrasto, o meglio lo sono da parte del padrone che è interessato a fregarsene della salute in ragione dello sfruttamento dei lavoratori, del territorio e in negazione del dettato costituzionale. Come nega la salute il padrone nega, quando gli pare, anche il lavoro.
Per quello che riguarda la vicenda ILVA, al punto in cui è arrivata, non siamo certo per la sua chiusura, siamo però per la sua totale bonifica: l'inquinamento dei lavoratori, dei cittadini e in generale dell'ambiente deve cessare.
Ciò è possibile con il coinvolgimento degli attuali lavoratori, la cui coscienza di classe (la coscienza per sé) impone non solo di farsi ammazzare, ma nemmeno di ammazzare altri (le popolazioni circostanti).

sabato 21 luglio 2018

20 luglio - ILVA TARANTO un comunicato dello Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto

dal blog

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe è contro ogni ipotesi di chiusura dell’ILVA Taranto.
Più di 20.000 operai tra Ilva, appalto e indotto sono la grande forza motrice di classe e di massa della trasformazione dell’Ilva e della lotta per la difesa di lavoro e salute a Taranto.
Senza questa forza, o con operai in cig, divisi e smembrati non si avrà nè salute nè lavoro. Taranto precipiterà in una situazione di mega disoccupazione/precarietà, concorrenza tra operai/disoccupati e di perdita della sua identità di classe, lasciando terra libera non certo ai lavoratori e alle masse popolari ma ai politicanti e speculatori d'ogni risma.
Gli operai dell’Ilva e dell'appalto Ilva non faranno passare nessuna chiusura e combatteranno i demagoghi reazionari dentro e fuori la fabbrica che a questo lavorano.
Il governo fascio-razzista populista DI Maio/Salvini si muove sul cammino tracciato da RENZI/GENTILONI/CALENDA per imporre ai lavoratori un piano Mittal che comunque preveda esuberi e taglio di salari e diritti - contrattato con i sindacati confederali e la stampella USB che si agita come una mosca in un bicchiere con un mano a Di Maio e una al demagogo reazionario EMILIANO.
Il gruppo FMLU Cub è  parte di questo teatrino e come una pulce sulle spalle dell'elefante ambientalista grida e strilla e fa anch'esso da mosca cocchiera di Emiliano.

giovedì 19 luglio 2018

19 luglio - Appello alla solidarietà con le Operaie di Montello CHE L'8 MARZO FECERO LO SCIOPERO DELLE DONNE, SFIDANDO I PADRONI, E ORA PORTANO IN TRIBUNALE L'AZIENDA


Oggi presso il Tribunale del Lavoro di Bergamo si terrà la prima udienza del ricorso per una giusta retribuzione, presentato dalle lavoratrici dello Slai Cobas per il sindacato di classe che operano presso la Montello Spa.

Da anni a queste lavoratrici non viene riconosciuto un diritto che spetta a tutti i turnisti a ciclo continuo, ovvero il pagamento di 8 ore a fronte di un turno di 8 ore.

Inoltre, nel dicembre del 2017, le aziende che detengono l’appalto (consorzio e cooperativa), hanno siglato un accordo con Cgil per una retribuzione di 7.30 ore anziché 8 ratificando di fatto la soppressione di questo diritto. 


L'8 MARZO NELLO SCIOPERO DELLE DONNE LE OPERAIE DELLA MONTELLO, LA MAGGIORANZA IMMIGRATE, SFIDARONO PER LA PRIMA VOLTA I LORO PADRONI, denunciando che il business della Montello e delle cooperative dell'appalto ha dietro il lavoro sporco delle donne, pagate meno degli uomini, ricattate e a cui vengono negati i normali diritti sindacali.
MA SONO PROPRIO LE DONNE CHE L'8 MARZO E OGGI SFIDANO I LORO PADRONI!  

19 luglio - da tarantocontro: ENI CI GASSIFICA - una fonte di avvelenamento grave e permanente che va chiusa! Slai Cobas per il sindacato di classe

Diversi cittadini sono ricorsi al Pronto Soccorso.
Forte puzza di gas avvertita, nel corso della tarda serata di ieri ed in nottata, dai residenti dei quartieri limitrofi alla zona industriale. Secondo quanto riportato in una nota dell’ANSA, sono state “Numerosissime le segnalazioni ai vigili del fuoco, all’Arpa, all’Asl e alle forze dell’ordine. Anche sui social network centinaia sono stati i commenti con l’invito degli ambientalisti a indicare orario e zona in cui sono stati avvertiti i cattivi odori, che in molti attribuiscono alle emissioni provenienti dalla zona industriale, dove sorgono gli stabilimenti Ilva ed Eni”. Nel pomeriggio una nota dell’ENI sulla vicenda: “Eni comunica che nell’ambito delle operazioni di riavvio della Raffineria di Taranto a seguito della fermata generale per manutenzione programmata, si è verificata una lieve perdita di GPL da una linea dell’impianto di ‘trattamento gas’ ricevuto dall’unità di distillazione".


18 luglio - Padoni Assassini: in Lombardia lo sono di più. Sondrio, travolto e schiacciato da una gru: muore un operaio 55enne

E' successo in Valtellina in un cantiere in via Latteria nel comune di Talamona, all'interno di un'area dove è in costruzione una una villetta
18 luglio 2018
Un operaio di 55 anni è morto oggi a Talamona in Valtellina. Secondo le prime informazioni, è stato travolto e schiacciato da una piccola gru, una di quelle che si posizionano sui camion per il carico e scarico dei materiali pesanti. Il macchinario avrebbe avuto un cedimento travolgendo l'operaio, morto a causa delle gravissime lesioni prima ancora di poter essere soccorso.
L'infortunio mortale si è verificato intorno alle 8, in un cantiere in via Latteria nel comune di Talamona, all'interno di un'area dove è in costruzione una una villetta. Sulle cause sono ora in corso indagini dei carabinieri di Morbegno e dei tecnici della sezione prevenzione infortuni sul lavoro dell'Ats della Montagna.


martedì 17 luglio 2018

16 luglio - dalle Lavoratrici Slai Cobas sc: verbale audizione CGS - Lo sciopero delle donne non si tocca, lo difenderemo con la lotta!

In allegato il verbale dell'audizione della CGS.
Attenderemo la delibera, ma sarebbe importante che già ora giungessero alla Commissione Garanzia Scioperi messaggi e mail di solidarietà per chiedere che non venga fatto alcun provvedimento contro lo Slai Cobas per il sindacato di classe.
Chiaramente, un eventuale provvedimento che noi contesteremmo, riguarderebbe solo l'organizzazione sindacale, NON le lavoratrici che hanno scioperato.
Ma anche questa piccola battaglia burocratica la dobbiamo vincere! Il movimento delle donne, l'unità delle donne, delle lavoratrici è forte e nessuno può mettere i "bastoni tra le ruote"!
Lavoratrici Slai Cobas per il sindacato di classe
Segue il comunicato del Mfpr

"Abbiamo detto che lo sciopero delle donne costituisce e deve costituire una "sfida" e una "rottura" della "normalità" di questo sistema capitalista, delle sue regole di oppressione, negazione dei diritti, dello stesso andazzo di compatibilità/svendita dei sindacati confederali.
Per questo l'Mfpr ha appoggiato la posizione dello Slai Cobas per il sindacato di classe rispetto di non accettazione delle limitazioni allo sciopero delle donne in tutti i settori e ribadisce che è la volontà delle donne e delle lavoratrici che va rispettata. Questo vale per lo Slai Cobas sc che lo ha fatto e avrebbe dovuto valere per tutte le organizzazioni sindacali che hanno appoggiato indetto lo sciopero.
L'Mfpr invita le donne, i collettivi, le realtà di NUDM, e tutte a difendere con determinazione il diritto allo sciopero delle donne.
Nel caso la CGS andasse avanti in questa misura, la voce delle donne di deve far sentire in tutte le forme, ribadendo: “Lo sciopero delle donne non si tocca, lo difenderemo con la lotta!”. 
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario


16 luglio - La Vera -Unica emrgenza per gli operai sono i padroni Assassini che uccidono in nome del profitto

Operaio muore schiacciato da una lastra di metallo pesante mezza tonnellata
Ancora una tragedia in cantiere. La vittima aveva 53 anni e lavorava a Roveredo in Piano, all'interno delle officine meccaniche Cimolai. Sette anni fa un incidente simile costò la vita ad un altro operaio
globalist 16 luglio 2018 
 Ancora una morte bianca. Ancora una tragedia in cantiere. Un operaio di 53 anni è morto schiacciato da una lastra di metallo pesante alcuni quintali. L'incidente si è verificato attorno alle 13.30 a Roveredo in Piano, all'interno delle officine meccaniche Cimolai, azienda specializzata in carpenteria metallica.

15 luglio - "Sulla neutralità sindacale": un contributo

LA "NEUTRALITA' SINDACALE" NELL'ASCESA DEL MODERNO FASCISMO E' SBAGLIATA E PERDENTE
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe dal suo costituirsi ha contrastato idea, linea, pratica di un sindacato apolitico e neutrale; sarebbe una falsa neutralità ed un vero e concreto spostamento verso la politica dominante nella fase. 
I sindacati confederali sono schierati politicamente e legati ai partiti parlamentari borghesi.
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe da sempre, pur organizzando i lavoratori senza far loro "l'analisi del sangue", pone come principi l'antifascismo, l'antirazzismo, l'antisessismo.
Oggi a fronte di un governo fascio-populista e dell'avanzata del moderno fascismo, questo è quanto mai necessario, ed è urgente contrastare ogni posizione di "neutralità".
Le stesse lotte dei lavoratori oggi non possono essere neutrali rispetto alla natura fascio-populista di un governo e dei suoi Ministeri che non hanno neanche la legittimità costituzionale di esistere, e agire verso il governo e la "politica istituzionale" in un "normale" confronto/scontro sindacale.
I sindacati e gli organismi di base e le avanguardie operaie e dei lavoratori in genere devono avere chiaro questo e fare anche chiarezza e lotta tra i lavoratori.

Riprendiamo un testo scritto alcuni anni fa ma che oggi è quanto mai attuale.

15 luglio - Taranto appalto Leonardo. da tarantocontro

Nell’appalto della Leonardo srl gli utili aumentano ma le condizioni dei lavoratori invece di migliorare vanno indietro
COMUNICATO STAMPA
L'azienda INA GLOBAL SRL appaltatrice da anni per i servizi di pulizia all’interno della Leonardo nell’incontro avuto nei giorni scorsi con i sindacati confederali e con lo Slai Cobas sc, ha opposto un netto rifiuto alle nostre richieste, che puntano a eliminare vecchie discriminazioni esistenti e a riconoscere il lavoro effettivo degli operai. In particolare le richieste dello Slai Cobas sc riguardano:
- Il passaggio dei lavoratori ancora a 30 ore a 36 ore, il passaggio al 3° livello dei lavoratori ancora al 2°;
- un aumento retributivo uguale per tutti, per la nuova turnazione e i lavori di pulizia con piccola manutenzione.
Queste richieste sono pienamente giustificate a fronte del fatto che:

14 luglio - Napoli, Disoccupati in lotta

DISOCCUPATI NELLA SEDE DELL'INPS A NAPOLI!
CONTRO L'ELEMOSINA DI STATO!
LAVORO O NON LAVORO: DOBBIAMO CAMPARE!

venerdì 13 luglio 2018

12 luglio - LO SCIOPERO DELLE DONNE DELL'8 MARZO NON SI TOCCA! Solidarietà e i fatti

Milano, Bergamo, Brescia.
Noi c'eravamo e lo rivendichiamo.
Solidarietà allo slai Cobas sc!


I FATTI
La Commissione di garanzia scioperi a giugno aveva notificato allo Slai cobas per il sindacato di classe, che aveva indetto a livello nazionale e in tutti i settori lo sciopero delle donne dell'8 marzo, l'avvio di un provvedimento sanzionatorio, per non aver accettato la franchigia elettorale (per le sciagurate elezioni del 4 marzo) che voleva porre un limite allo sciopero delle donne e introduceva di fatto una discriminazione tra le lavoratrici. 

L'11 luglio, vi è stata presso la Commissione Garanzia Scioperi l'audizione della rappresentante dello Slai cobas per il sindacato di classe, che ha ribadito la necessità, giustezza della proclamazione dello sciopero in tutti i settori in cui stanno lavoratrici, nessuno escluso.

giovedì 12 luglio 2018

12 luglio - Calcio e Lavoro: la Juve, di propietà FCA, acquista Ronaldo e gli operai Scioperano

Meno Ronaldo, più salario: gli operai FCA scioperano!
Cristiano Ronaldo è il nuovo giocatore della Juventus anche grazie ai soldi - il capitale - che sborserà Fiat - Fca: i cui proprietari, gli Agnelli-Elkann, é proprietaria anche della Juventus Football Club S.p.a. tramite il gruppo finanziario Exor, già fondo "cassaforte" della "famiglia" che l'anno scorso ha fatturato 143 miliardi di euro con un utile netto dichiarato di 4 miliardi e mezzo di euro.

12 luglio - La lotta contro sfruttamento e precarietà non è reato. Solidarietà ai/alle lavoratori/ici coop Mr Job

Bologna: 23 lavoratori a processo per gli scioperi del 2014 alla coop ” Mr.Job”
 Prima udienza a dicembre, contestate violenza privata e resistenza aggravata. A gennaio era stato condannato in primo grado il responsabile che le vessava
Cinquantasei erano i nomi iscritti a registro tra lavoratrici, ex lavoratrici (oltre a diversi solidali) della cooperativa Mr.Job, in appalto al magazzino Yoox dell’interporto di Bologna, per quanto avvenuto durante gli scioperi del 12 e 13 giugno 2014. Oggi il giudice per l’udienza preliminare ha deciso il rinvio a giudizio per 23 di loro, più del doppio dei dieci chiesti dalla Procura.